Un austriaco fermato a Genova; la polizia dice «Forse è lui l'uccisore della mondana di Novi» di Filiberto Dani

Un austriaco fermato a Genova; la polizia dice «Forse è lui l'uccisore della mondana di Novi» Il "giallo,, della ragazza massacrata a coltellate Un austriaco fermato a Genova; la polizia dice «Forse è lui l'uccisore della mondana di Novi» Ha 19 anni, fuggì in Italia nel maggio scorso - La Mobile afferma : « Su di lui gravano pesanti indizi» Era il « protettore » di una prostituta genovese e tutte le sere l'accompagnava in auto a Novi - Le altre « passeggiatrici » lo descrivono come un violento - Portato in questura, grida in italiano: « Sono innocente! » Andreas Gottfried Schwarzenbacher, l'austriaco fermato a Genova (Telefoto) (Dal nostro corrispondente) Genova, 31 gennaio. 1,'inchiesta sul delitto di Novi Ligure è ad una svolta che potrebbe essere decisiva. Il nuovo capitolo della tragica storia di Franca Ferraro — la mondana genovese di X3 anni uccisa a coltellate nella notte tra il li e il 5 gennaio scorso in un campo coperto dalla neve alla periferia della cittadina piemontese — si è aperto stamane con il «fermo» di un austriaco sul quale gravano forti sospetti in ordine al crimine. Si chiama Andreas Gottfried Schwarzenbacher, ha 19 anni, ed è nato e residente a Schwirm (Innsbruck). Il giovane, non è formalmente accusato dell'assassinio della mondana ma su di lui, ha detto il dottor Angelo Costa, dirigente della Squadra Mobile, « pesano gravi indizi » Gottfried Schwarzenbacher scomparve dalla circolazione lo stesso giorno in cui fu scoperto il delitto: rintracciato stamane nell'atrio della stazio ne ferroviaria di Principe da due poliziotti, ha cercato di fuggire ma è stato raggiunto dopo un breve inseguimento. In tasca aveva una patente di guida internazionale falsificata Alto 1,88, biondo, tarchiato, elegante, l'austriaco ha fre quentato per alcuni mesi No vi Ligure: «Proteggeva* una prostituta genovese che, quasi ogni sera, egli accompagnava a Novi con una «Giulietta*. «Era un tipo violento, un ve ro e proprio despota» hanno detto di lui le ragazze che, con Franca Ferraro, erano solite raggiungere quella località. «Per far lavorare la sua donna ci minacciava: non voleva che le stessimo vicino». Nello spazio di dieci ore il giovane ha subito oggi tre lunghi interrogatori. Oltre ai funzionari della «Mobile» genovese erano presenti il dottor Nino De Feo della Squadra Mobile di Alessandria con due sottufficiali. Ad ogni contestazione che gli è stata rivolta attraverso un interprete, Gottfried Schwarzenbacher ha dato risposte negative e talvolta spavalde. «Quella notte — ha detto — non ero a Novi Ligure. Non so niente di Franca Ferraro, non la conoscevo nemmeno ». Se non era a Novi Ligure,' dove ha trascorso la notte tra il 4 e il 5 gennaio! «Mi sono trattenuto per qualche ora alla stazione ferroviaria di Principe, dove avevo accompagnato la mia ragazza, poi sono tornato in albergo » Se non aveva nulla da temere, perché stamane ha tentato di sottrarsi al fermo! «Sapevo di essere ricercato dalla polizia per quella mia fuga di novembre ». Tre mesi fa il giovane austriaco aveva già fatto parlare di sé. Figlio di un doganiere, s'era allontanato da casa nel maggio scorso e, munito di regolare passaporto, aveva attraversato la frontiera italiana. Il padre aveva denunciato la sua scomparsa alla polizia di Innsbruck che, a sua volta, aveva informato l'In terpol. Il nome di Gottfried Schwarzenbacher era venuto fuori da una schedina d'albergo pervenuta nel novembre scorso all'ufficio stranieri della Questura di Genova. Fermato, il giovane era stato affidato a due agenti per essere riaccom pagnato alla frontiera austriaca: al momento di salire sul treno, alla stazione Principe, era però riuscito a fuggire e a far perdere le proprie tracce. i La polizia genovese aveva diramato i consueti fonogrammi di ricerca ma, col passare dei giorni, la pratica era stata relegata in archivio. Il nome di Gottfried Schwarzenbacher è invece tornato alla ribalta, e del tutto inattesamente, una ventina di giorni fa durante l'inchiesta sul t giallo» di Novi Ligure. Mentre nella cittadina piemontese i carabinieri interrogavano personaggi equivoci del circondario, la Squadra Mobile genovese ascoltava le prostitute che, con Franca Ferraro, frequentavano i marciapiedi di Novi. Non senza reticenze, parecchie di loro avevano ammesso di essere state più volte minacciate da « protettori » di loro colleghe. Era appunto il caso del giovane austriaco il quale, secondo le testimonianze, non perdeva occasione per dimostrarsi violento, a fatti e a parole, nei loro confronti. Era questa una circostanza di notevolissima importanza ai fini dell'inchiesta sulla morite di Franca Ferraro. Gli oc- Franca Ferraro, la ventitreenne uccisa a Novi Ligure certa/menti sul passato della vittima avevano infatti messo in luce il carattere della giovane, decisamente autoritario e quindi poco propensa ad accettare eventuali imposizioni. Non era quindi improbabile che là sua reazione avesse suscitato la violenza di' un « protettore », facendolo rapidàrixente passare dalle minacce al feroce delitto. i Da. allora erano cominciate le ricerche dell'austriaco, unico tra i * protettori» delle mondane di Novi Ligure ad èssere scomparso lo stesso giorno in cui era stato scoperto il delitto. Stamane, infi¬ il momento, è ufficialmente attribuito « ad indagini di polizia giudiziaria». « Siamo nel pieno delle contestazioni — ci ha detto il capo della " Mobile " genovese — ed ogni illazione è prematura ». Stasera, quando è stato riaccompagnato in guardina, il giovane austriaco è sembrato prossimo ad una crisi di nervi. « Sono innocente » ha gridato in italiano quando i fotografi hanno fatto scattare i loro flashes. Filiberto Dani