L'arbitro Bertolio muore per collasso Stroncato dall'angoscia d'un processo ?

L'arbitro Bertolio muore per collasso Stroncato dall'angoscia d'un processo ? Sabato doveva rlpresentarsl In Tribunale L'arbitro Bertolio muore per collasso Stroncato dall'angoscia d'un processo ? Funzionario dell'Azienda tranviaria per gli acquisti, era accusato di corruzione - Da qualche tempo appariva avvilito e stanco - 11 medico afferma: paralisi cardiaca - Per 25 anni diresse i grandi incontri di calcio s E' morto Ieri, improvvisamente, nella sua abitazione di via G;- Collegno 20, il cav. Giacomo Bertolio, figura molto nota negli ambienti sportivi. Il Bertolio, che aveva sessantadue anni, godeva di ottima salute. Nei giorni scorsi veniva colpito da una forma Influenzale piuttosto acuta che lo debilitava profondamente. Domenica era colto da un lieve collasso cardiaco dal quale pero si riprendeva nella stesaa giornata. Martedì si alzava da Ietto e aveva l'aria di star bene. Ieri alle 15, dopo aver pranzato, s'era seduto sul divano del salotto assieme alla moglie, signora Renata Varetti. Ad un tratto reclinava il capo sulla spalliera: pareva dormisse. La moglie. Impressionata per il pallore del viso, lo toccava. Il Berto"lio era morto, fulminato da paralisi cardiaca. Accorreva il figlio Gianni, ventenne, studente del Politecnico. Interveniva un medico che confermava le cause del decesso. La salma veniva lasciata ai familiari. I funerali avranno luogo domani venerdì, alle 16, partendo da via G. Collegno. Abbiamo detto che il cav. Bertolio era una nota figura di sportivo. Era stato infatti dal 1927 al 1952 uno dei migliori arbitri italiani e aveva diretto con una precisione, un'autorità e un'imparzialità che molti ancora ricordano le principali partite della serie A e dai 1946 molti e i.nportanti incontri internazionali. Aveva ricoperto cariche di responsabilità quale fiduciario della Lega interregionale arbitri del Nord dal '46 al '52, quale componente del Caf e sino al '65 quale vice-pre Bidente del settore arbitrale del-itiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiitiiiiiiitiiiitiiiiiiitiiitiiiiiiiiiiii la Federcalcio. Sempre aveva svolto le sue delicate mansioni con competenza e correttezza. Perciò destava doloroso etupo-1 re la notizia che egli fosse' comparso, il 17 dicembre scorso, in Pretura imputato di corruzione per atti d'ufficio: secondo l'accusa avrebbe accettato, come capo della sezione approvvigionamento dell'Atm (di cui era dipendente da quasi cinquantanni), del denaro da una ditta che forniva divise per I tranvieri. L'ac¬ cusa precisava che la ditta gli avrebbe versato, ne' 1963, somme .varie per un importo totale di "7W" rolla lire. IT cav. Bertolio, già alla prima udienza, aveva respinto recisamente ogni addebito. Il processo era stato rinviato al 19 gennaio e In questa udienza avevano deposto a suo favore il dott. Marcello Giustiniani, alto magistrato e presidente della Corte federale del calcio, il quale l'aveva definito « uomo di reti titudine non comune », e il presidente dell'Associazione italiana arbitri, rag. Giulini, che aveva ricordato come nel 1942 il Bertolio avesse respinto con fermezza e subito denunciato un tentativo di corruzione. Ma 1 titolari della ditta avevano mantenuto le accuse. Il processo aveva subito un nuovo rinvio: la terza udienza era stata fissata per sabato. Benché sicuro di poter provare la sua completa Innocenza, l'ex arbitro si mostrava amareggiato e avvilito per la vicenda che gettava un'ombra su una vita limpida e onesta di funzionario e di sportivo. Non è da escludere che lo stato d'angoscia che lo tormentava da mesi abbia contribuito a minare il suo fisico e ad affrettarne la fine. ' Giacomo Bertolio, 62 anni iiiiiiiiiiatiiiiiiiiitiiiiiiiiiiiiiiiiiiitiiiiiiiiitiiiiiu

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