Diviso tra gli alluvionati il miliardo e 630 milioni della sottoscrizione governativa

Diviso tra gli alluvionati il miliardo e 630 milioni della sottoscrizione governativa Diviso tra gli alluvionati il miliardo e 630 milioni della sottoscrizione governativa fNosti i servizio particolare/ Roma, 30 novembre. Un miliardo e 630 milioni ha sinora fruttato la sottoscrizione nazionale promossa dalla presidenza del Consiglio a favore delle popolazioni colpite dalle alluvioni Una prima ripartizione della somma finora disponibile è stata decisa stamane al Viminale dal Comitato Centrale, appositamente istituito per controllare l'affluenza e la destinazione degli aiuti in denaro. Il comitato è presieduto dal ministro dell'Interno Taviani e composto non solo dai ministri Pieraccini, Gui, Andreotti, Bosco e Menotti ma anche dai presidenti della Cassazione Tavolaro, del Consiglio di Stato Bozzi, della Corte dei Conti Carbone e della Federazione della stampa Missiroli. Il miliardo e 630 milioni è stato così suddiviso: Firenze 500 milioni, Venezia 400, Rovigo 200, Belluno 100, Pisa 100, Udine 100, Padova 100, Grosseto 50, Trento 50 e Treviso 30 milioni. Nella distribuzione dei fondi — dice un comunicato — si è tenuto conto della proporzione del numero degli alluvionati ospitati nei centri di raccolta pubblici o presso abitazioni private. Destinando i fondi ai comitati provinciali presieduti dai prefetti dei capiluogo sinistrati, il Comitato Centrale ha raccomandato che le successive erogazioni venga no fatte con rapidità attraver so gli enti comunali d'assisten za Si dovrà dare la preferenza ai disoccupati, ai sospesi dal lavoro, alle famiglie rimaste senza tetto: t contributi finanziari dovranno essere adeguati, in modo da agevolare l'acquisto di suppellettili e indumenti per sostituire quelli perduti nelle alluvioni. Il ministro della Sanità, Mariotti, presenterà un emendamento alla legge 9 giugno 1964, n. 615, per consentire agli allevatori alluvionati di ricevere il previsto indennizzo, all'atto dell'abbattimento dell'animale infetto, avendo tempo tre anni e non più sessanta giorni per sostituire il capo abbattuto con un bovino sano. | f.

Persone citate: Andreotti, Bozzi, Conti Carbone, Gui, Mariotti, Missiroli, Pieraccini, Taviani