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Multe da 10 a 100 milioni per le squadre «drogate» Domenica scatta l'operazione antidoping Multe da 10 a 100 milioni per le squadre «drogate» Questo per la serie A - Sanzioni pecuniarie anche per gli altri settori - Squalifica di 4 giornate ai singoli atleti e punizioni ai dirigenti - Come verranno svolti i controlli (Dal nostro corrispondente) Roma, 13 dicembre. Domenica prossima, in coincidenza con la dodicesima giornata di campionato della serie «A» e con la quattordicesima della serie « B », riprenderà su tutti i campi di calcio italiani il controllo «antidoping». La Federazione italiana gioco calcio ha già dato comunicazione ufficiale a tutte le società interessate, alle quali Ita fatto pervenire una lista delle sostanze ritenute «.doping » dalla Federazione dei medici sportivi, con l'aggiunta di un elenco di medicinali contenenti quegli stessi farmaci in varie quantità. La metodologia che verrà seguita per lo svolgimento dei controlli c la medesima dello scorso anno e uguali sono le sanzioni previste per le società e gli iscritti alle federazioni che dovessero essere ritenuti responsabili di trasgressioni. In un primo tempo la data fissata per l'inizio dei controlli era la prima domenica di novembre, poi si v parlato del so. dell'11 dicembre fino ad arrivare al 18 dello stesso mese. Il ritardo è stato detcrminato da alcuni lavori di ampliamento che si sono resi necessari per il Centro medico sportivo dell'Acqua Acetosa a Roma. Quest'anno, tutti i reperti rilevati nei campi di gioco della Penisola saranno spediti a Roma per gli esami necessari. Gli arbitri, ad ogni fine gara, lanceranno in aria una moneta per sorteggiare se gli atleti protagonisti dovranno, oppure no. sottoporsi al controllo « antidoping ». In caso positivo, procederanno all'estrazione a sorte dei tre giocatori per ciascuna delle due squadre che dovranno lasciarsi prelevare il liquido organico occorrente per le analisi. Tale liquido verrà riposto da un medico sportivo in due diverse serie di flaconi ermeticamente sigillati con due piombini, quindi tutti i flaconi verranno sistemati in una borsa a tenuta termica di cui le società sono state provviste e spediti per bagaglio espresso ferroviario. Un rappresentante della Federazione dei medici sportiui li prenderà in consegna al loro arrivo a Roma; provvedeva a depositarne una serie al Centro dell'Acqua Acetosa e l'altra all'Istituto di medicina legale per l'analisi contestuale da eseguire nell'eventualità che la prima abbia dato risultato positivo. Gli eventuali responsabili verranno deferiti alla Commissione disciplinare della Federcalcìo soltanto dopo che il risultato positivo sarà confermato anche dalla seconda analisi. Le pene previste sono le seguenti: squalifica per un minimo di quattro giornate ai giocatori, sospensione per un minimo di tre mesi ai dirigenti, squalifica per un minimo di sei mesi a medici e massaggiatori, multe da 10 a 100 milioni di lire per le società di serie A, multe da 5 a 50 milioni per le società di serie B, multe da 2 a 20 milioni per la C. Multe da 100 mila lire a io milioni sono previste per le società minori. «Non credo che sia possibile attuare un sistema di controllo migliore — ci ha detto il prof. Venerando della Federazione medici sportivi —, in ogni caso nessuno mi sembra abbia suggerito modifiche di sorta. Questa regolamentazione scaturisce dal desiderio di autocontrollo di tutta la popolazione sportiva italiana. E la stessa legge "antidoping"' allo studio del Parlamento si basa sostanzialmente sul nostro stesso sistema; l'unica differenza è che trasferisce le eventuali responsabilità in campo penale: questo è il motivo per il quale molti sono contrari alla legge ». Il giorno in cui il potere legislativo affronterà il problema del «doping» nello sport non e comunque vicino; nessuno si sente di fissare date, anche lontane. La salute fisica del nostro sport verrà perciò controllata dai medici federali, che nel passato hanno già esaininato oltre 5 mila atleti. La riorganizzazione del Centro dell'Acqua Acetosa (costato parecchi milioni) dovrebbe evitare il ripetersi di casi clamorosi come quello del Bologna. Livio Zanotti