Assegnato al sen. prof. Vittorio Valletta il XV Premio nazionale «Bruno Rezzara»

Assegnato al sen. prof. Vittorio Valletta il XV Premio nazionale «Bruno Rezzara» SU UNANIME DELIBERAZIONE DELLA GIURIA Assegnato al sen. prof. Vittorio Valletta il XV Premio nazionale «Bruno Rezzara» La motivazione illustra la sua opera per il progresso dell'economia italiana ed europea; per la sicurezza e l'elevazione della fatica umana; per la pacifica convivenza e comprensione tra i popoli - Tra i quattro premiati con medaglia d'oro, il giornalista Giovanni Giovannini de La Stampa Milano, 21 gennaio. La Commissione giudicatrice del Premio nazionale «Bruno Rezzara» 1966, preso atto che il tema proposto quest'anno era il contributo alla « reciproca conoscenza fra i popoli allo scopo di favorire la loro pacifica convivenza, il - progresso civile e l'elevazione della fatica umana ». ha deciso all'unanimità di assegnare il XV Premio consistente nella medaglia d'oro e in un milione di lire, al senatore cavaliere del Lavoro prof. Vittorio Valletta con la seguente motivazione: « In oltre ventanni di ininterrotta attività quale presidente ed amministratore delegato della più grande industria automobilistica italiana, ha impegnato il suo vasto patrimonio di studi e di esperienze nella, moderna attività produttiva, con particolare attenta cura nella trasformazione dell'uomo attraverso la sicurezza del lavoro « Convinto assertore di tecniche nuove e di moderni processi di lavorazione per il miglioramento della produzione e delle condizioni di vita dei lavoratori, ha portato l'azienda di cui è a capo ad essere la quinta fra le industrie automobilistiche mondiali, contribuendo all'evoluzione non solo dell' economia italiana ma anche di quella europea tanto da essere considerato tra coloro che hanno operato nel mondo cii;i!e per la trasformazione della società con audaci mutamenti dei sistemi produttivi. « Deciso sostenitore di una economia sociale e del bene inestimabile derivante da una pacifica convivenza tra i popoli, ha reso possibile in diversi paesi esteri, non esclusi quelli dell'Est, la creazione di aziende derivanti da quella da lui presieduta, giovando al progresso civile e all'elevazione della fatica umana. « In particolare, appoggiò e validamente concorse all'attuazione, nella sua Torino, di quel grande Centro professionale, unico al mondo, riservato ai paesi in via di sviluppo, direttamente dipendente dall'Onue che rappresenta, sotto il profilo della comprensione umana e del diritto al lavoro, un concreto e inestimabile contributo sul piano internazionale alla reciproca conoscenza tra i popoli ». Successivamente la Giuria — formata dal ministro on. Roberto Tremelloni, presidente, e da Giulio De Benedetti, Ferruccio Lanfranco, Guido Piovene, Ernesto Pisoni, Dino Villani, Ottavia Vitagliano; Carlo De Martino, segretario — ha assegnato quattro medaglie d'oro rispettivamente a: prof. Luciano di Bona, direttore dell'Enciclopedia dei popoli d'Europa, Milano; dott. Vincenzo Gibelli, giornalista. Milano; dott Giovanni Giovannini, giornalista, Torino; dott. Francesco Masera, economista Roria. La consegna del premio e delle medaglie d'oro avrà luogo prossimamente in forma solenne, al Circolo della Stampa di Milano.

Luoghi citati: Europa, Milano, Torino