Sposo da tre mesi suicida ad Alba La moglie scomparsa: forse l'ha uccisa lui

Sposo da tre mesi suicida ad Alba La moglie scomparsa: forse l'ha uccisa lui Agghiacciante ««giallo» in un appartamento centrale Sposo da tre mesi suicida ad Alba La moglie scomparsa: forse l'ha uccisa lui L'uomo e un netturbino di 44 anni - E' stato trovato cadavere nel Ietto: si è sparato un colpo di pistola al capo nelle notte sul giovedì - Ha lasciato un biglietto: «Sono stanco, ho deciso di farla finita» - Nessuna traccia della donne (42 anni) - Si ritiene che il marito l'abbia assassinata in campagna - Macchie di sangue sull'auto dei coniugi » Il loro matrimonio era stato un fallimento (Dal nostro inviato speciale) Alba, 13 gennaio. Un uomo si è tolto la vita sparandosi un colpo di pistola al capo nella sua camera da letto. Non si trova traccia di sua moglie: si ritiene che l'abbia uccisa dopo averla condotta fuori città in auto in qualche posto isolato. Lui è stato rinvenuto cadavere stamane dai carabinieri. 7n cortile c'era la sua auto, una « 600 », oon molte macchie di sangue all'interno. I militi limino cnn-\ piuto per tutta la giornata una vasta perlustrazione nella co na alla ricerca del corpo della donna, ma finora senza risultato. I due coniugi, sposati da po co più di tre mesi, litigavano di continuo II suicida è Giù seppe Rivera, un netturbino di 1,1, anni, la moglie Elsa Bian chessi, quarantaduenne. Lui era un uomo tenace, meto dico, legato con passione al denaro che faticosamente riu sciva a mettere insieme. Veniva da Cossano Belbo, qualche anno fa era addetto a un distributore di benzina e se la cavava abbastanza bene: era riuscito a mettere da parte un po' di soldi. Poi era venuto ad Alba e aveva trovato lavoro come netturbino del Comune, un posto modesto ma che gli consentiva di campare senza iiiiiiiiiiiiiiiiiiiiitniiiiiii niiiiiiiininninnii as ajffanni, tanto più che aveva quel gruzzolo in serbo. Ma era solo, e aveva ormai superato la quarantina. Conosceva Elsa Bianchessi da parecchio tempo: lei, nativa di Cremona, abitava a Cuneo in piazza Europa 13 con la madre. Giuseppe Rivera avrebbe potuto pensarci prima, ma voleva essere sicuro di mettere su famiglia senza preoccupazioni. Decisero di sposarsi ne! settembre scorso, la cerimonia venneiCelebratfi. a Gitnep, c'era una piccola folla di parenti. Poi i due sposi vennero a stabilirsi ad Alba, in corso Langhe 1,9, in un alloggio di tre stanze e cucina, che il netturbino aveva arredato con cura meticolosa: mobili nuovi, il frigo, la lavatrice, il televisore. Ma la vita coniugale non fu serena. Fin dai primi giorni, dicono i vicini, 4 due sposi cominciarono a litigare, erano scenate sempre più violente. Sembra che la ragione di que sti contrasti fosse da ricercarsi nel fatto che Giuseppe Rivera era molto attaccato al suo denaro, mentre la mogli spendeva volentieri, per un vestito o una boccetta di prò fumo. « Quella donna mi rovi na», avrebbe detto spesso il netturbino. Qualcuno parla an che di una certa gelosia del l'uomo, ma la voce non ha fi nora trovato fondamento. Co munque, in tre mesi la vita del due coniugi era diventata tormentosa. Per di più, ultimamente l'uomo, non stava bene aveva subito un'operazione di ernia ed era rimasto in mutua per un mese e mezzo. E le liti ormai non si contavano. Un giorno il netturbino fu sentito dire: « Una volta o l'altra la faccio finita ». Mercoledì sera Giuseppe Rivera e Elsa Bianchessi escono di casa e salgono