Saragat e Podgorny auspicano una più intensa collaborazione

Saragat e Podgorny auspicano una più intensa collaborazione II Presidente dell'Uree accolto Ieri festosamente a Roma Saragat e Podgorny auspicano una più intensa collaborazione Il capo sovietico è sceso a Ciampino, con 25 personalità della politica e dell'economia russa - Attendevano Saragat, Moro, Menni, Fanfani, ministri, diplomatici e parlamentari - Cordiali discorsi di saluto - Sottolineata dalle due parti «l'importanza dell'incontro nel difficile momento internazionale» e l'interesse dei due Paesi per la pace nell'ambito delle rispettive alleanze - Podgorny elogia i progressi della nostra industria - Folla e applausi al passaggio del corteo verso il Quirinale - Banchetto in onore dell'ospite presenti i maggiori imprenditori italiani e franco scambio di brindisi (Nostro servizio particolare) Roma, 24 gennaio. Nikolaj Podgorny è apparso oggi ai romani aperto e sorridente. Roma l'ha accolto con calore e con interesse anche umano. Pioveva a dirotto quando, a mezzogiorno esatto, l'« Ilyushin 18 » ha concluso sulla pista di Ciampino il volo iniziato a Mosca: con Podgorny viaggiavano altre 25 personalità, fra cui il vice-primo ministro Tikhonov, il presidente del Comitato per i rapporti culturali con l'estero Romanovski, i vice primi ministri degli Esteri Kusnetzov e del Commercio estero Kuzmin, il vice presidente del Comitato per la scienza e la tecnica Trapieznikov. Appena l'« Ilyushin » ha toccato terra, è incominciata la salva dei ventun colpi sparati da una batteria ai bordi del campo. L'arrivo era seguito in trasmissione televisiva diretta, in Italia e nell'Urss, collegate in Intervisione. L'incontro dei . due Presidenti è stato molto cordiale ai piedi della scaletta, tra flash, ronzio di cineprese, corazzieri e carabinieri in divisa di gala; sui pennoni, le bandiere italiane e sovietiche. Saragat ha presentato a Podgorny il presidente del'Consiglio on. Moro, il vice presidente del Consiglio Nenni, il ministro degli Esteri Fanfani è le alte personalità dello Stato e il Corpo diplomatico fra cui il decano, mons. Carlo Grano, nunzio apostolico in Italia. Nell'indirizzo di saluto, tradotto frase per frase in russo da un interprete, Sa ragat ha affermato che la visita conferma il « continuo progredire delle relazioni fra l'Italia e l'Unione Sovietica » e il « reciproco desiderio di assecondarne in uno spirito di costruttiva amicizia l'ulteriore incremento». Nell'augurarsi che tale scambio di vedute sui grandi problemi mondiali sia « continuo e fruttuoso », Saragat ha definito l'incon tro « particolarmente necessario in un momento come quello attuale in cui motivi dì seria preoccupazione gravano sulla comunità internazionale ». E ancora: «A questo dialogo noi riteniamo che ogni Paese — ha sottolineato — nel rispetto dei propri impegni internazionali e indipendentemente dai sistemi politici e ideologici cui appartiene, possa dare il suo positivo contri-] buto che sarà tanto più va-\ lido quanto più corrisponderà alle profonde aspirazioni di pace di tutti gli uomini di buona volontà». Podgorny ha ringraziato, rilevando che l'Urss attribuisce grande importanza all'estensione della cooperazione con l'Italia in tutti i campi (politico, economico, scientifico, tecnico e culturale). Malgrado le differenti strutture sociali, — ha detto Podgorny — i due Paesi, posti sullo stesso continente, hanno interessi comuni nei problemi mondiali e specialmente in quelli europei e una posizione « originale nell'arengo internazionale » ; possono perciò rafforzare i rapporti bilate rali « non diretti contro un terzo Paese qualsiasi, ma che servano gli interessi della pace e della collaborazione internazionale ». Podgorny, esprimendo l'ammirazione dei sovietici per i successi dell'industria ita liana, ha detto di attendere con « grande interesse » le prossime visite nelle città industriali (giovedì Podgorny sarà a Torino alla Fiat, venerdì a Milano, sabato a Venezia e a Taranto, domenica a Napoli). Precèduta da corazzieri motocicljjfti, 'la Vettura con Saragat.e Podgorny s'è av¬ viadasincovechvisfraDal'acoscvapolizle noMdelacabasaDnecosavegltaQl'oimsifapialcesiciliriS'CQpmcSKpluPvERQgftttgeGdTacrltnsfihpnd i n a n a e i i , e i A a o e oa i-] a-\ naoo, ia a i o, unha ue noli uriaiò e un ma si a ». mr i a re le tà orat, a meeri on av¬ viata verso Roma, seguita dal corteo. Al Colosseo il sindaco, con la giunta e i consiglieri, ha dato il benvenuto di Roma a Podgorny che, contrariamente al previsto, ha voluto ringraziare, fra gli applausi della folla. Dal Colosseo al Quirinale, l'automobile . presidenziale, con il tetto aperto, è stata scortata da corazzieri a cavallo; molto pubblico e imponente schieramento di polizia per misura prudenziale dopo l'attentato di stanotte contro la sede del pei. Ma non vi sono stati incidenti. Mentre Podgorny varcava la soglia del Quirinale, accanto al tricolore esposto al balcone centrale veniva issata la bandiera dell'Urss Dopo una breve cerimonia nel cortile, Saragat ha accompagnato Podgorny nei saloni di rappresentanza do ve gli ha presentato la figlia, signora