II disavanzo dei trasporti urbani pesa sulle aziende e sui cittadini
II disavanzo dei trasporti urbani pesa sulle aziende e sui cittadini Convegno Miaxioxtale ieri a Torino II disavanzo dei trasporti urbani pesa sulle aziende e sui cittadini Occorre trovare soluzioni nuove, per ridurre i costi di esercizio e migliorare il servizio - Il veicolo più economico: un autobus di 12 metri, con 120 posti Indispensabile l'adozione dell'agente unico, con l'abolizione del bigliettaio Le aziende di trasporto pubblico sono in gravi difficoltà perché aumentano 1 costi di esercizio (e quindi il deficit a carico della collettività) e perche la circolazione nei centri urbani ha raggiunto intensità tali da rendere difficile la coesistenza tra veicoli pubblici e privati. Occorre quindi studiare veicoli che trasportino un numero elevato di passeggeri, che abbiano un ingombro stradale limitato, resistenti e con ottime caratteristiche di ripresa e di frenatura, confortevoli, con modesti costi di esercizio e di manutenzione, che consentano l'adozione dell'agente unico, eccetera. Questo il tema del «Convegno nazionale delle aziende municipalizzate di trasporto » tenutosi ieri a Torino nell'auditorium del Museo dell'Auto. Sono intervenuti un centinaio di amministratori e dirigenti delle aziende tranviarie di iiniiiiiiiiiiiiiiiiiiiiitiiiiiiiiniiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii e e 4 oe. vi ei 0 mo io e. naa 0 tutta Italia, assessori e delegati delle giunte municipali, studiosi, tecnici delle industrie costruttrici di veicoli, rappresentanti del ministero dei Trasporti e della Federtram. L'assessore alle aziende municipali di Torino dott. Dotti ha recato ai congressisti il saluto della città a nome del sindaco prof. Grosso. «Il tema in discussione — ha detto — riflette le ansie e le preoccupazioni che più assillano gli amministratori ed i dirigenti delle aziende ili trasporto pubblico. Occorre ricercare tutte quelle soluzioni che consentano di conservare un servizio di utilità sociale e contenere i costi che hanno provocato generali e gravissimi disavanzi di esercizio. La scelta del tipo di veicolo è fondamentale. Per la circolazione Torino ha adottato provvedimenti di sistemazione della rete auto-filo tranviaria che hanno già dato benefici effetti. Altre iniziative dovranno essere prese e sono allo studio ». Il presidente dell'Atro dott. Accurti — che rappresentava il presidente della Federtram on. Sales — ha messo in rilievo che « le aziende di trasporto pubblico attraversano una grave crisi che investe tutti gli aspetti finanziari, economici e tecnici, per cui occorre ricercare strumenti sempre più idonei a migliorare i servizi e ridurre te spese ». La relazione generale è stata presentata dal direttore dell'Atro di Torino ing. Paschetto il quale ha svolto un approfondito studio su: « I criteri economici e tecnici per la scelta dei veicoli di trasporto pubblico ». Nell'ultimo ventennio la lunghezza delle linee gestite da aziende municipalizzate si è quasi quadruplicata ed i veicoli in dotazione sono quasi raddoppiati mentre, per contro, l'aumento dell'utenza è stato solamente del 25 per cento. « Occorre avere il coraggio di ridimensionare e razionalizzare reti e servizi; ridurre i costi attraverso la riscossio ne meccanizzata delle tariffe (agente unico) e con una scelta oculata del mezzo di trasporto ». Qual è nel settore auto-filotranviario il veicolo più economico? L'indagine è stata svolta presso le maggiori aziende. L'ing. Paschetto, nella sua relazione, ha illustrato i risultati. I filobus, a parità circa di capienza, presentano costi di esercizio superiori mediamente del 20 per cento rispetto agli autobus. Gli indici relativi a tram e autobus presentano una certa analogia « che giustifica e conferma la possibile coesistenza dei due sistemi di trazione ». Gli autobus di grande capienza « sono nettamente superiori dal punto di vista economico», però presentano difficoltà talora insormontabili per la circolazione. Quindi si propone « un veicolo a due assi, lungo 12 me tri, del peso complessivo a pieno carico di 19 tonnellate, con 120 posti ». L'autobus proposto avrebbe una capienza di 4 persone per metro quadrato, contro i 4,21 dei tram articolati e di 4,7 degli autobus a due piani. Nella relazione si indicano poi le caratteristiche tecniche del veicolo ideale: motore, carrozzeria, freni, piano di carico, porte, sospensioni ecc. La relazione dell'ing. Paschetto si conclude con un suggerimento: « In attesa di risolvere il problema del trasporto merci si provveda separatamente alla legge per il trasporto di persone stabilendo i nuovi limiti di lunghezza e di peso a pieno carico degli autobus, o almeno degli autobus urbani. Non si rifiuti l'aggiornamento tecnico delle aziende ». Lo studio dell'ing. Paschetto è stato approvato da tutti gli oratori intervenuti nella discussione. Hanno parlato il vRddM«litgpnrzdlaleudtlirnddgscgdTFD1aGdscimsTnuas vice-direttore dell'azienda di Roma ing. Puccinelli, il vicedirettore di Genova ing. Tondi. Il direttore dell'azienda di Milano ing. Alferini ha detto: « A Milano si sono spesi 70 miliardi per l!f chilometri di Metropolitana, nella quale viaggiano SO veicoli. I risultati dei primi due anni di esercizio sono buoni. Però bisogna pensare anche alla migliore utilizzazione dei mille autobus e delle altre migliaia che circolano nelle città italiane. Senza le necessarie infrastrutture è un patrimonio mortificato». L'ing. Biftignandi, dirigente dell'Atm di Torino, ha illustrato i risultati ottenuti nell'utilizzazione del personale. Sono intervenuti nel dibattito il direttore dell'azienda di Salerno ing. Molea, l'ing. Fessia della Lancia, l'ing. Morteani di Trieste («l'adozione dell'agente unico a Trieste ha consentito economie del 20-25 per cento»). Ha concluso il convegno il dott. La Morgia presidente dell'azienda di Roma. Sergio Devecchi
Persone citate: Fessia, Molea, Morgia, Paschetto, Puccinelli, Sales, Sergio Devecchi
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