Le splendide reti di Mazzola decidono l'appassionante contronto

Le splendide reti di Mazzola decidono l'appassionante contronto Sandrino si è confermato uno dei più for ti giocatori del mondo Le splendide reti di Mazzola decidono l'appassionante contronto L'attaccante nerazzurro ha segnato al 40° del primo tempo ed al 21° della ripresa - Qualche incidente: scontro fra Jair e Varga, duro colpo di Meszoly a Bedin - Bottiglie in campo - L'Inter ammessa ai quarti di finale della Coppa dei Campioni (Nostro servizio particolare) Budapest, 8 dicembre. L'Inter ha trionfato allo <Stadio del popolo» di Budapest, battendo per 2 a 0 i campioni ungheresi del Vasas. 1 magiari, già sconfitti per 2 a 1 nella gara di andata a San Siro, sono stati quindi eliminati dalla Coppa dei Campioni, mentre i milanesi passano ai quarti di finale. Malgrado il freddo intensissimo settantamila spettatori hanno assistito alla gara: sulle gradinate, fra la moltitudine dei tifosi del Vasas, spuntavano, prima timidamente e poi sempre più spavalde con il trascorrere dei minuti, alcune bandiere nerazzurre portate sino a Budapest dal gruppo di cinquecento sportivi che ha seguito la squadra Italiana. Il pubblico ungherese, che per tutta la gara si era mostrato piuttosto ostile nei confronti degli ospiti, ha lasciato le gradinate convinto del merito della formazione di Helenio Herrera; questo è l'elogio migliore che si possa rivolgere all'Inter al termine di una delle più autoritarie partite disputate in Coppa dei Campioni. Prima di convincersi della superiorità degli italiani, gli spettatori erano stati piuttosto scorretti nei loro confronti; ad un certo punto, nel primo tempo, dalle gradinate sono state lanciate bottigliette all'indirizzo dei nerazzurri. Gli stessi atleti del Vasas ■ hanno provveduto a calmare i tifosi più agitati. Le due reti — al 40° del primo tempo ed al 21° della ripresa — sono state opera di Mazzola, confermatosi davvero una delle più forti «punte» del calcio mondiale, come l'aveva giudicato Sivori al termine della recente partita internazionale Italia-Romania a Napoli. La freddezza dell'attaccante, la fantastica resistenza del rientrante Bedin il cui dinamismo lo ha portato a dominare a centro campo, e la calma del portiere Giuliano Sarti, hanno fatto spicco in una squadra che è apparsa in giornata di particolare vena, e che ha sorpreso pubblico e tecnici con un inizio disinvolto, all'attacco, mentre tutti si attendevano un'Inter rinunciataria. Costretta poi nella propria metà campo dalla veemenza della pressione avversaria, la squadra nerazzurra si è mossa senza affanno negli schemi tattici che le sono più congeniali: difesa attenta con Suarez e Corso in posizione di copertura al limite dell'area, rapidi contropiede affidati alle due «punte» Jair e Mazzola, ai quali si sono di volta in volta aggiunti Domenghini (più spesso), Bedin, Facchetti e Suarez. Ben presto si è visto che il Vasas aveva ben poche possibilità di successo contro un antagonista così valido Le due reti di Mazzola sono state fra le più belle della carriera dell'attaccante, per precisione, abilità di tiro e freddezza di esecuzione. Al •10' del primo tempo, Mazzola è scattato in coppia con Bedin lanciandosi nel vivo della difesa magiara. I difensori. disorientati, attendevano il passaggio della mezz'ala verso il compagno, ma Sandrjno ha fatto tutto da solo: ha evitato Ihasz e Berendi, ha attirato fuori dai pali Varga, ha dato l'impressione di aver perduto l'attimo utile per il tiro spostandosi troppo a de¬ stra della porta e favorendo il recupero del portiere, poi è tornato verso il centro ed ha battuto Varga con un tiro basso e potentissimo. Nella ripresa, al 21' Mazzola ha raccolto un centro operato da Jair al termine di una veloce puntata sulla sinistra del campo, ha atteso che Varga accennasse all'uscita e poi, benché pressato da Bakos, ha beffato il portiere con un tiro a parabola sul quale il «numero uno» del Vasas ha vanamente tentato un disperato tuffo all'indietro. La partita è stata dura, ma mai veramente cattiva. I giocatori del Vasas, sospinti dal loro pubblico, hanno logicamente attaccato con decisione, e poiché l'Inter non era certo disposta a subire, si sono verificati alcuni scontri piuttosto rudi, per altro ben controllati dall'arbitro Kreitlein, lo stesso che decise ai «mondiali» la discussa espulsione dell'argen-| tino Rattin. Due soli i falli veramente « brutti », ed entrambi commessi dagli ungheresi: dopo il primo goal di Mazzola, Jair ha fallito un colpo di testa da buona posizione ed è finito a terra; l'accorrente Ihasz l'ha urtato malamente, e poi Varga ha cercato di portare fuori il nerazzurro con modi bruschi, ricevendo una gomitata come reazione. Quasi allo scadere del tempo, forse esasperato per il ritmo irrefrenabile dell'avversario, Meszoly ha colpito a freddo Bedin, che ha terminato la partita zoppicante, così come Picchi, toccato duro in un tackle con Puskas. Oltre alle due reti, ed alla occasione fallita da Jair nell'azione appena descritta, l'Inter ha avuto altre buone occasioni di segnare: nella ripresa, infatti, Bedin con un forte tiro ha sfiorato di poco la traversa, quindi Jair si è fatto precedere da una spericolata uscita di Varga quando era ormai solo davanti al portiere magiaro. Ad ogni modo, il 2 a 0 indica già sufficientemente i meriti dell'Inter in questa trasfe'rta, che si presentava molto difficile. c. p. Vasas: Varga; Bakos, Meszoly; Ihasz, Mathesz, Berendi; Molnar, Puskas, Farkas, Fister, Korsos. Inter: Sarti; Burgnich, Facchetti; Bedin, Guarneri, Picchi; Jair, Mazzola, Domenghini, Suarez, Corso. Arbitro: Kreitlein (Germania Occ). Facchetti, da sinistra, Farkas, Molnar e Bedin in azione durante la partita dell'Inter a Budapest (Telefoto)

Luoghi citati: Budapest, Germania, Italia, Napoli, Romania