In Appello pena aumentata ad Aliotta che speculò un miliardo sui bimbi t.b.c. di Guido Guidi

In Appello pena aumentata ad Aliotta che speculò un miliardo sui bimbi t.b.c. In Appello pena aumentata ad Aliotta che speculò un miliardo sui bimbi t.b.c. I giudici gli hanno inflitto 5 anni contro i 4 anni e 9 mesi fittati nel precedente procetto - E' ttato ritenuto colpevole di illeciti guadagni tulle rette pagate dall'lnps per i bimbi ricoverati nei preventori - Altri due coimputati hanno avuto ridotta la condanna (Nostro servizio particolare) Roma, 80 gennaio. I giudici della Corte d'Appello di Roma hanno ritenuto che il Tribunale era stato eccessivamente generoso con Nicola Aliotta, il tisiologo che ha speculato sulla retta giornaliera pagata dall'lnps per il ricovero nei preventori privati dei bimbi tubercolotici e lo ha condannato a 5 anni di reclusione dei quali B condonati. La pena inflitta al medico dal Tribunale era stata di 4 anni e 9 mesi. Aumentata sia pur soltanto di tre mesi la condanna al prof. Nicola Aliotta che non era in aula quando il presidente dott. Noccioli ha letto la sentenza, la Corte d'Appello ha confermato il proscioglimento per non avere commesso il fatto del medico dottor Luigi Catasta, ex-socio in af¬ fari del tisiologo di cui sarebbe diventato anche il cognato se non avesse rotto il fidanzamento con la sorella del tisiologo, ed ha diminuito la condanna agli altri due imputati: il medico dott. Salvatore Sammarco e il commercialista dott. Antonino La Porta. Il primo, che era stato condannato a B anni, ha avuto 1 anno e 4 mesi di reclusione; il secondo, al quale i giudici inflissero 1 anno e 10 mesi, ha avuto 1 anno e 8 mesi. Per il medico e per il commercialista, la condanna non avrà alcuna conseguenza pratica perché entrambi bene/teiano del condono. Nei confronti del commercialista dott. Antonino La Porta esiste però un procedimento penale la cui istruttoria non è ancora conclusa per la gestione di un preventorio nel Lazio dove, secondo l'accusa, sarebbero avvenuti episodi quasi analoghi a quelli presi in esame ogai dalla Corte d'Appello. Lo scandalo che ha portato Nicola Aliotta sul banco degli imputati scoppiò tre anni or sono quando si accertò che il tisiologo, dopo avere stipulato delle convenzioni con l'Inps per ospitare i bimbi tubercolotici assistiti dall'Ente previdenziale, aveva subappaltato il ricovero ad alcune organizzazioni religiose alle quali versava soltanto poco più di un terzo della retta giornaliera prevista dall'accordo. In sostanza, Nicola Aliotta si impegnava a ricoverare i piccoli nei propri preventori in Puglia, nel Lazio e ad Arezzo in cambio di una retta che oscillava dalle 1600 alle 1800 lire al giorno; poi stipulava una convenzione con alcuni enti religiosi ai Quali versava una retta giornaliera che non superava mai le 800 lire. Con questo sistema mai rilevato dalle ispezioni dei funzionari dell'Invs, il prof. Aliotta ha incassato in sette anni un mi liardo e 100 milioni di lire i religiosi per far fronte alle snvndqedrs spese erano costretti ad economizzare sul vitto dei ricoverati. Il Tribunale prima e la Corte d'Appello poi hanno ritenuto ohe il sistema adottato dal prof. Nicola Aliotta (il quale ha sempre sostenuto di essere innocente perché, a suo dire, la retta pagata agli enti religiosi serviua soltanto per il vitto e 1 alloggio essendosi riservato le spese per l'assistenza medica) configuri il reato di truffa. Inoltre tanto i giudici del Tribunale quanto quelli della Corte d'Appello hanno ritenuto il tisiologo responsabile di concorso in inte- II prof. Aliotta in tribunale a Roma. Ieri nel processo di appello la pena gli è stata aumentata di tre mesi (Tel.) nililflIlllllllllillllllHlllllllllllllllllllMHIIIIIllllHIIIIIIIItlllMlllllllIlHIItllllinillllIIIIIIItllllllllllII llllliUllltiilMIIIIIIIllllllMIIIIIIIIIIIIIIIIIIII resse privato in atti d'ufficio, egli infatti era riuscito a sti pulare le convenzioni per l'in teressamento del padre, morto tre anni fa, il quale era un influente membro del Consiglio d'amministrazione del l'Inps. La Corte d'Appello nell'au montare sia pur soltanto di tre mesi la condanna di Nicola Aliotta ha ritenuto che il tisiologo non meriti la concessione delle attenuanti generiche peraltro già negate dal Tribunale. I difensori del tre condannati hanno già preannunciato il ricorso in Cas sazione. Guido Guidi LO SCANDALO PER I PICCOLI INFERNI DATI l.\ APPALTO

Luoghi citati: Arezzo, Lazio, Puglia, Roma