Scoperti i rapinatori della banca di Vigevano sono tre novaresi: due arrestati, uno è fuggito

Scoperti i rapinatori della banca di Vigevano sono tre novaresi: due arrestati, uno è fuggito I*'assalto all'istituto di credito fruttò 2 milioni Scoperti i rapinatori della banca di Vigevano sono tre novaresi: due arrestati, uno è fuggito Il primo ad essere fermato è un cameriere: gli agenti lo hanno sorpreso nel sonno ■ Sostiene di aver aiutato i banditi soltanto nella fuga - Poi fa i nomi dei complici ed uno di questi lo smentisce - Il malvivente riuscito ad evitare la cattura, forse assieme ad un quarto rapinatore, era il capo della banda - Ora si troverebbe già in Svizzera (Dal nostro corrispondente) Milano, 7 dicembre. Gli agenti di ps hanno arrestato nella notte due dei h rapinatori che l'altro giorno hanno assaltato la filiale della Cassa di Risparmio di Vigevano, dove hanno fatto un bottino di circa 2 milioni: gli altri due, tra- cui il capo della banda sono riusciti a fuggire forse in Svizzera. I malviventi avevano la loro base a Galliate (Novara). Parte del bottino, circa mezzo milione, è stato recuperato. Sembra anche assodato che uno dei rapinatori era armato solo di una pistola-giocattolo. L'operazione ha preso l'av vio da un particolare importante scoperto subito dopo la rapina: i malviventi, infatti compiuto il colpo e abbandonata alla periferia di Vigevano la 1500 colla quale erano giunti sul posto, erano saliti su una vecchia « Opel » azzurrina targata Novara. Per la polizia milanese la marca e il colore dell'automobile hanno subito assunto una importanza decisiva: gli agenti della Squadra Mobile sapevano infatti che su una macchina di quel tipo veniva spesso a Milano, Bruno Gorini, un ex-legionario nato 26 anni fa. a Corner! (Novara) abitante a Galliate in via Varzi 5 assieme alta moglie Luigia e alle due figlie, una di 15 anni, l'altra di pochi mesi. Il Gorini era da poco uscito da San Vittore, dove aveva scontato una condanna a 3 anni e 7 mesi di reclusione per furto e rapina a danno di passeggiatrici. Rimesso in libertà l'ex legionario aveva continuato a frequentare l'ambiente della malavita ed era stato notato spesso a Milano con la vec chia Opel, di proprietà del cameriere Antonio Reo di 18 anni abitante a Novara con la moglie Anna Giorgi di 29 anni, che è in attesa del quarto figlio, in corso della Vittoria 53. Funzionari ed agenti della Squadra Mobile di Milano, giunti ieri sera a tarda ora a. Novara, hanno arrestato nella sua abitazione il cameriere Reo. Sua moglie, presentatasi stamane alla Questura di Novara per chiedere notizie del marito (diceva di non-, .sapere niente della rapina), ha finito con il confessare di essere in possesso di circa duecentomila lire datele dal marito. La perquisizione domiciliare non aveva in precedenza sortito esito alcuno: il denaro, infatti, la donna lo teneva indosso. Il Reo non avrebbe partecipato direttamente alla rapina ma avrebbe aiutato i banditi a fuggire da Vigevano dopo il « colpo ». A Milano, nel corso della notte, il Reo avrebbe reso una parziale confessione, facendo i nomi di due complici residenti a Galliate. Uno, Emilio Bignoli, di 27 anni, veniva arrestato nella sua abitazione di via Achille Varzi 26 alle 5 di questa mattina e subito tradotto a Milano. In casa sua la polizia ha trovato nascoste nella toilette, sotto un pacco di giornali a fumetti, banconote per 315.000 lire provenienti dal colpo di Vigevano. Contemporaneamente la polizia si era recata anche a casa del Gorini, ma la moglie ha detto che il marito assieme a un amico, forse il quarto complice, era partito proprio ieri per la Svizzera. La madre dell'ex-legionario nell'apprendere la notizia che il figlio è ricercato per la rapina di Vigevano ha avuto un collasso e questa mattina il medico condotto di Galliate ha dovuto accorrere al suo capezzale. Nel corso degli interrogatori cui il Reo e il Bignoli sono stati sottoposti alla questura di Milano, il primo ha continuato a sostenere di essersi limitato a fare da, autista alla banda e di aver ricevuto in compenso per questa presta¬ zione S90.000 lire. Il Bignoli, lo ha però smentito, asserendo che anche lui prese parte alla rapina assieme aV Gorini e ad un amico di quest'ultimo. Si è cosi potuto accertare che la banda era formata da quattro persone. Finora i due hanno confes¬ sato soltanto la rapina alla Cassa di Risparmio di Vigevano, ma la polizia li sospetta anche per quella avvenuta il 21 novembre scorso ai danni della Cassa di Rispai-mio di Gambolò (Pavia) e forse anche per quella alla banca di Roasio (Vercelli). g. m> Da sinistra, i giovani Antonio Reo ed Emilio Bignoli, i due arrestati, ed il latitante Bruno Gorini. Sono accusati di far parte di una banda di rapinatori (Telefoto Ansa)