Scarica la doppietta su un amico che nei cespuglio imitava il merlo

Scarica la doppietta su un amico che nei cespuglio imitava il merlo Scarica la doppietta su un amico che nei cespuglio imitava il merlo Incidente tra cacciatori - Il ferito, guaribile in venti giorni, è all'ospedale - Lo sparatore: « Ho sentito il fischio e non ho resistito, da un'ora non trovavo selvaggina » Un cacciatore che imitava il fischio del merlo stando nascosto in un cespuglio è stato colpito da una scarica di pallini sparatagli da un amico; è ricoverato in ospedale con una prognosi di 20 giorni. Si chiama Giovanni Pepò, 35 anni, calzolaio, abita alla Falcherà In via Adige 10. L'incidente è avvenuto ieri mattina verso le 7 nei prati dietro allo stabilimento dell'Urbiochimica, in strada di Villaretto. Il Pepe, che girava per 1 campi da circa mezz'ora in cerca di selvaggina, s'è acquattato in un cespuglio mimetizzandosi con ! rami: con la speranza di attirare un qualche volatile, s'è messo a imitare il lischio del merlo. Li intorno stava cacciando anche un operaio, Spiro Povia, 55 anni, abitante anch'egli alla Falcherà In via dei Pioppi 56. « Da un'ora — ha raccontato — non vedevo uccelli. Ad un tratto ho sentito il fischio dei merlo. Mi sono detto : questa volta lo prendo. Avvicinando!"i pian piano al cespuglio da cui proveniva il fischio, mi sono portato a tiro. Ho visto la cima di un ramo muoversi e ho sparato subito ». Alla detonazione son seguite grida di dolore: « Aiuto, mi ammazzano i si lamentava il Pepe, colpito al viso dai pallini Il Povia, terrorizzato, è corso verso il cespuglio e ha visto il lento, che continuava a gridare. L'operaio ha trasportato il calzolaio, suo amico, al Martini. 11 Pepe è stato ricoverato, ma i pallini fortunatamente gli hanno solo sfiorato il volto. Il Po via, addolorato, quando si è ac comiatato dall'amico, gli ha prò messo: «Sta' tranquillo, ora at tacco il lucile al chiodo e i caccia min mi vedrai più v

Persone citate: Giovanni Pepò, Povia