Oggi il ministro Pieraccini replica al dibattito sul «Piano»

Oggi il ministro Pieraccini replica al dibattito sul «Piano» Oggi il ministro Pieraccini replica al dibattito sul «Piano» Numerose le modifiche proposte dagli oratori, soprattutto dopo le alluvioni - La Malfa insiste sulla necessità di una «politica di austerità» sull'esempio dell'Inghilterra (Nostro servizio particolare) Roma, 30 novembre. Il dibattito alla Camera sul piano quinquennale di sviluppo economico si avvia alla conclusione. Domani dovrebbero parlare gli ultimi oratori, poi replicheranno i relatori di maggioranza e di minoranza e il ministro del Bilancio, Pieraccini. Oggi è proseguita la discussione sul documento del governo. Il liberale Cottone e il comunista Chiaromonte si sono riferiti alle dichiarazioni fatte ieri dal ministro Pieraccini, secondo le quali le conseguenze della alluvione non comportano che modificazioni quantitative (200 miliardi) di carattere marginale nella struttura del piano. La valu tazione di Pieraccini è stata definita scarsamente realistica dai due oratori dell'opposizione. Essi hanno insistito sulla esigenza che il piano quinquennale venga sottoposto ad una revisione generale. 11 comunista Chiaromonte ha chiesto, in particolare, che vengano ridotti gli investimenti previsti per i telefoni, le autostrade, per la difesa, spostando cosi le somme disponibili verso un'efficace opera di difesa del suolo, una nuova legge per la montagna, il miglioramento del reddito dei contadini. Il liberale Cocco Ortu ha criticato il piano per l'insufficiente rilievo che darebbe al problema del Mezzogiorno, tanto da far prevedere che lo squilibrio fra Nord e Sud tenderà ad aggravarsi invece di diminuire. Anche l'on. La Malfa (pri) ha osservato che nel piano il problema del Mezzogiorno ha < malauguratamente » perduto l'importanza quantitativa che aveva nelle precedenti stesure. «L'attenzione del partito repubblicano — egli ha detto — si concentra soprattutto sui mezzi che devono consentire la realizzazione del piano. Ora. i mezzi finanziari sono indicati solo mediante previsioni e questo espone il piano, in conseguenza di fatti improvvisi come le alluvioni, al pericolo di una distorsione dei mezzi dai fini proposti Per evitare Questo pericolo i repubblicani avevano proposto nel 196.', una politica straordinaria dei redditi per due anni. Ma il governo non ha ritenuto di accettare Questo suggerimento, né le incertezze all'interno della maggioranza e l'avversione dell'opposizione, fanno sperare clic si voglia giungere adesso ad una politico dei redditi». La Malfa ha richiamato l'esempio britannico, chieden do alla Camera se ritiene che gli squilibri del nostro Paese siano meno gravi di quelli inglesi e tali da non richiedere un eguale serio ed austero impegno. EU ha chiarito che una politica dei redditi non comin eia dal basso, dai salari dei lavoratori, ma dall'alto dei redditi personali, da capitale, da prolitti di impresa, da remunerazioni dirigenziali o professionali qualificate e via d: seguito. La seduta si è conclusa con un discorso del democristiano Togni che ha ritenuto insufficienti le modifiche quantitative al programma annunciate ieri dal ministro Pieraccini. f. d. 1.

Luoghi citati: Inghilterra, Roma