Condannalo a selle anni il funzionario del San Giovanni che truffò 84 milioni

Condannalo a selle anni il funzionario del San Giovanni che truffò 84 milioni Condannalo a selle anni il funzionario del San Giovanni che truffò 84 milioni L'ex vice-ragioniere capo dell'ospedale speculava sulle forniture e sulle bollette La donna, per cui compì i falsi, ha ripetuto: « Per me era un cliente come altri » La Corte d'Appello (pres. Ri-1vero, relatore Baietto, p.g. Benedici!) ha confermato la sentenza dei giudici di primo grado contro Vittorio Gambetta, 50 anni, ex vice ragioniere capo dell'ospedale S. Giovanni, e contro la sua amica Antonietta Malone, 29 anni. Come si ricorderà il rag. Gambetta, responsabile di truffa aggravata e di falso, era stato condannato a 7 anni e 8 mesi; la Malone a un anno e 6 .lmesi per ricettazione. tla tram ni gli imputati presen-1 mtanmn ricorso in appello: 11 Gambetta con l'assistenza degli avv. Angelucci e Romagnoli; la Maione, rimasta a piede libero, difesa dall'avv. De Marchi. La donna non si è presentata al processo di secondo grado. La Corte, nel confermare la sentenza del Tribunale, emessa il 10 febbraio scorso, ha concesso a ciascuno dei due ricorrenti un anno di condono. La vicenda, a buo tempo, suscitò vivo scalpore. Il rag. Gambetta era entrato al San Giovanni grazie anche alla reputazione del padre Integerrimo, che aveva dedicato all'ospedale tutta la vita. Anche il figlio, per parecchi anni, aveva dato ottime prove, raggiungendo un posto di alta responsabilità. Nel maggio del '62 incontrò casualmente Antonietta Maione, una donna graziosa, con un passato turbolento ed un presente equivoco. Il funzionario rimase irretito dalla giovane amica e, approfittando della sua posizione, I cominciò a sottrarre Ingenti somme all'ospedale. rnScd la fine del '64 in seguito al con trollo di un mandato dl paga¬ mento intestato alla Malone e relativo ad una fornitura di earni che non era mai pervenuta al San Giovanni. Successivi e accurati controlli accertarono che, con artifici vari e con una serie dl falsi, il Gambetta si era lm padronito in totale dl circa 84 milioni, speculando non solo sulle forniture, ma persino sulle bollette della luce e del telefono. La Maione riuscì a difendersi dall'accusa dì concorso in truffa aggravata sostenendo dl avere sempre ignorato l'attività delittuosa del suo spasimante. Lo considerava come un « cliente », forse un po' più assiduo e anche più generoso dl altri.