Il trono di Milano fu tamponalo nella nebbia da un locomotore che era passato col «rosso»

Il trono di Milano fu tamponalo nella nebbia da un locomotore che era passato col «rosso» E,'Incidente deWaltvn notte fra Monza e Sesto S. Giovanni Il trono di Milano fu tamponalo nella nebbia da un locomotore che era passato col «rosso» Cosi avrebbero accertato le inchieste dell'autorità giudiziaria e del Compartimento - Dei ire feriti (tutti ferrovieri) il più grave è il macchinista della motrice, rimasto imprigionato per ore tra le lamiere - Dice: « Ho visto soltanto il "giallo" e mi sono limitato a rallentare » - Forti ritardi di tutti i convogli delle linee per Lecco, Sondrio, Bergamo e la Svinerà (Dal nostro corrispondente) Milano, 3 dicembre. /( Compartimento ferroviario di Milano ha ordinato una inchiesta per accertare le cause dell'incidente avvenuto la scorsa notte tra le stazioni di Monza e Sesto San Giovanni dove un locomotore ha tamponato un treno accelerato fermo a un semaforo: sarebbe stato accertato che il locomotore ha proseguito nella | marcia malgrado il segnale semaforico — forse non visto a causa della nebbia — indicasse che la via era ostruita. L'incidente è accaduto verso le SS della scorsa notte in località San Rocco, a due chilometri dalla stazione di Monza (a poca distanza, cioè, dal luogo dove il 5 gennaio I960, avvenne la sciagura del diretto Lecco-Milano, con n morti e 139 feriti): a quell'ora l'accelerato Sondrio-Milano si è fermato al semaforo che segnava rosso. Nello stesso tempo, dalla stazione di Monza partiva un'elettromotrice condotta dal macchinista Giulio Tragella di 45 anni e dall'aiuto Antonio La Bianca, trentanovenne. Il locomotore è piombato contro la vettura di coda dell'accelerato ad una velocità di 50 chilometri orari: per la violenza dell'urto si è incastrato nella carrozza, che è sviata mentre il resto del convoglio è stato proiettato in avanti di una ventina di metri e si è spezzalo in due tronconi. L'ultima vettura del l'accelerato era una carrozza di seconda classe, fortunatamente vuota. Soltanto alcuni viaggiatori delle altre carrozze hanno riportato lievi contusioni a causa delle valigie cadute per lo scossone. Il caposquadra dei vigili urbani di Monza, Enrico Piaggi che si trovava sul posto, ha dato l'allarme e sono subito accorse venti autolettighe e venti automezzi dei pompieri: dei tre ferrovieri feriti il più grave è apparso il macchini sta del locomotore, rimasto prigioniero tra le lamiere. Mal grado ciò egli ha diretto stoi capiente l'opera dei vigili del fuoco che, con la fiamma os sidrica, tentavano di liberar lo. Sono occorse quasi tre ore per estrarlo dalla terribile morsa. Un medico di Sesto, il dot tor Bianca, gli ha praticato iniezioni cardiotoniche e trasfusioni di sangue; poi è stato trasportato all'ospedale di Monza dove i sanitari gli hanno riscontrato la frattura del femore destro, una contusione addominale e sospette lesioni interne. Gli altri due ferrovieri feriti sono l'aiuto macchinista Antonio La Bianca di 39 anni di Milano e il capotreno dell'ac¬ celerato, Ermanno Potano, quarantanovenne, di Lecco: il primo guarirà in un paio di settimane; il secondo in dieci giorni. E' in corso una inchiesta — da parte dell'autorità giudiziaria e dei dirigenti delle Ferrovie — tendente ad accertare le responsabilità. Sembra accertato che il locomotore, prima di investire l'accelerato, abbia superato un semaforo rosso, anche se lo stesso Tragella ha continuato a ripetere, mentre i pompieri lo stavano liberando dalla morsa d'acciaio, di non aver visto il « rosso » ma solo quello giallo e quindi di essersi limitato, come vuole il regolamento, a rallentare. Sulla linea Milano - Monza passano tutti i treni della linea per la Svizzera, più i convogli delle linee per Lecco, Sondrio, Bergamo (via Carnate): fino alle B di questa notte la circolazione è rimasta interrotta. Soltanto da quell'ora è stato possibile riattivare un binario. Il forzato alternarsi dei treni provenienti dai due sensi ha provocato una serie di gravissimi ritardi (dalle S alle 3 ore) di tutti i convogli che percorrono la linea MilanoComo-Chiasso e di decine di treni operai provenienti anche da Sondrio e Lecco. I fecnici delle ferrovie hanno lavorato febbrilmente, tutto il giorno, per liberare anche il secondo binario: purtroppo alle 12,10 è accaduto un incidente che ha di nuovo bloccato la linea nei due sensi. La carrozza del treno investito era già stata disincagliata dal locomotore e. sollevata con una gru, quando è sfuggita alla « presa » ostruendo completamente la linea. La direzione compartimentale delle Ferrovie ha organizzato un servizio di trasbordo fra Milano e Mon za effettuato da pullman. g. m. CS soccorritori mentre liberano il macchinista Giulio Tragella rimasto imprigionato tra le lamiere del locomotore che ha investito il treno viaggiatori presso Milano (Tel. Ansa)

Persone citate: Antonio La Bianca, Enrico Piaggi, Ermanno Potano, Giulio Tragella