in auto. Lui dice che vanno a fare visita a una sua sorella, Teresa, di 31 anni, a Serravalle Langhe; faranno un po' di festa, ha mes- so qualche bottiglia di vino ginella macchina. Verso le 19 enl'uomo torna a casa. E' s^lo, mlascia la vettura nel cortile e dal proprietario del suo al- Ploggio, Terenzio Borgna, di li anni, che abita di fronte. « So- ano venuto a , pagarle l'affitto » dice in tono asciutto. « Mi è sembrato piuttosto agitato — dracconterà poi il Borgna — e 0Osembrava che avesse fretta di nandarsene». mGiuseppe Bivera paga l'af- scfitta,, poi, -si: ritira nelaiio.ap* Upartamento. I vicini lo sento- vno aggirarsi nell'alloggio fin verso le 10. Il giorno dopo nes- nsuno lo vede, e non si vede dneanche sua moglie. Ma non dci si preoccupa: può diirsi che Miano andati ancora dalla so- crella di lui, a Serravalle. Ma lastamane Terenzio Borgna, il gpadrone di casa, suona un po' aallarmato alla porta dei Rive- dra: nessuna risposta. Insiste rnutilmente. Allora telefona in lComune. «Qui non l'abbiamo pe re al i n ò i il n l fi o ta ta ae di ua ti Un to la Rino ui a 31 as- visto — gli rispondono —, non evenuto a lavorare da ieri ». Si chiamano infine i carabi- mieri, che sfondano la porta bdell' appartamento: Giuseppe m.Rivera giace supino sul letto si è ucciso con un colpo di pistola alla testa. La morte, pre sumibilmente, risale alla notte tra mercoledì e giovedì. Nes suno dei vicini aveva udito lo sparo, forse il rumore di qualche auto o di una moto che passava in corso Langhe aveva coperto la detonazione. Non si sa come il netturbino si sia procurato l'arma. In casa, sul tavolo della cucina, ha lasciato un biglietto: « Sono stanco — dice — non ne posso più. Ho deciso di finirla. Lascio qui del denaro, se ci fosse ancora qualche debito da pagare ». Sulla credenza, la sveglia è fracassata, è stata ridotta in pezzi con un martello. Forse l'uomo, in preda all'esaspera zione, era ossessionato da quel « tic-tac » che fendeva il silenzio della notte. Ma ora le indagini condot te dal comandante della squa dra di polizia giudiziaria di Alba, maresciallo Tava, sono dirette a scoprire dov'è finita la moglie del Rivera. Nessuno l'ha più vista. Nell'auto del netturbino ci sono larghe mac chie di sangue sul sedile di de stra, quello dove sedeva la donna, e poi c'è una bacinella con dentro dell'acqua tinta di sangue. Si interroga la sorella di Giuseppe Rivera, a Serravalle. Ma non ha più visto, neanche la sera di mercoledì, né lui ne la moglie. Si fa il giro di tutti parenti e la risposta è sem pre la stessa: «Elsa non è qui ». L'ipotesi più probabile ormai è che il netturbino abbia ucciso la moglie. Forse con la pistola; ma nella macchina non s'è trovato il bossolo; oppure con qualche arnese che poi ha gettato via o ha lasciato accanto al cadavere. La bacinella sporca di sangue induce a ritenere che egli vi si sia lavate le mani dopo aver compiuto il delitto. I carabinieri battono per tutta la giornata le zone qui attorno. Ma è un compito difficile: c'è il Tanaro, oi sono scarpate, anfratti, cespugli. A tarda sera non s'è trovata ancora alcuna traccia. Le ricerche riprenderanno domani mattina con l'impiego dei cani-polimotti. Giuliano Marchesini Terenzio Borgna, di 72 an ni, il padrone di casa che ha avvertito i carabinieri Il suicida Giuseppe Rivera, di 44 anni, e la moglie Elsa Bianchessi, di 42 anni, scomparsa e forse uccisa

Luoghi citati: Alba, Cossano Belbo, Cremona, Serravalle, Serravalle Langhe