La difesa sampdoriana ha bloccato la capolista

La difesa sampdoriana ha bloccato la capolista Entrambe le squadre avevano tanta paura di perdere La difesa sampdoriana ha bloccato la capolista Il reparto arretrato genovese è stato il vero dominatore della gara - Ma la squadra di Bernardini ha sacrificato le proprie possibilità offensive - Leonardi, del Varese, si è lussata una spalla cadendo dopo uno scontro con Delfino DAL NOSTRO INVIA TO Varese, lunedi man Varese, capolista, e Sampdoria, terza in classifica e finora imbattuta, hanno giocato per novanta minuti con poca fantasia, una tecnica appena sufficiente e tanta, tanta paura di buscare anche una sola rete, che sarebbe poi stato praticamente impossibile rimontare. Ci sono state due occasioni da goals in tutta la partita, una per parte, ed una sola azione manovrata da parte della squadra ospite. Per il resto del tempo un batti e ribatti continuo, nel quale aveva un lieve sopravvento la solida difesa sampdoriana, forte di eccellenti colpitori e ormai omogenea ed organizzata come poche al¬ tre. Son tanto bravi i sampdoriani a bloccare gli avversari, che son riusciti a mimetizzare la costante inferiorità di Delfino nei confronti di Leonardi, evitando di subire danni anche da quella imprevista falla. Il bilancio è povero e non bastano le scusanti che adduce Arcari per il suo Varese né quelle che Bernardini potrebbe avanzare dal canto suo, a giustificare uno spettacolo tanto mediocre. I varesini hanno giocato con un uomo infortunato, Leonardi, due terzi dell'incontro, ma combinazione ha voluto che proprio Leonardi, pur con un braccio immobilizzato per una lussazione, finisse per essere il migliore uomo in campo. Sul fronte opposto l'assenza di Vieri si faceva sentire, e chissà quante volte, oltre a Vieri, Bernardini non avrà rimpianto Rigato, sacrificato per non si sa quale ragioni a favore di uno sprovveduto e modesto Sabatini, cui si è voluto a tutti i costi far posto in squadra. Il Varese avrebbe dovuto, secondo logica, cercare di sfruttare la velocità dei propri uomini di punta per scombinare la difesa avversaria che fa perno su Vincenzi, esperto, preciso, ma certamente non più molto mobile. Ha fatto esattamente il contrario: la prima linea biancorossa ha cercato la manovra elaborata, piena di intrica'ti passaggi, puntando su un'ipotetica superiorità a centro campo dove invece tanto Cucchi che Gioia finivano per scomparire dinanzi a Frustalupi e a Tentorio. Rimaneva Gasperi, guardato ben da lontano da Sabatini, ma la sua è una intelligenza calcistica piuttosto limitata e non sortivano grossi risultati. Leonardi e qualche volta Stevan, sono riusciti a saltare l'avversario diretto, ma in ogni momento delicato è venuto a mancare Anastasi, che è soltanto più l'ombra del bel giocatore di qualche settimana fa. In campo avverso ogni puntata genovese era subita con un certo orgasmo. Maroso schierato su Francesconi, dopo le « magre > cui lo aveva sottoposto l'anno scorso Salvi, ha fatto una ben brutta figura anche con l'ex-romanista; Sogliano ha finito per rinunciare alle sue frequenti proiezioni in attacco nel timore di perdere di vista Salvi. Nel primo tempo si ha un attimo di emozione quando Salvi finisce a terra in area. E' il 22', è il primo fallo di lina certa entità, e l'arbitro lascia correre. Dall'altra parte, al 33' Delfino stende Leonardi che casca malamente e si produce una lussazione alla spalla; Leonardi rimarrà fuori per cinque minuti, per poi rientrare con il braccio sinistro al collo, e Delfino ci rimedia un'ammonizione. C'è un tiro di Francesconi che sfila a lato del palo al 40' ed è tutto. Nella ripresa sembra che lo spettacolo si animi. Al 4' Morini si sgancia in avan- ti, dà in area a Francesconi che, fatta una mezza giravolta, spara sopra la traversa. Replica Leonardi con una fuga, stroncata da un intervento di Delfino. Si smorza invece subito il ritmo. Al 21' l'occasione unica del Varese. Cucchi batte una punizione, fra il calcio d'angolo e l'area, e Battara sta sul primo palo per coprire un eventuale tiro; la palla spiove dall'altra parte della porta e mentre il portiere precipitosamente si sposta arriva Stevan a colpire di testa. Il portiere ha uno scatto, vola letteralmente fin quasi alla traversa ed alza in angolo. La Samp ha superato un brutto momento e i suoi giocatori sembrano più distesi; Frustalupi lancia a cinquanta metri Dordoni (24'): qualche passo avanti con lo palla al piede e poi centro su Salvi, ohe in rovesciata manda il pal¬ lone a sfiorare la traversa. Un'azione manovrata perfetta. Si vivacchia ormai sullo zero a zero e al 43' una punizione dal limite per la Samp (per un fallo che non c'era) sembra ormai inutile. Batte Frustalupi, Cristin schiaccia di testa in porta con violenza. Da Pozzo, rimasto immobile, allunga una mano istintivamente, e devia il pallone: ha salvato la sua squadra da una sconfitta che non avrebbe meritato. Giorgio Viglino VARESE — Da Pozzo; Sogliano, Maroso; Della Giovanna, Cresci, Gasperi; Leonardi, Cucchi, Anastasi, Gioia, Stevan. SAMPDORIA — Battara; Dordoni, Delfino; Tentorio, Morini, Vincenzi; Salvi, Sabatini. Cristin, Frustalupi, Francesconi. ARBITRO: Di Tonno. Salvi (a destra) in « rovesciata » nell'area varesina (Tel.)

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