Sorpresi in una casa a rubare minacciarono di morte 3 persone

Sorpresi in una casa a rubare minacciarono di morte 3 persone Il processo alla Corte d'Assise ad Imperia Sorpresi in una casa a rubare minacciarono di morte 3 persone Gli imputati sono tre giovani piemontesi - Devono rispondere di furto e rapina - Nell'ottobre del '65, dopo avere rubato un'automobile a Sanremo, svaligiarono due case nell'entroterra d'Imperia - Colti sul fatto, spianarono le pistole e riuscirono a fuggire (Dal nostro corrispondente) Imperia, 18 gennaio. Si è iniziato questa mattina alla Corte d'Assise di Imperia il processo contro tre giovani piemontesi: Luigi Bottasso, 20 anni, di Cuneo, Giuseppe Di Glaudi, 19 anni, di Villa/alletto, e il ventunenne Giacomo Valerio De Colombo, di Carmagnola. Tutti e tre sono imputati di rapina e furto aggravati. I reati furono compiuti in varie località riviera¬ sche, nel mese di ottobre del iiiiiiiiiiiii o a '65. II De Colombo deve inoltre rispondere di oltraggio,' resistenza e violenza a pubblico ufficiale, e di altri furti di auto commessi nella stessa epoca. In apertura di udienza l'avvocato Ricci, difensore del De Colombo, ha chiesto alla Corte che il processo a carico del suo cliente venisse stralciato dal dibattimento in corso e che gli atti fossero riuniti a quelli di un altro processo che avrà luogo verso la pine di febbraio alla Corte d'Assise di Cuneo, dove, assieme ad altri, il De Colombo dovrà rispondere di ben più gravi imputazioni, quali tre tentati omicidi, associazione per delinquere, varie rapine pluriaggravate e tentata rapina aggravata. L'istanza dell'avo. Ricci è stata respinta dalla Corte dopo breve permanenza in camera di consiglio. Subito dopo si è svolto l'in terrogatorio del Bottasso e dei suot due amici, e ne è scaturita la storia della « avventurosa » giornata del terzetto, in Riviera, dove essi erano giunti dal Piemonte assieme con una ragazza di Carmagnola, Michelina Massa, che il Bottasso ha detto intendeva sposare con il rito degli zingari. Prima impresa a Sanremo Nella notte del 17 ottobre '65 il Di Glaudi e il De Colombo s'impadroniscono di un'auto lasciata in sosta dal prof. Filippo Rebaudo di Genova. Il mattino successivo i tre, la sciano la ragazza ad Imperia e a bordo dell'auto si inoltrano in cerca di bottino lungo la strada del Colle di Nava. Fanno tappa nella casa del contadino Mario Aicardi, in frazione Calderara del comu ne di Pieve di Teco e forzata la porta d'ingresso rubano biancheria. Fatto questo pri mo colpo, si portano in casa di un'altra persona, nota per mutivi diversi nelle aule della nostra Corte d'Assise: Caterina Gagliolo vedova Canale, coinvolta per calunnia nel vro cmltmcs cesso contro i cognati Aicardi, mputati di infanticidio com messo durante il periodo bellico e tuttora detenuti in attesa di giudizio. In quel momento la Gagliolo è in carcere a Imperia. I tre, mentre si stavano ritirando da Cal- i, m ltore l- J derara, vengono sorpresi dal capo cantoniere dell'azienda stradale, Ferdinando Gandolfo, e da due suol uomini, che armati di pale e picconi cercano di trattenerli. I tre non /tanno un momento di esitazione, spianano le rivoltelle e minacciando gli operài riescono a fuggire. Raggiunta Alassio si separano e il De Colombo viene fermato da una guardia di P.S. che gli chiede i documen ti. Il giovane — secondo l'oc cusa — reagisce con pugni e spintoni e riesce a fuggire e raggiunge i suoi compagni con i ouali, sempre nel corso della stessa notte, ritorna ad Imperia. Ad Imperia il Bottasso ed il DI Glaudi vengono sorpresi dalla polizia mentre dormono a bordo di un camioncino e tratti in arresto, mentre il De Colombo riesce anoora una volta a fuggire dirigendosi verso il Piemonte. Durante l'interrogatorio il De Colombo ha respinto l'accusa di aver rubato in questa occasione uno scooter ad Imperia, abbandonandolo poi a Chiusa vece hia per impossessarsi di una «Giulia» di proprietà di Domenico Merano; auto che era in sosta lungo una strada e che successivamente veniva rinvenuta a Moncalieri. Soltanto alcuni mesi dopo egli venne arrestato a Chieri e raggiunse in carcere ad Imperia i suoi due compagni. Terminato l'interrogatorio degli imputati il processo è stato rinviato a domani per l'escussione dei testi, b. g n I giovani imputati Bottasso, da sinistra, Di Glaudi e De Colombo in aula ad Imperia