La Riviera investita da una violenta mareggiata Nuovi drammi nelle province di Belluno e Udine

La Riviera investita da una violenta mareggiata Nuovi drammi nelle province di Belluno e Udine II smaltesnpo non concede alcuna tregua La Riviera investita da una violenta mareggiata Nuovi drammi nelle province di Belluno e Udine Da Savona a Sestri Levante le onde raggiungono l'Aurelia ostacolando il traffico - Nevicate sulle Alpi - Fiumi in piena nel Modenese - Nel Veneto, le zone già colpite dall'alluvione temono altri gravi disastri - Il Bellunese è da 24 ore sotto una pioggia torrenziale - Cencenighe è minacciato da una frana: sette case sono state fatte evacuare - La popolazione è pronta a sfollare - La neve e la pioggia ingrossano i torrenti - Allarme lungo le rive del Tagliamelo in provincia di Udine - Latisana in pericolo - Situazione preoccupante anche nel Polesine e nel Trentino (nevica) - Ancora allagamenti a Venezia (Dal nostro corrispondente) Genova, 2 dicembre. (/. d.) Una violenta mareggiata, accompagnata da una burrasca di libeccio, flagella da ieri notte la costa ligure. Le spiagge delle due riviere sono spazzate da grosse ondate: ad Arenzano e Cogoleto gli spruzzi si riversano sulla Via Aurelia, ostacolando il traffico. Nel Golfo di Genova, il mare ha raggiunto forza 6: in alcune ore della giornata, le onde hanno addirittura scavalcato la diga foranea con spruzzi alti non meno di cinquanta metri. Il servizio di emergenza in porto è entrato in azione fin dalle prime ore del mattino. A causa delle raffiche di libeccio che a tratti soffiavano a 80 chilometri all'ora, la motonave « Spes » ha rotto 1 cavi a Molo Cagni e sono dovuti intervenire gli ormeggiatori per procedere ad un rinforzo. Sempre in porto, tre navi sono venute a collisione. Rapallo, 2 dicembre. (b.) La tempesta di mare scatenatasi nel Golfo ligure ha fatto registrare oggi un moto ondoso valutato di forza 9, con cavalloni alti come montagne. Sul Tigullio 1 marosi, sospinti da impetuose folate di libeccio, hanno investito violentemente il litorale invadendo le spiagge e schiantandosi in spettacolari nembi di spuma contro le scogliere. A Portofino Mare gigantesche ondate, infrangendosi sulla rocciosa parete della penisola, hanno raggiunto, a una cinquantina di metri d'altezza, la chiesetta di S. Giorgio, riversandosi sul piazzale. Nelle acque sconvolte del golfo la navigazione per imbarcazioni di piccolo cabotaggio è impossibile. Riva Trigoso, 2 dicembre. (b.) Mareggiata, vento e pioggia si alternano sul litorale ligure di Levante. La mareggiata imperversa con forti venti di sud-ovest forza 7-8. Migliaia di metri cubi di materiale dì riporto sono stati asportati dalle ondate dalla massicciata provvisoria della via Aurelia sul versante di Pietracalante. A Sestri Levante, le imbarcazioni da pesca hanno dovuto essere trainate in piazza della Chiesa. Savona, 2 dicembre. (m. fi.) Un'ondata di maltempo si è abbattuta oggi sul Savonese. Una pioggia torrenziale, accompagnata da raffiche di vento impetuoso, ha cominciato a cadere nella notte, continuando poi ininterrottamente per tutta la giornata. Allagamenti si sono avuti nei quartieri bassi della città, fortunatamente senza danni di rilievo Sestriere, 2 dicembre. (m.) Da 24 ore il brutto tempo interessa tutta la zona del Sestriere, tanto che il manto di neve fresca ha raggiunto i 40 centimetri e la precipitazione nevosa non accenna a diminuire Aosta, 2 dicembre. (i. v.) In mattinata è nevicato con intensità in tutte le località della Valle, a partire dai 500 metri di altitudine; nel pomeriggio il vento in quota ha spazzato le nubi ed è comparso anche il sole, che ha sciolto la neve alle quote inferiori, rendendo le strade scivolose Modena, 2 dicembre. Ut. b.) Una ondata di piena verificatasi oggi pomeriggio nel Secchia e nel Panaro ha nuovamente gettato l'allarme nelle zone del Modenese lambite dai due fiumi. L'acqua è aumentata enormemente nel giro di poche ore in seguito alla pioggia che da ventìquattr'ore cade sulla montagna, ove un vento di scirocco ha anche fatto sciogliere la neve, contribuendo ad aggravare la situazione In montagna il comune di Riolunato è rimasto isolato da due smottamenti avvenuti ai punti estremi dei paese Un ponte nei pressi di Pievepelago è stato chiuso al traffico perché pericolante. Numerose le case scoperchiate dalla furia del