Vestito da prete entra in banca spiana la pistola e rapina sedici milioni

Vestito da prete entra in banca spiana la pistola e rapina sedici milioni Fulmineo attacco all'istituto di credito poco dopo l'apertura Vestito da prete entra in banca spiana la pistola e rapina sedici milioni L'assalto presso Reggio Emilia - Il falso sacerdote era accompagnato da un complice, che fungeva da segretario, armato di mitra - Il « colpo » in due minuti i e a l (Dal nostro corrispondente) Reggio Emilia, 13 gennaio. Un bandito vestito da prete, accompagnato da un complice elegantemente vestito e armato di mitra il quale fungeva da segretario, è entrato in un istituto bancario di Rubiena, presso Reggio Emilia, e, spianata la pistola, ha rapinato circa 16 milioni. Il « colpo » durato due minuti. Saliti sull'auto con la quale erano giunti, a bordo della quale era rimasto un complice, i malviventi sono fuggiti verso Modena. La rapina può essere cosi ricostruita. Verso le 8,iS davanti alla filiale del Banco S. Geminiano e S. Prospero si fermava una « Fiat 1100 » di colore scuro, che risultava po essere stata rubata il giorno prima a Modena, dalla quale scendevano due individui: uno vestito da sacerdote con tonaca e cappello il viso ricoperto però da una calza di nailon, mcqro, di statura media; l'altro alto, con un elegante cappotto scuro piuttosto corto, cappello, la faeoia nasoosta da una sciarpa. Entravano rapi damante nell'istituto e tiessi* no li notava. Giunti nella sala, il falso sa cerdote, per nulla ingombrato dalla veste e dimostrando una eccezionale agilità, saltava il banco alto un metro e trenta e 1 largo SO centimetri, sfoderando contemporaneamente una pistola tBeretta» che il di vettore dell'agenzia, rag. Fran cesco Cigarini, si sentiva su btto puntare alla schiena senta avere il tempo di rendersi conto di quanto stesse succedendo. \ L'altro bandito con un mitra spianato' si fermava sulla so glia della sala, e ordinato tutti di sdraiarsi, poteva controllare sia l'union cliente pre sente, ohe colpiva con un cai ciò all'inguine per non aver prontamente eseguito l'ordine, sia il personale, dell'agenzia (sei impiegati con il direttore), nonché l'uscita. Mentre il falso prete, per nulla agitato e sicuro di sé, svuotava rapidamente il denaro dai cassetti e dalla cassaforte, trovata aperta, oltre a prelevare un pacco di 8 milio a ni e S00 mila lire che un im piegato aveva appena portato dalla sede di Reggio Emilia, una donna entrava. Il malvivente che stava di guardia all'ingresso della sala era pronto a zittirla e a spingerla in un angolo. La donna, Dtmma Burani, stava infatti per emettere un grido, ma lo stesso direttore della filiale la tiiiiiitiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiitiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiifiiii o , i a , i o a invitava a calmarsi e a stare zitta. Terminata la rapina, il falso sacerdote tornava a salta re il bancone e compostamente usciva per primo dall'Istituto, subito seguito dal complice. In breve i due raggiungevano la vettura, sulla quale si trovava il terzo bandito, e i tre si dileguavano verso Afodevia, A questo punto, mentre si provvedeva adiUvvertire la po llzia e i carabinieri, il- direttóre dell'agenzia e il 'diente che era stato colpito dal malvivente, dfitt. Gildo GiacoBazzi,"con l'auto -di questuiamo si mettevano all'inseguimento della vettura dei banditi che però, con una deviazione improvvisa, pare verso Magreta, riuscivano a dileguarsi facendo perdere ogni traccia. Fino a tarda sera l'auto non era ritrovata. A detta degH im piegati, la rapina è durai . dai due ai tre minuti. Malgrado la banca confini con due negozi e dirimpetto abbia altri esercizi, con ampie e luminose ve trote, nessuno si era accorto di niente se non quando i banditi erano già partiti. Tutti infatti avevano visto uscire dall'Istituto il direttore di banca con il dott. Giaco bozzi e gli altri impiegati soltanto allora, messi al corrente, si erano ricordati della « 1100 » in sosta i cui passeggeri, scendendo, non avevano fatto sorgere alcun sospetto, Pare però che un pedone di passaggio (di cui gl'inquirenti non hanno fatto il nome) sia riuscito a rilevare il numero di targa dell'auto dei banditi che, fuggendo, avevano messo armi e bottino in un sacco di tela a fiori. Non appena informati, polizia e carabinieri lianno fatto scattare il dispositivo di sicurezza, nel tentativo di fermare i maluiuenti in uno dei po sti di blocco prontamente istituiti e contemporaneamente hanno dato inizio alle indagini, p. n Il rag. Danilo Tlrelli, cassiere della banca rapinata, mostra la cassaforte vuota (Tel. AP)

Persone citate: Burani, Cigarini, Danilo Tlrelli, Gildo Giacobazzi, Pare

Luoghi citati: Modena, Reggio Emilia