La Sicilia evoluta favorevole alla sentenza di Trapani di Guido Guidi

La Sicilia evoluta favorevole alla sentenza di Trapani La Sicilia evoluta favorevole alla sentenza di Trapani La vicenda di Franca Viola ha scosso l'isola - Soltanto con l'istruzione si può debellare una mentalità frutto dell'ignoranza - Sia il P. M. che i difensori hanno presentato ricorso i , n o e e o d r o e i i i a . (Dal nostro inviato speciale) Alcamo, 19 dicembre. Tutti sembrano avere una sola opinione: che Filippo Melodia ha fatto male a rapire la sua e)t fidanzata e che Fran ca Viola ha fatto bene a denunciarlo; che i giudici hanno fatto bene a condannare il giovanotto e che la ragazza ha fatto bene a non sposarlo. Ho vagato per tutto il paese che si distende sii uri grosso pianoro in vista del mare, ho interpellato per ore ed ore un centinaio di persone (<Lei che ne pensa?»; < La sentenza dì Trapani è giusta'.'»; <■ Lei per sposare compirebbe un ratto? » e così via), ho raccolto altrettante risposte: tutte Identiche e precise. Allora, il problema è risolto? Il caso di Filippo Melodia rappresenta davvero una eccezione: la «Sicilia nuova» ha avuto il sopravvento su quella «vecchia»; il rapitore di Franca Viola è l'ultimo, ultimissimo esponente di una mentalità ormai superata. Purtroppo, questa unanimità così compatta non dirada affatto i sospetti: anzi, semmai li accresce, 11 giustifica. Questa unanimità di opinioni significa soltanto che i contrari hanno timore di sostenere pubblicamente una tesi impopolare anche se — bisogna riconoscerlo — rappresentano una stretta minoranza: forse, come mi ha rietto al Circolo della cultura il proprietario di un'azienda agricola, si e no il 5 per cento della popolazione. Su sessantamila persone, tremila. Che sia un sospetto legittimo me l'ha confermato indirettamente un insegnante, Francesco Morrione, il quale è a contatto quotidiano e costante con i giovani contadini che, la sera, lasciate le campagne, salgono in paese ad imparare almeno a leggere e a scrivere. Venerdì scorso, alla vigilia della sentenza, è stato costretto a discutere un paio d'ore per convincere i suoi alunni che il gesto di Filippo Melodia doveva essere deprecato; che la donna ha il diritto di scegliersi il marito che vuole e non quello che la prende con la violenza, ecc. Ed è stata una discussione vivace che è costata al giovane insegnante una grande fatica ma che vuol dire anche come, dietro la facciata, una mentalità continui ad allignare per quanto sospinta, compressa da forze nuove. < Ma non facciamoci illusioni ■— commentava giustamente e saggiamente il professor Morrione —, dal 1860 al 191,5 ad Alcamo non e stata costruita una scuola e sino a quando non elimineremo il fenomeno dell'analfabetismo, qui troveremo sempre dei Filippo Melodia ». E che, nonostante le apparenze, nonostante certi desideri, molto ad Alcamo si deve fare (ed Alcamo sta per tutti quei paesi sperduti della Sicilia occidentale e centrale) me l'hanno confermato alcune studentesse serie e senza molti grilli per il capo. < Vivete bene ad Alcamo? », ho chiesto loro. La risposta è stata esplicita: « No ». E perché? « Per colpa della mentalità*. E' la stessa mentalità, in fondo, che ha costretto un avvocato, giovane, organizzato con una concezione moderna ad affittare uno studio che ha un ingresso principale, ma uno secondario su di un vicolo. « Sa — mi spiega l'avv. Ciccio Lauria — qui sino a qualche anno fa dai legale non andava nessuno se non in casi eccezionali, era il "mafioso" die faceva tutto: si interessava di risolvere i problemi, metteva d'accordo le parti. Oggi, a poco a poco, questo sistema è scomparso: dall'avvocato si viene, ma è meglio non farsi vedere ». In ogni modo, secondo le dichiarazioni, diciamo, ufficiali, tutti ad Alcamo sono per Franca Viola: ne approvano il gesto, ne giustificano la reazione, sono d'accordo sulla sentenza di Trapani chi ritenendola giusta, chi ritenendola addirittura — e forse non a torto — eccessivamente generosa (soprattutto per i complici di Filippo Melodia che. beneficiando del condono, tra breve potranno riacquistare la ! libertà). Ma questo, relativo alla misura della pena, è un problema che sarà discusso nuovamente a Palermo. Oggi, infatti, il pubblico ministero ha impugnato la sentenza protestando soprattutto perché tutti gli imputati siano stati prosciolti dall'accusa di avere costituito una associazione per delinquere: e con lui hanno ugualmente impugnato la sentenza tutti i difensori. Come dire, che questa storia non si è ancora conclusa. Di un certo rilievo è una indagine statistica compiuta oggi a Palermo da un quotidiano che ha dato risultati che forse è poco definir» sconcertanti. Sono stati interpellati giovani appartenenti a tutte le categorie sociali: nei quartier) più popolari della città il 27 per cento degli interrogati hanno risposto sostenendo che la condanna di Filippo Melodia è, a parere loro, eccessiva, mentre negli ambienti universitari la sentenza oltre a sembrare giusta è apps sa anche necessaria per far comprendere a tutti che taluni sistemi vanno banditi da una comunità civile. Guido Guidi , | La diciottenne Franca Viola in casa ad Alcamo (Tel. A.P.)