Omaggio pittorico ai vini piemontesi di Saverio Vertone

Omaggio pittorico ai vini piemontesi MJRTl ED HRTISTI Omaggio pittorico ai vini piemontesi L'interessante tecnica di Alina De Salvador - Ritorno di Apap Parafrasando lietamente 11 Redi, ma eludendo la trionfale sentenza (* Montepulciano d'ogni vino è il re! ») del celebre ditirambo, il « Piemonte artistico culturale » ha intitolato « Bacco in Piemonte » una rassegna di 23 quadri presentati nella sua galleria di via Roma 268, ciascuno dei quali vuol essere un omaggio o ai vitiferi colli, o alle bionde e nere uve, o addirittura agli imbottigliati vini famosi della terra piemontese. La mostra appare quasi un corollario visivo del bel libro — ricco di scienza enologica ma anche di notizie curiose e divertenti — di Dina Rebaudengo, uscito in questi mesi nelle « Edizioni dell'Albero»; e un eeguito della sua recente presentazione ni pubblico degli enofili subalpini. Spicca al centro della prima parete una Uva gigante di Romano Gazzera, di straordinaria evidenza formale e limpidezza cromatica, ambientata — al modo dei suoi ormai proverbiali « fiori giganti », la cui invenzione è stata ripresa un po' dappertutto e adesso è ripetuta anche dal « pop » francese Jacques Monory che espone a «Il Puntò» — in un trasparente paesaggio di fantasia: nel quale si potrebbe benissimo immaginare una quasi metafisica « Ebbrezza di Noè s-. Al capo opposto della sala è stato giusto dare gran posto a Giuseppe Manzone, che della vita campestre astigiana è il più legittimo e poetico cantore. Intorno a queste belle immagini si susseguono i contributi d'una ventina dei più noti pittori piemontesi: Martinotti Tornaseli!, L. Delleani, Levrero. Martelli, Terzolo, Mus, Paulucci, Menzio, Galante, Quaglino, Da Milano, Vellan, Lisa Bercetti. Bozino, Treves, Mor belli e altri; e persino d'uno scultore: CherchL Non manca il ricordo di tre defunti: una scena allegorica di Rodolfo Morgari, due quadretti di Risso e Smeriglio. Ma come mai s'è dimenticato il piemontese che — persino per incarico del ministero dell'Agricoltura — dipinse, e magnificamente, di più le « uve » del Piemonte? Questi fu Giuseppe Falchetti, di Ctluso: patria di un delizioso « passito ». Nell'attigua saletta del «Pie monte artistico» son raccolte invece 24 pitture di Alina De Salvador, garbatamente pre sentate da Adalberto Rossi, che rammenta la precedente apparizione, accolta con molto favore, della pittrice alla «Cassiopea ». La De Salvador impiega una tecnica singolarissima ed efficace: un misto di tempera e dl collage di carte variamente colorate. Ma non si tratta del collage « storico », quello messo in voga da Picasso e Braque verso il 1912 quando — per dirla con le parole di Herbert Read (.Breve storia della pittura moderna, Milano. «Il Saggiatore», 19591 — presero a incollare « sulla tela ritagli di giornale, carta da parati, tela cerata o pezzi di stoffa, legandoli con zone di pittura o contorni a carboncino», sostituendo la tradizionale imitazione dell'oggetto con l'oggetto stesso: lontanissimo preludio di pop-art. La De Salvador continua ad « imitare » coi suoi ritagli cartacei il motivo naturalistico, che così intensifica, spesso, la sua evidenza «materializzata» con effetti di gustosa vivacità e di prospettiva scenografica. Insomma, un originale baratto di « materia », press'a poco come fa, col cuoio, il leccese Protopapa. Ritorna, dopo tre anni al- - la galleria « Caver » il pittore maltese Willie Apap, noto ri trpastfrcatolinriranomalchunciinchElomseraduvoge psuscEVdpssditilldr trattista dì illustri personaggi, paesista che deriva il suo gusto dal postimpressionismo francese, artista di varia e ricca esperienza anche come autore di quadri religiosi. Sottolineammo qui, nel '64, la spiritualità delle sue figure, la raffinata sua ricerca di luminosità radenti gli impasti cromatici grigio-argentei, in una alternanza di chiarì e d'ombre che spesBo sì ripete — come un modulo lievemente artificioso — da dipinto a dipinto; infine l'impronta aristocratica ch'egli dà al suo serio lavoro. E poiché l'Apap non è da allora mutato, non muta nemmeno la nostra impressione. mar. ber. Dibattito su Kafka — Questa sera alle 21,30 all'Unione Culturale il prof. Eduard GoldetUcker, dell'Università, di Praga, terrà una conversazione sul tema del volume « Franz Kafka da Praga 1963 », edita da De Donato, e riguardante una serie di rapporti della cultura marxista sulla vita e sull'opera dello scrittore boemo. Parteciperanno Edoardo Sanguineti, Saverio Vertone e Giorgio Zampa.

Luoghi citati: Milano, Montepulciano, Piemonte, Praga