Contabile atterrato a manganellate e rapinato della borsa con 4 milioni

Contabile atterrato a manganellate e rapinato della borsa con 4 milioni Mei cortile di un laboratorio in piazza Bernini Contabile atterrato a manganellate e rapinato della borsa con 4 milioni I due aggressori si appostano su una « Giulia » - La vittima assalita quando rientra dalla banca dove ha prelevato il denaro - Nella lotta riesce a salvare un milione - Un'ora e mezzo dopo, l'auto dei rapinatori sfugge a un posto di blocco a Magenta - Altro fatto: scippo di due milioni in piazza Paleocapa Un'altra rapina in pieno giorno, in una zona assai popolata. Un amministratore è stato stordito con lo sfollagente da un bandito, che gli ha strappato la borsa con quattro milioni ed è fuggito sull'auto del complice. La rapina di ieri è avvenuta in corso Francia 35 bis, a pochi passi da piazza Bernini. Qui vi è la « Manifattura Cappellino », di cui è amministratore il signor Giovanni Cenerino di 32 anni, abitante alla borgata Paradiso in via Miglietti 10. Ieri è uscito dalla ditta poco dopo le 10 per andare in banc». a ritirare gli stipendi del personale. E' salito sulla sua « 850 » parcheggiata nel cortile molto ampio. La casa ha due uscite: una su corso Francia, l'altra su via Goffredo Casalis 37. Il signor Cenerino ha infilato la prima. Ricorda di avere notato, nel cortile e ferma vicino all'androne, una « Giulia » verde e come se fosse stata lucidata, da poco. Una macchina vistosa, dunque, e il Cenerino Istintivamente ha guardato la targa. « Era di Milano, incomincia con 89, ma non ricordo gU altri numeri. Non ho fatto attenzione a chi c'era sopra ». L'amministratore è andato al l'agenzia del Credito Italiano che c'è In corso Francia quasi angolo piazza Statuto. E' sicuro di non essere stato seguito dalla « Giulia :- verde. Ha incassato il denaro, cinque milioni in altrettante mazzette da diecimila lire, che ha messo in una borsa ed è ritornato all'auto. E' arrivato — questa volta passando dal portone di via Goffredo Casalis — nel corttle della ditta alle 10,30. Ha parcheggiato la « 850 » e si è accorto che la « Giulia » era ancora ferma dove l'aveva vista prima, un uomo Giovanni Cenerino e il commesso Francesco Brizio era al volante. L'amministratore si è proteso nell'auto per prendere la borsa del denaro: nello stesso momento l'aggressore è sbucato' da un angolo del cortile, dove era rimasto in agguato, e si è gettato su di lui. Era giovane, alto e robusto. Il Cenerino ricorda: «Aveva il volto mascherato in modo strano, come se fosse bendato. Non si distinguevano nemmeno gli occhi ». Il rapinatore stringeva un manganello dì gomma e ha colpito la vittima alla nuca. Il Cenerino ha vacillato, è riuscito a superare lo stordimento, ha e e a , l reagito. Il bandito rimasto al volante della « Giulia > non è intervenuto, sicuro che 11 complice bastava da solo. E questi ha continuato a colpire. La vittima ha cercato di pararsi con la borsa, che si è aperta e una delle mazzette da un milione à caduta. Ancora un energico colpo di sfollagente e il Cenerino è crollato. Il rapinatore gli ha strappato la borsa e — senza accorgersi del milione finito a terra — si è precipitato verso la « Giulia ». L'ultima parte dell'aggresuone aveva avuto un testimone, il rappresentante Cesare Miravalle di 73 anni, che al rumore della lotta si era affacciato a una finestra del piano terreno. Dice: o. Ho visto il rapinatore che colpiva al capo il signor Cenerino. Mi sono voltato, ho afferrato una bottiglia e sono tornato alla finestra per lanciarla contro il bandito, ma egli stava già salendo sull'auto, che è partita verso corso Francia ». Allarme, pOBtl di blocco, rastrellamenti nella zona. Ala nessuna traccia in citta dei banditi della loro auto. I rapinatori hanno compiuto questa impresa dopo averla studiata a lungo. Essi sapevano che il signor Cenerino, l'ultimo giorno del mese, va in banca a ritirare gli stipendi. Sapevano che va e ritorna in mezz'ora. Ieri, quan do lo hanno visto uscire erano tanto sicuri che egli sarebbe rientrato presto con il denaro, che non sì sono nemmeno preoccupati di seguirlo. La polizia ha buoni motivi per credere che i rapinatori non sono torinesi, ma sono venuti dalla Lombardia, probabilmente da Milano. La macchina dei banditi die ieri mattina hanno rapinalo a Torino il signor Cenerino, sfuggila, verso mezzogiorno, a un posto di blocco istituito Magenta. L'allarme era stato dato tutte le forze di polizia della Lombardia subito dopo il colpo: la questura di Torino ave va anche fatto sapere che la vettura dei rapinatori era una « Giulia » verde con la targa tBsCulvHtspbEnstHvs di Milano 1 cui numeri iniziali erano 89. Da una rapida indagine è emerso che un'auto di tale marca targata MI 893372 era stata rubata la sera del 29 scorso al signor Ambrogio Paravicini abitante a Monza in via Giuliani 10. Le caratteristiche .della vettura e 1] numero di targa pertanto venivano immediatamente segnalat) a tutte le pattuglie della polizia stradale e dei carabinieri e nel frattempo venivano istituiti posti di blocco. i. Verso mezzogiorno l'auto veniva avvistata sulla « statale a nel pressi di Magenta e immediatamente ad una pattuglia della polizia stradale veniva impartito l'ordine di Istituire un posto di blocco. Quando la macchina si è avvicinata agli agenti però, anziché fermarsi ha aumentato la velocità riuscendo a superare ia pattuglia. E' iniziato un inseguimento che è continuato fino a Vittuone, a 12 chilometri da Milano; la « Giulia », dopo avere attraversato a tutta velocità il centro del paese, è riuscita a far perdere le proprie tracce. — Un'altra rapina, la cui vittima ha 76 anni. E' Francesco Brizio, via Massena 49, commesso presso un cambista di piazza Carlo Felice. Ieri mattina è uscito alle 10 e sì è recato nel la filiale del-Credito Italiano in via Roma angolo via Gramsci. Ha incassato due milioni in contanti che ha infilato in una borsa. Poi si è avviato per com piere altre operazioni in una banca di via XX Settembre, Erano le 11,30. Mentre camminava In piazza Paleocapa si è sentito dare una spinta e contemporaneamente sfilare da sot io il braccio la borsa col soldi Ha avuto appena il tempo di vedere il rapinatore balzare sul sellino posteriore di una motocicletta, guidata dal complice

Persone citate: Ambrogio Paravicini, Cesare Miravalle, Francesco Brizio, Giovanni Cenerino, Mei