Colpita da epatite virale muore alla vigilia delle nozze

Colpita da epatite virale muore alla vigilia delle nozze Colpita da epatite virale muore alla vigilia delle nozze Una ragazza di vent'anni di Turbigo - Colta da dolori mentre si preparava a festeggiare la notte di S. Silvestro e (Dal nostro corrispondente) Milano, 3 gennaio. (g.m.) Una giovane donna alla vigilia delle nozze è morta per epatite virale: questo il responso del prdfessor Rimici, dell'Istituto di Medicina legale, che ha eseguito stamane l'autopsia del cadavere. La vittima si chiamava Luciana Ponticello, 20 anni, residente con la famiglia a Turbigo in via Giacomo Puccini 15, penultima di 5 figli. Il padre Raffaele è conciatore di pelli, e anch'essa lavorava come operaia in una tessitura, a Busto Arsizio. Il 27 dicembre la ragazza aveva incominciato a sentirsi male, ma era andata ugualmente al lavoro: vi era tornata il giorno dopo, ma a un certo punto aveva dovuto farsi accompagnare a casa, perché era stata colta da forti dolori e vomito. Il medico, che l'aveva visitata, aveva attribuito sulle prime 11 male a un attacco di appendicite, e le aveva ordinato qualche giorno di riposo. Anche se le sue condizioni non erano migliorate, Luciana Ponticello, sabato, quando sta va preparandosi per trascor rere, di lì a qualche ora, l'ultima notte dell'anno insieme con il fidanzato in una festa danzante, veniva colta nuovamente da improvvisi e fortls simi dolori addominali. I parenti chiamavano un medico 1'. quale la faceva immediata mente ricoverare all'ospedale di Cuggiono, dove In un primo tempo si pensava che il malessere dipendesse da altre cause. Nel corso della notte del 31 d.cembre comunque la giova ne sembrava essersi rimessa e 1 genitori la lasciavano sola, con la speranza di poterla riportare a casa il giorno sue cessivo II mattino del primo dell'anno Invece la famiglia Ponticello veniva avvertita di racarsl d'urgenza in ospedale perché la figlia era entrata In coma II padre e la madre ar rivarono a Cuggiono appena in tempo per raccogliere l'ultimo respiro della figlia. Il re ferto di morte parlava di « av velenamento da sostanze sconosciute », ma Luciana Ponticello, negli ultimi giorni, non aveva mai mangiato nulla fuori di casa, e dei suoi familiari nessuno aveva mal avuto alcun disturbo. Soltanto la sera di Santo Stefano era stata a cena dal fidanzato, ma anche qui si esclude che avesse mangia .3 qualche cosa di guasto. La stessa giovane, del resto, aveva escluso con 1 medici di avere mai ingerito qualsiasi sasastosCm sostanza che potesse averla avvelenata. Di qui, l timori, le apprensioni, il mistero, le voci di un avvelenamento da sostanza sconosciuta. E di qui, l'autopsia che invece ha fugato ogni dubbio: la giovane era stata fulminata da un attacco di epatite virale.

Persone citate: Luciana Ponticello, Ponticello

Luoghi citati: Busto Arsizio, Cuggiono, Milano, Turbigo