vento. Belluno, 2 dicembre Ir.) La provincia di Belluno è da 24 ore sotto una pioggia torrenziale, con quello scirocco pericoloso che aveva già provocato il disgelo e quindi il disastro del 4 e 5 novembre. Le conseguenze sono già ab bastanza rilevanti. Il comune dove il pericolo è maggiore è Cencenighe, dove una grossa frana sta minacciando l'abita to nella zona di Roa Pien. La frana interessa il versante Sud del torrente Biois: se ca de, rischia di bloccare circa 200 metri dell'argine del torrente, formando uno sbarramento che, cedendo, rischiereb be di provocare danni e con seguenze irreparabili anche nei paesi della vallata Agordi na. Dopo un'ispezione, nel pomeriggio sono state evacuate sette abitazioni su ordine del vice-sindaco. In tutta la provincia si segnalano frane e situazioni di pericolo più o meno immediato, provocate dal fatto che una temperatura mite e lo scirocco si sono susseguiti al gelo e al vento freddo dell'altro ieri e che la pioggia cade al posto della neve del giorni scorsi. II manto nevoso si sta sciogliendo, contribuendo ad ingrossare i fiumi e i torrenti. La situazione è sotto controllo. Finora si segnala un'interruzione sulla statale. 422 dell'Alpago e del Cansiglio. I comuni di Farra e di Tambre sono nuovamente isolati. A Cuccln, una piccola frazione con una decina di case, la popolazione ha chiesto di essere evacuata. Nel Basso Bellunese la provincia della sinistra del Piave è stata interrotta da una frana caduta ieri sera. Nella zona del comune di Sospirolo, il torrente Mis è straripato invadendo la strada e la campagna, e le case della omonima frazione sono state nuovamente evacuate dagli abitanti, che vi erano ritornati da pochi giorni. A Gosaldo in giornata sono state sgomberate molte case dagli alpini, perché pericolanti. In municipio continua ad arrivare gente che chiede di poter evacuare le case, temendo che possano cedere o venire investite da altre frane. Udine, 2 dicembre. (a. c.) La gente friulana, che vive, dall'alta Carnia fino a Latisana e Lignano, lungo le rive del Tagliamento, è nuovamente in allarme: l'incubo che l'incombe dal 4 novembre non è svanito ed oggi si presenta più minaccioso che mai. La pioggia e un caldo vento di scirocco hanno fatto ingrossare i torrenti ed i fiumi, provocando la ripresa degli smottamenti, causa di continue frane. L'alta Val Degano è isolata, poiché la strada provvisoria che era stata aperta per Comeglians è stata chiusa al traffico dalle 18 di questa sera. Tolmezzo è rimasta a lungo al buio, poiché il vento ha spezzato i fili della linea elettrica. Una mareggiata avanzata attraverso le falle recentemente apertesi ha allagato circa 30 ettari di terreno nella zona di Aquileja, rimasta ora coperta da una decina di centimetri d'acqua. Quello che impaurisce di più, però, è il Tagliamento, che all'idrometro di Venzone cresce ogni ora di 26-28 centimetri. Si fermerà questa notte? Trento, 2 dicembre. (a. n.) Il maltempo ha continuato anche oggi ad imperversare nel Trentino con ab¬ bondatiti nevicate in alta montagna e piogge a dirotto a Trento e nel fondovalle. L'Adige si è nuovamente ingrossato, ma per ora non desta preoccupazioni. Si è invece aggravata la situazione nella Bassa Valsugana Rovigo, 2 dicembre. (e /.) Dopo una mattinata di sole, 11 maltempo ha ripreso a imperversare su tutto il Polesine, dove nel pomeriggio per parecchie ore è piovuto a dirotto. Stasera nel Delta si è alzato un forte vento. Il ma¬ re in burrasca ostacola 1 lavori In corso sulla rotta di Papadopoll. Venezia, 2 dicembre. (g.gr.) Una notte di apprensione per Venezia: l'Adriatico è sconvolto e ha forza 7, sicché c'è il pericolo d'una nuova mareggiata che potrebbe investire il centro storico, anche perché le brecce apertesi nelle dighe al principio dello scorso novembre non sono state ancora riparate. Spira un forte vento di scirocco e il sistema di difesa dagli assalti del mare è in stato dì preallarme. Oggi l'acqua è riapparsa in piazza San Marco raggiungendo l'altezza di 25 centimetri, e così gli eleganti negozi che si aprono sotto le Procuratie Vecchie e Nuove sono stati allagati una volta di più. Il fenomeno comunque ha causato danni irrilevanti. La costa della Foce battuta dalla violenta mareggiata. Sullo sfondo il padiglione della Fiera di Genova (Tel. Leoni)

Persone citate: Aurelia, Degano, Leoni, Lignano, Molo Cagni, Panaro