Mercantile israeliano naufraga nella burrasca in Tirreno: disperso l'equipaggio di 17 uomini

Mercantile israeliano naufraga nella burrasca in Tirreno: disperso l'equipaggio di 17 uomini Ima sciagura fdi juoita) Èira X'apoMl e la Sardegna Mercantile israeliano naufraga nella burrasca in Tirreno: disperso l'equipaggio di 17 uomini E' l'« Haslosha », di 1340 tonnellate - Partito dalla Grecia con un carico di fosfati e diretto a Marsiglia, martedì aveva attraversato lo Stretto di Messina puntando al Mar Ligure - Alle 22 è stato investito da una tremenda tempesta - li radiotelegrafista lancia un appello: «Salvateci! Affondiamo...» Poi più nulla - Forse il sinistro è stato .causato dallo spostamento delle merci nelle stive - Aerei e navi perlustrano la zona: ritrovati pochi rottami (Dal nostro corrispondente) Napoli, 25 gennaio. ti mercantile israeliano t Haslosha », con 17 uomini a bordo è affondato la notte scorsa al largo della costa tirrenica, a metà strada tra Napoli e Capo Bonifacio, in Sardegna, mentre navigava in acque tempestose: nel naufragio sono scomparsi il comandante, capitano L. Harrel, di 1,5 anni, e suoi sedici marinai. La t Haslosha», iscritta al compartimento marittimo di Haifa, aveva .una stazza di 131,0 tonnellate ed era lunga 75 metri. Varata col nominativo t Dammantor » nei cantieri di Amburgo dieci anni fa. ere stata acquistata nel t959 dalla società di navigazione israelita t Ophir » con sede ad Haifa. Il mercantile era par tito lunedì scorso dall'isola ài Milo (Grecia), ove aveva imbarcato 2000 tonnellate di fo sfati, diretto a Marsiglia. Alle 14 di ieri era transitato nello stretto di Messina, puntando verso il mar Ligure. Le condizioni del mare erano allora discrete e le acque, leggermente increspate, non lasciavano presagire che la nave avrebbe incontrato nel Medio Tirreno una violenta burrasca. Nel pomeriggio, infatti, l'ufficio meteorologico comunicava che il tempo si sarebbe guastato per forti raffiche di vento in arrivo e che spiravano ad una velocità di 80 chilometri orari. Quando il t cargo », che navigava intorno agii 11 nodi orari, si trovava a 120 miglia da Napoli, il movimento ondoso nel Tirreno aveva raggiunto t forza 5 ». Investito da alte ondate e sballottato dalle sferzanti folate di vento, il mercantile si è trovato ben presto in difficoltà. Verso le 22 è avvenuto il dramma. Il marconista di bordo lanciava un unico, angoscioso messaggio: t Salvateci.. Salvateci... Salvateci, affondiamo.-. 40 gradi e 29 primi di latitudine nord... ». Il contatto radio si interrompeva bruscamente per sempre prima che il radiotelegrafista completasse di fornire la posizione della nave. Il drammatico messaggio veniva raccolto da diverse sta¬ zioni radio-marittime, tra cui quella del molo San Vincenzo del porto di Napoli. L'appello ero captato anche dalla radio della nave di linea israelita « Moledet » che, con 200 passeggeri, era partita da Marsiglia per fare scalo stamane nel nostro porto. Il comandante della nave, capitano Abramsky, comunicava alle autorità italiane che avrebbe invertito la rotta per accorrere in aiuto del mercantile in pericolo. Egli informava anche l'agenzie marittima di Napoli del cambiamento di itinerario. Sul luogo del naufragio accorreva la nave tedesca t Sani ifec/ielis», mentre il-comando della marina militare del basso Tirreno, che dirige le operazio ?ii di ricerca, disponeva l'immediata'partenza della fregata c Cigno », una veloce unità tn grado di tener bene il mare agitato. Da Ciampino e da Vigna di Valle si levavano in volo apparecchi ricognitori per esplorare la zona di mare ove si suppone sia avvenuta la sciagura. Malgrado la buona visibilità, l? ricerche fino a questa sera hanno dato esito negativo. La fregata tCigno» ha perlustrato una zona di 70 miglia quadrate senza scorgere alcun superstite. Soltanto verso mezzogiorno dei rottami sono stati segnalati da un aereo ricognitore. L'equipaggio della nave do guerra ha più tardi reca pereto alcune tavole per ia chiusura dei boccaporti. Ve sanie delle tavole (issate a bordo della fregata t Cigno » insieme ad altri rottami) fanno supporre che la nave sia colata a picco quasi subito per une- spostamento del carico, costituito da sostanze non in saccate, ma imbarcate tallo rinfusa » nelle stive della nave Evidentemente il carico ha compromesso l'equilibrio della piccola unità che si è in pochi minuti capovolta naufragando senza dare il tempo all'equi paggio di indossare i giubbotti di salvataggio e mettere in ac qua qualche scialuppa. Le ricerche continuano; la fregata t Cigno » è rimasta sul posto ed ha ampliato il raggio delle esplorazioni. Anche :a ricognizione aerea non è stata sospesa. Durante la notte aerei si sono levati in volo a perlustrare la zona di mare ove.si ritiene che sia affondata la tHaslosha» e la perlustrazioni è favorita dalla buona visibilità e dal cielo sereno. a. I. ^HLA MADDALENA z^zVft—1\gg!yV o Sassari E33«R S * * H-.KE L^-\-^-^c.-\\-^-

Persone citate: Capo Bonifacio, L. Harrel