I miti onnipresenti del sesso e del denaro

I miti onnipresenti del sesso e del denaro I miti onnipresenti del sesso e del denaro I due principali protagonisti del processo che si sta svolgendo a Novara sono senza dubbio i miti del sesso e del denaro. ' L'uno o l'altro, o tutt'e due insieme, sono sempre presenti in ogni udienza e in ogni momento culminante di ciascuna udienza. Talora essi irrompono nel dibattimento con tanta brutalità che il presidente del Tribunale si vede costretto a far uscire il pubblico dall'aula, oppure si lascia sfuggire parole di amarezza per l'obbligo che egli ha di accertare la verità in tutta la sua crudez za attraverso le labbra di testimoni adolescenti. Con l'occasione, su quasi tutti i giornali si parla distesamente e con tono accusatorio della città di Novara e dei novaresi, del loro benessere materiale e di casi analoghi a quello venuto ora in pubblico davanti al Tribunale della città. Ciò non è giusto. La realtà esige che il discorso sulla corruzione minorile sia allargato a tutta l'Italia e che si abbia il coraggio di dire che l'infezione è dappertutto, dove più e dove meno. Quel che è avvenuto probabilmente continua a verificarsi era inevitabile Da decine di anni vediamo quei due miti — il sesso e il denaro — gonfiarsi e straripare nei modi più sbrigativi o scaltri. Tutti i pre testi sono ritenuti buoni. Spesso s'invocano le arti e non si pone limite alla pornografia introdotta nei romanzi, nei film, negli album di fumetti, in una parte non piccola della stampa. Parallelamente c'è l'esaltazione astuta e sfacciata dei sistemi con cui è possibile — comunque — fare quattrini senza dover faticare. Il più delle volte i due ingredienti — il sesso e il denaro facile — camminano di pari passo sotto il patrocinio di un romanziere o di un regista famoso. Quando il pre testo dell'arte è troppo te nue, allora ci si appella alla libertà di stampa; di tfénsie ro e d'espressione: che è un alto e intangibile valore, ma qui malamente sfruttato, Quasi inesistenti sono i mezzi di difesa di cui la so cietà dispone. Né pensiamo che la situazione migliore rebbe gran che rendendo più severe le leggi che puniscono la pornografia e l'incitamento a delinquere. Il guasto è di natura morale e solo la morale può porre rimedi che siano efficaci e du raturi. In altre parole, il de cadimento morale di cui il processo di Novara è una tipica manifestazione potrà attenuarsi o addirittura ces sare solo se muterà l'atteg giamento degli italiani ri spetto ai valori fondamenta li dell'esistenza umana. Guardiamoci intorno sen za ipocrisie. Oggi la convinzione prevalente in molti ambienti è che l'unica felicità a questo mondo consista nel procacciarsi una fetta quanto più larga è possibile di denaro e di piaceri immediati, fra i quali il sesso è al primo posto. E' una convinzione che deriva immediatamente dall'ideologia del benessere, allo stesso modo come il nazismo o il fascismo derivano dal nazionalismo e lo stalinismo dal marxismo. L'idolatria per il sesso e per il denaro è dunque un atteggiamento estremista, fanatico, e determina una tirannia arrogante e intollerante. Come avviene sempre sotto le tirannie, coloro che s'immaginano di essere i più arditi, i più rivoluzionari, i più « impe gnati », in realtà non sono altro che i più conformisti. Sicché oggi non c'è re-man ziere o regista mediocre che non pensi di fare chi sa quali audacie riempiendo i suoi prodotti di situazioni scabrose. Sotto questo punto di vista, il processo di Novara è semplicemente il processo agli italiani di oggi. Noi sospettiamo che dappertutto in Italia molti, moltissimi quarantenni e cinquantenni, nel leggere gli interrogatori dei tredici novaresi imputati di corruzione di minoren ne, si siano detti dentro di sé che anche loro si sarebbero comportati con la vit tima allo stesso modo, nel le stesse circostanze. L'im portante è raggiungere lo scopo, avendo nel portafogli diversi biglietti da die cimila. Per gente che la pensa a quel modo, il resto non conta; e perciò non vie ne nemmeno sfiorata dal pensiero che corrompere unsbocriti chiuncasil tenvestraffnechnere gliravounsunaallti vestdualsavePedie fadilotrTl una creatura appena allo sboccio, una bambina, è un crimine tra i più degradanti per chi Io commette e per chi lo subisce. E' un'idolatria, si diceva; un accecamento. E chi cercasse attenuanti dicendo che il sesso e il denaro sono potenti miti in tutti i paesi investiti dalla civiltà industriale, si disilluda: non è affatto vero che la corruzione sia il prezzo inevitabile che bisogna pagare al benessere. In genere, un tenore di vita più alto conduce gli individui a livelli culturali e morali più elevati. Chi voglia la controriprova, dia un'occhiata alle statistiche sulla criminalità: i condannati appartengono per lo più alle categorie meno abbienti e meno istruite. La nostra opinione è in vece un'altra: e cioè che una stessa radice congiunge due miti e che insieme essi alimentano un modo di pensare che falsa il significato vero del sesso e del denaro. Per questo abbiamo parlato di ideologia, di fanatismo e di tirannia. Coloro che si fanno schiavi di quel modo distorto di pensare nelle loro giornate non hanno altra cura o mira fuori delle e loro due idee fisse. Sono infetti e cercano di infettare gli altri. Si vantano delle loro abiezioni. In genere, se qualche rara volta incappano nelle mani della giustizia, non sanno darsene una ragione, a tal punto sono sviati dalla logica comune. Queste cose vanno dette con franchezza. Far finta che il processo di Novara sia un episodio locale, quasi una rarità nell'Italia di oggi, significherebbe vivere nel male e chiudere gli occhi per non vederlo. Aggiungiamo tuttavia. che; per quanto, deprimenti possano apparire certi settori della società italiana e sebbene non trovi quasi più freni l'ardire di coloro., che vivono invasati dall'idea che si son fatti del sesso e' del denaro, noi siamo sinceramente persuasi che non sarà sempre così. Ci conforta a pensarlo l'altra Italia, quel {la che non fa parlare di sé, e lavora, e cresce su famiglie sane, e crede tuttora che l'onestà, una coscienza tranquilla, un minimo di dignità nei propri pensieri e atti siano tutte cose che non si possono barattare a nessun prezzo. Nicola Adolfi

Persone citate: Spesso

Luoghi citati: Italia, Novara