La bella sedicenne è da ieri al «Buon Pastore» in questura ha riconosciuto in foto due «clienti »

La bella sedicenne è da ieri al «Buon Pastore» in questura ha riconosciuto in foto due «clienti » Il viaggio da Novara a Torino, tranquilla e sorridente La bella sedicenne è da ieri al «Buon Pastore» in questura ha riconosciuto in foto due «clienti » Un brigadiere e due assistenti della polizia femminile l'hanno scortata in auto e in treno - La ragazza (che indossava una ricca pelliccia e vistosi gioielli) è partita da casa sua, a Ponderano, senza bagaglio e senza abbracciare i genitori - A Novara è stata interrogata dal Sostituto Procuratore della Repubblica in qualità di testimone : sembra che abbia mosso nuove accuse all'industriale di Galliate, al possidente di Borgomanero e all'avvocato di Vercelli - Il padre della giovane dice : « Non so ancora se sporgerò querela contro gli uomini che s'incontrarono con mia figlia » (Dal nostro corrispondente) < Novara, 27 dicembre. La bella sedicenne Graziella Miglietta, protagonista del nuovo scandalo a Novara, da stasera alle 20 è ricoverata all'istituto « Buon Pastore » di Torino: oggi, tranciuilla e sorridente, ha fatto il viaggio in auto e in treno scortata da una assistente della polizia femminile. Durante una sosta alla questura di Novara lei ragazza ha riconosciuto, in foto, due suoi " clienti ": « Sono loro — ha detto. — Mi pagavano 50 mila lire per ogni convegno ». Ecco la cronaca della giornata. Stamane alle 11 il brigadiere di P.S. Isaia della Mobile di Novara, con le due assistenti Galastri e Terzano, si è presentato a Ponderano, nel Biellese, alla trattoria gestita dai Miglietta. Graziella dormiva ancora. La madre della giovane, signora Maria, è andata a svegliarla. «In dieci mìnuU sarà pronta » ha detto la donna scendendo dalla camera della figlia. L'attesa si è invece protratta per oltre mezz'ora. Il brigadiere Isaia ha notificato a Francesco Miglietta, padre di Graziella, il documento col quale il presidente del Tribunale dei minorenni di Torino ordinava l'internamento della sedicenne al « Buon Pastore». L'uomo non ha fatto obiezioni. Ha soltanto chiesto: «La portate direttamente a Torino? ». Il sottufficiale gli ha spiegato che era necessario passare prima per Novara. A una nostra domanda il signor Francesco Miglietta ha risposto: «Non so ancora se presenterò querela contro coloro che frequentarono mia figlia ». Graziella è comparsa alle 12. Indossava gonna grigio-ferro, maglioncìno giallo sotto una pelliccia marrone scuro di « breitschwanz ». Ha sorbito in piedi un caffè, davanti al banco di mescita; poi ha detto: «Sono pronta». E' uscita di casa senza aggiungere altro e non ha abbracciato i genitori. Il padre s'è preoccupato di non mostrare ai vicini la scena della partenza. Ha chiesto al brigadiere Isaia di condurre l'auto della polizia nel cortile interno della casa e Graziella vi è salita coprendosi il volto con la pelliccia, timidamente, mentre lampeggiavano i « flashes» dei fotoreporter. « Portate dentro " Cadonet " » ha detto la sedicenne ai genitori indicando il suo barboncino che scodinzolava festosamente. Mezz'ora dopo, alle 13, la ragazza era già in questura a Novara: l'attendeva il commissario di p. s. dott. Tarantino. L'arrivo era stato preunnunciuto, con la rudio di bordo, dall'auto della polizia che trasportava la sedicenne. Il funzionario della Mobile, che si era messo in contatto con il Sostituto Procuratore dott. Ferdinando Alessio, aveva avuto disposizioni di accompagna dtlanmsgvmzsdsldfsgndnalmtsidsvdaSRrrnvveGtmhutlmczlmLdPfe subito Graziella nel suo uf-\sflcio, al Palazzo di Giustizia La giovane doveva essere sentita per rogatoria dal pretore di Biella: poiché ciò ancora non era stato fatto, presentali dosene l'occasione ha provveduto ad interrogarla direttamente lo stesso magistrato inquirente. La permanenza nell'ufficio tdtAscpcs del dottor Alessio si è protratta per un'ora ed erano ormai le H quando Graziella è stata accompagnata alla « Protezione della Giovane » per consu mare il pasto. Nel corso della sua deposizione davanti al magistrato la ragazza (che veniva sentita in qualità di testimone) avrebbe fornito indicazioni più dettagliate sull'industriale di Galliate e sul possidente di Borgomanero che, insieme con l'avvocato di Vercelli, le sarebbero stati presentati dalla ventiseienne Angela Griffi come telienti» danarosi. Al suo ritorno in questura la ragazza è stata invitata a riconoscere in fotografìa i primi due uomini. Per l'industriale non ha avuto dubbi. « Si — ha detto — è proprio lui! ». Di fronte a queste recise affermazioni si è prospettata la possibilità di un confronto ma l'industriale, chiamato al telefono, non ha risposto. La sua segretaria ha detto che il principale era a Milano da dove avrebbe fatto ritorno soltanto a tarda sera. Egli verrà interrogato domattina dal doti Tarantino; quindi lo ascolterà, quale testimone, il Sostituto Procuratore della Repubblica. Poiché nell'ordine di ricouero al <Buon Pastore» di Torino si precisava che l'internamento della ragazza doveva essere preceduto da una visita medica che escludesse eventuali malattie infettive, Graziella è stata accompagnata all'Ufficio d'Igiene del Comune: qui il dott. Colombo ha sottoposto la ragazza ad un esame presente l'assistente di polizia, signorina Galastri. Sbrigata anche questa formalità (erano ormai le 17,30), con il primo treno in partenza da Novara, cioè quello delle 18,20, la sedicenne è finalmente partita per Torino. L'accompagnavano un agente di polizia e l'assistente di P.S., signorina Terzano. C'era folla alla stazione ferroviaria ma nessuno ha fatto caso a Graziella o l'ha riconosciuta. Sul marciapiede, in attesa del treno, la ragazza batteva i piedi per il freddo tenendosi con una mano il bavero della pelliccia alzato sul lungo collo e mostrando un vistoso anello all'anulare destro. Nello scompartimento di prima classe, a Graziella non è stato concesso di avvicinare i giornalisti che avrebbero voluto scambiare qualche parola con lei. La sedicenne ha fumato un paio di sigarette, ha ripassato il trucco (leggero e non cos'i vistoso come nei giorni scorsi) e soltanto scendendo dal treno, a Torino, ha risposto con un sorriso a chi le faceva gli auguri. Non aveva con sé bagaglio: soltanto la borsettina con le sigarette, un accendino, il fazzoletto, un pettine e il portacipria. Per Angela Gritti — la gerente dei due negozi di tintoria e lavanderia a Novara, in carcere sotto l'accusa di sfruttamento e favoreggiamen- to della prostituzione — entro domani il Sostituto Procuratore della Repubblica dottor Alessio concluderà l'istruttoria sommaria: con l'eventuale richiesta di rinvio a giudizio il processo potrebbe già essere celebrato nel febbraio prossimo. Piero Barbe Graziella Miglietta ieri sera all'arrivo all'istituto del « Buon Pastore» di Torino