Ernestina Santacatterina e i congiunti Quindi Saragat ha guidato l'ospite nell'appartamento imperiale messogli a dispo sizione, dove Podgorny ha fatto colazione con i suoi più intimi collaboratori. Nel pomeriggio, mentre al Quirinale avveniva il ricevimento dei capi delle missioni . diplomatiche, cominciavano i primi colloqui politici ed economici: Fanfani riceveva Kusnetzov, Tolloy S'incontrava con Kuzmin, Corona con Romanovski. Questi contatti hanno preparato gli incontri che domattina Podgorny e i suoi collaboratori- avranno con Saragat, Moro e Fanfani. Alla Farnesina, Fanfani e Kusnetzov hanno impostato problemi internazionali e passato in rassegna gli sviluppi dei rapporti fra i due Paesi, determinatisi dopo la visita del ministro degli Esteri sovietico Gromyko a Roma nell'aprile del 1966, Queste relazioni sono migliorate — ha rilevato Fan fani — ricordando soprat tutto l'importante intesa tra la Fiat e l'Unione Sovie tica nell'ambito dell'accordo generale tecnico, economico e scientifico firmato con Gromyko. La costruzione della fabbrica Fiat a « Città Togliatti» ha, fra l'altro, agevolato le trattative ancora in corso per l'apertura di consolati italiani nel l'Urss e viceversa. Dopo aver trattato di al tri aspetti della cooperazione (scambi culturali, pros simo accordo cinematogra fico), Fanfani e Kusnetzov hanno concordato che nei prossimi mesi s'incontreranno a Roma due delegazioni delle rispettive Croci Rosse la cui riunione già in programma fu rinviata a causa delle alluvioni. ~e due missioni compiranno un ul teriore sforzo per svolgere altre ricerche dei nostri di spersi di guerra nell'Urss problema — ha osservato Fanfani — che sta molto a cuore all'opinione pubbli ca italiana. Nel colloquio fra Tolloy e Kuzmin si è trattato de gli scambi commerciali della cooperazione economi ca già avviata ;n modo po sitivo. Tolloy ha detto che nell'incontro « molto cor diale e utile » è stata constatata la comune volontà di intensificare gli scambi « Da parte mia ho sottoli neato che l'Urss, non appe na entrerà in vigore l'accordo con la Fiat, sarà il paese verso il quale l'Italia avrà la maggiore esposizio ne in fatto di crediti alla esportazione». La prima giornata «roma na » della visita di Podgorny si è conclusa al Quirina le con un pranzo in suo onore offerto da Saragat. Vi erano 130 invitati, esponen ti politici ed economici, sen za signore (il Presidente deprsi glGrZeniviToprtrmTadeVFectegItalFl'ddla della Repubblica, che in un primo tempo sembrava farsi accompagnare dalla figlia, è giunto solo). V'erano Gronchi, Bucciarelli-Ducci e Zelioli Lanzini, Moro, Nenni, Ambrosini, Fanfani, Taviani, Colombo, Andreotti, Tolloy e altri ministri, il presidente d'Italia-Urss Alatri, i segretari della de Rumor, del psu De Martino e Tanassi, del pri La Malfa, del pli Mal agodi, del psiup Vecchietti, del pei Longo. Fra gli esponenti del mondo, economico, oltre ài 'presidente del Cnèl Canipilli e al governatore della Banca di Italia Carli, partecipavano al pranzo i presidenti della Fiat, Giovanni Agnelli, dell'Iri Petrilli, dell'Eni Boldrini, della Olivetti Peccei, della Finsider Manuelli, della Montedison Valerio, l!in- gegner Pirelli e molti altri ancora. Al brindisi, il presidente Saragat ha esaltato le conquiste dei due paesi e si è soffermato sull'azione per la pace mondiale « primo dovere di ogni giorno, missione più alta, ragione prima e fondamentale del dialogo diretto apertosi fra noi, che intendiamo approfondire in avvenire ». I punti di vista sono differenti su molti prò blemi, ma mentre l'Italia apprezzerà la franchezza sovietica — ha detto Saragat — « voi certamente apprezzerete quella del governo italiano». E ha concluso che l'equilibrio delle forze dovrà essere garantito da uno statuto mondiale, anziché dal « permanere di situazioni contrarie al diritto di questo o quel popolo all'indi¬ pendenza e alla libertà ». Podgorny, a sua volta, ringraziando per l'accoglienza, ha detto di condividere le prospettive di Saragat «verso sempre più concrete ed amichevoli relazioni » fra Italia e Urss, e ha ricordato « Za lotta combattuta a fianco a fianco dai partigia ni dei due Paesi nella Resistenza ». Accennando ai colloqui di domani con Saragat, l'ospi-' te ha insistito sulla speranza che il dialogo fra l'Est e l'Ovest « europeo » migliori l'atmosfera e « crei ' le condizioni per un possibile accordo » sulla sicurezza europea, per cui Gromyko avanzò l'idea di un patto. Podgorny, ribadita la posizione sovietica nei confronti del conflitto vietnamita, si è augurato che si trovino intese per il disarmo e il divieto della proliferazione nucleare. « Le impressioni di questa prima giornata a Roma — ha concluso sostanzialmente — confermano le previsioni di un continuo miglioramento dei rapporti itdlo-sovietici ». Lamberto Furno i -' e i e l o a Il capo dello Stato sovietico Podgorny arriva all'aeroporto di Ciampino accolto dal presidente Saragat (Tel. Ansa) ■miiiiiiiiiiiiiiiHiiiiiiiiiiniiim a i a a o o n e à , drs—mvgi«| Iv«npltaPèc Podgorny e Saragat acclamati dalla folla mentre il corteo ufficiale passa in Via dei Fori Imperiali (Tel. Ansa)