Alleviare l'angoscia di Giorgio Lunt

Alleviare l'angoscia Alleviare l'angoscia Stiamo per chiudere le tre sottoscrizioni a favore degli alluvionati, che i lettori de « La Stampa » hanno appoggiato con commovente slancio. Nella notte tra il 4 e il 5 novembre intere regioni della penisola erano state sconvolte e devastate dallo straripamento di fiumi o da furiose mareggiate. Sembrava impossibile — di fronte ad un disastro di tali proporzioni — rinnovare il gesto di solidarietà che il giornale aveva compiuto verso i superstiti del Vajont, le famiglie degli aviatori trucidati a Kindu e degli operai sepolti dalla valanga a Mattmark, verso migliaia di bimbi e di lettori minacciati dalla fame in India e, più recentemente, verso le popolazioni di Acqui e del Monferrato colpite dalle inondazioni. Sorretti dalla generosità di enti e privati — che desideravano porgere un aiuto fraterno anche alle vittime delle ultime alluvioni — il 10 novembre avevamo aperto una sottoscrizione che potremmo definire simbolica: «Torino per Firenze ». La « città del giglio », ammirata in tutto il mondo per le sue bellezze storiche e artistiche, si era all'improvviso trasformata in una palude. Al gravissimo disagio degli abitanti si aggiungeva la perdita di inestimabili tesori. La nostra modesta iniziativa ebbe in poche ore un esito insperato, al punto da consentirci di partire per Firenze il giorno successivo per consegnare i primi 100 milioni: 50 al sindaco prof. Piero Bargellini, perché li distribuisse subito alle famiglie in condizioni di maggior disagio, e 50 al prof. Ragghianti per contribuire al recupero e al ripristino delle opere d'arte. Il 19 novembre il collega Martinat consegnava a Firenze altri 50 milioni (suddivisi con lo stesso criterio) e distribuiva direttamente sussidi per un milione a famiglie sinistrate di Signa e Campi Bisenzio. L'8 dicembre il Sindaco e il prof. Ragghianti ricevevano — sempre da ripartire a metà — un terze contributo di 24.592.995 lire. Complessivamente, la sottoscrizione « Torino per Firenze » ammontava ieri sera a lire 176.240.545 (di cui 175.592.995 già versate ai destinatari). Nel frattempo altre sciagure rivelavano l'urgenza di una mano fraterna. L'« acqua alta » aveva invaso le abitazioni più povere di Venezia, la mareggiata aveva provocato drammatiche situazioni sulla costa adriatica, da Caorle a Chioggia, a Porto Tolle. Fiumi e torrenti erano straripati nelle province di Venezia, Treviso, Udine, Belluno, Trento, Padova. La gara di solidarietà per Firenze non si attenuava, ma accanto ad essa si apriva quella per il Veneto. Insieme con i colleghi Curino, Martinat, Doglio e Ghirotti abbiamo subito iniziato le visite alle zone più funestate. I milioni a nostra disposizione si moltiplicavano di giorno in giorno, con eguale velocità servivano a lenire una sofferenza. In totale la sottoscrizione « Torino per il Veneto » ha raggiunto ieri sera lire 276.131.225, di cui lire 264.970.000 già distribuite. Com'è noto, le offerte che pervenivano senza una precisa destinazione le abbiamo passate alla sottoscrizione governativa « per gli alluvionati di tutta Italia ». Il suo importo, a tutt'oggi, è di lire 31.820.280. In tre riprese, abbiamo consegnato al prefetto di Torino, dott. Caso, la somma complessiva di lire 30 milioni, che è stata inviata alla Presidenza del Consiglio. Nel loro complesso, ' le tre sottoscrizioni de «La Stampa» hanno raggiunto lire 484.192.050 (470.562.995 lire già distribuite . daremo nei prossimi giorni il rendiconto completo). Ai lettori esprimiamo — anche a nome delle popolazioni, dalle quali riceviamo centinaia di lettere affettuose — la gratitudine per questa nuova provn di comprensione e fiducia. Giorgio Lunt

Persone citate: Caso, Doglio, Ghirotti, Martinat, Piero Bargellini, Ragghianti