Podgorny in visita a Milano elogia la capacità produttiva dell'Italia

Podgorny in visita a Milano elogia la capacità produttiva dell'Italia Il presidente sovietico Podgorny, in piedi sul motoscafo, saluta la folla al passaggio sul Canal Grande (Tel. A.P.) Oggi ospite di Venezia (Dal nostro corrispondente) Venezia, 27 gennaio. (g. gr.) Alla stazione di Venezia Podgorny è stato salutato dai ministro Natali, dal prefetto di Venezia Nlcosia, dal sindaco Favaretto Fisca ed altre autorità civili e militari. Sul piazzale della stazione, aperto sul Canal Grande sfavillante di luci, Podgorny ha ricevuto la calorosa accoglienza della popolazione veneziana, trattenuta a stento dietro le transenne. In attesa di imbarcarsi sul motoscafo che lo ha poi condotto all'albergo Danieli Royal Excelsior, ha voluto recarsi a salutare la fòlla, stringendo'mani, rispondendo alle acclamazioni col gesto e sorridendo a quanti gli si appressavano. Dal motoscafo, Podgorny ha poi potuto ammirare lo splendido scenario del Canal Grande: tutti i palazzi veneziani erano illuminati e molti esponevano le bandiere russa ed .taliana. Migliaia di veneziani, inoltre, si assiepavano sulle rive del Canale. La serata era calma, senza nebbia e con una temperatura mite. La gente si era affollata ovunque, sulle finestre, sui balconi, sugli imbarcaderi, sulle irive, sulle fondamenta, allo Il soggiorno in Italia del Capo di Stato sovietico Podgorny in visita a Milano elogia la capacità produttiva dell'Italia Si è recato negli stabilimenti Pirelli della Bicocca ed in quelli dell'Eni a San Donato Milanese - A Palazzo Sforzesco davanti alle autorità, agli operatori economici, ai rappresentanti sindacali afferma: «Adesso incominciamo a realizzare quello che è stato definito dalla stampa europea il contratto del secolo, ossia la progettazione e la costruzione in comune di una grande fabbrica d'automobili sul Volga» - Si dichiara pienamente soddisfatto delle conversazioni con «il presidente Saragat e con gli altri statisti italiani» - Podgorny oggi si trattiene a Venezia, in serata partirà per Napoli (Dal nostro corrispondente) Milano, 27 gennaio. Il presidente Podgorny ha iniziato la sua giornata milanese visitando gli stabilimenti Pirelli della Bicocca. Alle 10,20 è uscito dalla Prefettura con un'auto scoperta ed ha raggiunto la Pirelli, alla periferia della città, venti minuti dopo. Non c'era nebbia, ma il freddo era pungente, anche se a tratti compariva un po' di sole. Insieme con il Capo di Stato sovietico erano il vice-presidente del Consiglio del ministri, Tikhonov, il primo viceministro degli Affari esteri, Kusnetzov, l'ambasciatore sovietico in Italia, Ryjov, il primo vice-ministro per il Commercio estero, Kuzmin, il presidente del Comitato per l rapporti culturali con l'estero, Romanovski e il vice-presidente del Comitato di Stato per la scienza e la tecnica, accademico Vadim Trapieznikov. Da parte italiana erano il ministro Corona, il sindaco prof. Bucalossi, il prefetto Mazza, il capo della delegazione italiana che accompagna 11 presidente sovje tico, ammiraglio Spigai, l'ambasciatore italiano a Mosca Sensi. Nicolay Podgorny è stato ricevuto dal presidente della so cietà, Leopoldo Pirelli. Numerosi operai si accalcavano lungo 1 viali del complesso industriale ed applaudivano. Leo poldo Pirelli nel suo saluto ha dacaie, operatori economici e ricordato che il gruppo conta molte altre personalità della 66 mila dipendenti (34 mila in vjta cittadina Italia e 32 mila all'estero), ha A1 brindisi Podgorny ha una produzione annua di oltre espresgo l'apprezzamento dei 500 miliardi di lire in 84 stabi- sovietici per la maestria delimenti. Ha parlato dei rap- gIi opera.i, dei tecnici, de porti con i Paesi stranieri ed gli ingegneri e per la capacità ha aggiunto: tMifa particolar- produttiva italiana, poi ha det mente piacere ricordare alla to: tAdess0 cominciamo la sua presenza la nostra soddi- realizzazione di quello che è stazione per la preferenza ac- stat0 Sfinito dalla stampa eucordataci