le Case costruttrici degli S. U. corteggiano la gente di colore
le Case costruttrici degli S. U. corteggiano la gente di colore le Case costruttrici degli S. U. corteggiano la gente di colore (Nostro servizio particolare) Detroit, 4 gennaio. L'industria automobilistica statunitense si è inoltrata in questi ultimi mesi in un periodo di parziale recessione. II consuntivo del 1966 si dovrebbe essere chiuso su un totale di circa 10.350.000 unità costruite, con una diminuzione di oltre il 6 per cento rispetto al 1965. E si prevede che anche nel '67 la flessione produttiva continuerà. In questa situazione, più che mai la concorrenza diventa vivace, e la clientela viene sottoposta a suggestioni pubblicitarie d'ogni genere. Fino a qualche tempo fa, l'obiettivo principale era costittiito dai giovani, ma questo settore si è andato lentamente assottipllando in seguito ai continui richiami militari imposti dalla guerra nel Vietnam. Ora sì punta sui « colored people », o gente di colore, che stanno dimostrando una propensione sempre maggiore all'acquisto di automobili molto sovente al disopra delle loro stesse possibilità economiche. Gli specialisti del marketing (studio di mercato), spiegano questo slancio varso le grosse cilindrate con l'aspirazione della gente di colore verso tutto ciò che può compensare il loro permanente complesso di inferiorità. Sta di fatto che oggi i cittadini americani di colore che hanno l'automobile sono oltre 4 milioni, mentre nel 1960 erano 2.900.000. Nella campagna pubblicitaria rivolta ai « negroes », si distingue in particolar modo la Chrysler, che tra l'altro pub blica una rivista — Wayfarer — stampata in 50 mila copie ed esclusivamente riservata ai negri, in cui si dà grande risalto alle personalità di colore che hanno raggiunto alte posizioni sociali o che si distinguono nei campi della cultura, dell'arte, dello sport. Inoltre mette in luce l'ottimo rendimento e la disciplina dei dipendenti negri della Casa. Questa accorta politica sta attirando sulla Chrysler le simpatie della popolazione di colore, al contrario della General Motors, che qualcuno accuserebbe di razzismo e che sta adesso tentando a sua volta di recuperare le posizioni Tra l'altro, la stessa G. M. aveva tempo fa rifiutato di affidare a un negro, Edward Davis, il mandato di concessionario: si è fatta avanti la Chrysler e adesso Mr. Davis fa ottimi affari, puntualmente reclamizzati dalla Casa. t. d» m.
Persone citate: Edward Davis
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