dall'Urss, per noi ropea come u "contratto del estremamente lusinghiera, trat- secoi0 » e cioe ui vr0gettazio tandosi di un Paese all'avan- ne e la costruzione in comune guardia in molti settori indù- di una grande fabbrica di austriali ». tovetture sul Volga. I progres- Pd ll i Il presidente sovietico Pod gpgPodgorny nella sua risposta si della produzione automobili ha detto che « in relazione al- stica creano ftitone possibilità l'incremento dell'industria au- per uno sviluppo dei rapporti tomobilistica sovietica, i rap- di produzione in molti settori porti con la'Pirelli avranno la industriali collaterali. Le repossibilità di un ulteriore ap- lozioni economiche fra Italia e profondimento. E penso che Urss sono giunte a quella fapossano essere caratterizzati se in cui, ci sembra, bisogneaddirittura da un salto di rebbe pensare a porre loro una qualità». base più solida». All'uscita dello stabilimento Podgorny ha concluso affer il capo russo si è brevemente marldo, tra l'altro: «Le co?iintrattenuto con una 'giovane versazionì che abbiamo avuto interprete sovietica, Anna Krin- col presidente Saragat e con scaya, nata a Mosca, e attuai- gli altri statisti italiani testimente residente a Milano, do- montano una prontezza recive si è sposata con un italia- proca dei nostri Paesi a suino. « E' da molto tempo che luppare i nostri rapporti nel manchi da Moscaf ». «Da cir- campo politico, economico, ca sei mesi ». « Hai nostalgia scientifico, tecnico e culturale», della nostra capitale? ». Krin- Alle 16 dalla Stazione Censcaya ha risposto affermativa- trale è partito in treno per mente facendo un cenno con Venezia, la testa. Gino Mazzoldi Dalla Bicocca il corteo presidenziale si è diretto a S. Donato Milanese per una visita a Metanopoli. La nebbia, che si era alzata fìtta, ha costret to le auto a marciare a velocità ridotta. Il prof. Marcello Boldrini, presidente dell'Eni, ha dato il benvenuto all'ospi te, a nome dei 60 mila dipendenti che lavorano in quattro continenti. Ha ricordato l'ingegner Mattei che nel 1959 stipulò il primo grosso accordo con l'Urss «per il quale noi acquistammo nell'Urss ingenti quantitativi di petrolio offren do, in parziale pagamento, macchinari e prodotti delle fabbriche dell'Eni». Ha pod fatto riferimento alla trattativa in corso dell'Eni con la Unione Sovietica per la fornitura a lungo termine di un rilevante quantitativo annuo di gas naturale. Per dare vita a questo progetto si dovrà costruire un metanodotto coi massimi diametri fino ad oggi realizzabili, il quale condurrà il gas dai giacimenti sovietici alla pianura padana, ove sarà immesso nella rete di distribuzione dell'Eni. Podgorny ha reso omaggio alla figura di Mattei e ha ri cordato l'importanza del grup po Eni per lo sviluppo della cooperazione tra l'Italia e la Unione Sovietica. La visita allo stabilimento è durata sino alle 13. Tornato a Milano il Capo di Stato russo ha raggiunto il Ca stello Sforzesco, ricevuto dal sindaco prof. Bucalossi che lo ha accompagnato nella grande «sala della Balla» (così chiamata perché all'epoca dei Visconti e degli Sforza era riservata al gioco della palla). sbocco delle « calli », unita In un applauso che ha accompagnato il Presidente sovietico fino in piazza San Marco Podgorny è sbarcato ed ha cominciato a salutare la folla da lontano. Man mano che si avvicinava, uomini e donne cercavano di farglisi vicini Domani il Capo di Stato russo visiterà la città, a sera partirà per Napoli. g a palla). In questa sala è stata servita la colazione offerta dal Comune di Milano in onore del Presidente del Praesidium del Soviet Supremo dell'Urss, pre-1 I senti oltre duecento invitati. Sono intervenuti oltre ai componenti della delegazione so vietica, il ministro Corona, il sottosegretario Lupìs, l'on. Lajolo in rappresentanza della presidenza della Camera dei deputati, 11 giudice costituzionale Jaeger, il presidente della provincia Peracchl, il rettore dell'Università Bocconi prof. Sapori, diversi parlamen tari, esponenti del mondo sin-1