L'Alessandria licenzia Puricelli Cappelli ritorna direttore tecnico di Maurizio Caravella

L'Alessandria licenzia Puricelli Cappelli ritorna direttore tecnico L'Alessandria licenzia Puricelli Cappelli ritorna direttore tecnico Un comunicato delia Società precisa che l'allenatore « ha chiesto un periodo di riposo » - Arce e Pietruzzi collaboreranno alla preparazione della squadra - Malcontento dei giocatori grigi - Lojacono dichiara: « La colpa è nostra, non del trainerà - E' la quinta volta, in due stagioni, che l'Alessandria cambia la sua guida tecnica (Dal nostro inviato speciale) Alessandria, 29 novembre. L'Alessandria ha esonerato dall'incarico il < trainer» Puricelli, affidando la conduzione tecnica della squadra a Giulio Coppelli, che con Augustine era pia stato alle dipendenze della società grigia due stagioni or sono, passando poi al Varese. Il provvedimento era già nell'aria dopo la sconfitta di domenica scorsa a Genova, che aveva fatto cadere la formazione piemontese all'ultimo posto della classifica della Serie lì, ma soltanto staserò il club alessandrino ne ha dato conferma con un comunicato ufficiale. Eccone il testo: « Il signor Ettore Puricelli ho chiesto un periodo di riposo. La società, neiraccordnrgliclo, ha disposto che la prima squadra venga affidata agli allenatori in seconda (Arce e. Pietruzzi), sotto la dipendenza del direttore tecnico dott. Giulio Cappelli ». Puricelli è legalo all'Alessandria fino al termine dello stagione e resterà quindi nell'ambiente dei grigi, forse con l'incarico di « osservato re». Anche se il comunicato parla di un « periodo di riposo », è evidente che si tratta soltanto di una formula di compromesso per non parlare di licenziamento: una formula, però, che non è ovviamente bastata a diminuire il malcontento dei giocatori, i quali stimano Puricelli e. sono legati a lui do profonda amicizia. Lojocono, subito dopo aver appreso la notizia, ha dichiaralo senza mezzi termini: « E' una vera ingiustizia. La responsabilità-delle deludenti prestazioni dell'Alessandria é dei giocatori, non dell'allenatore: se commettiamo degli errori banali c subiamo delle reti da ingenui, per non dir di peggio, che colpa ne ha Puricelli? Cambiare allenatore non servirà a niente... ». E Lojacono parlava a nome di tutti. Lo stesso Puricelli è. rimasto molto sorpreso del provvedimento: « Ho lo coscienza n posto, sono convinto di aver fatto il mio dovere fino in fondo. Stamane sono stato a colazione con i dirigenti, lutto mi aspettavo meno uno. decisione del genere, perchenessuno mi aveva mai ac- gennaio una cosa simile. Si era parlato soltanto delle multe ai giocatori ed io mi ero opposto, ritenevo ingiusto ed inutile punirli». <c Quando mi c stato detto — continua, lo sfogo eli Puricelli ,-r- che avrei dovuto lascitcrèi il m io postò per il bene della società, mi sono tirato indietro senza creare polemiche. Ma mi sembra una decisione assurda, dettata da motivi che fanno a. pugni con la logica: la squadra ha un valido impianto di^gioco, c se perde per l'ingenuità di questo o quel difensore, io non creda di avere responsabilità dirette ». Obiezioni giuste: ma allora perché Puricelli è. sfato messo da parte? In assenza del « commissario » Sacco, a Trieste per ragioni di. lavoro, la domanda è stata rivolta al comm. Venturina, che ha cosi puntualizzato la sit nazione: « E' vero, Puricelli non ho responsabilità dirette: è staio molto sfortunato, oleum giocatori non hanno reso come ci si attendevo da loro, altri hanno commesso banali errori che purtroppo sono risultati decisivi. Ma il pubblico è esigente, non si sofferma come dovrebbe su questi particolari: guarda i risultati e la classifica, e basta. La società temevo che si potesse giungere a fatti simili a quelli di Livorno, dove i tifosi si sono lasciati ondare in più occasioni od intemperanze gravissime: questo è. il motivo principale del provvedimento, perché Puricelli continuo ad avere tutta la nostra stima e tornerà ad esserci utile. Il dott. Cappelli, dal canto suo. ha accettato di buon grado di venire a dorè una mano all'Alessandria. Tutto qui: e non sembra il caso di drammatizzare In situazione, sono cose che accadono spesso nel mondo del calcio » Sembra però che questa non sia l'unica ragione del provvedimento. Ad Alessandria i dirigenti sono divisi in due correnti: quella contraria al «commissario" Sacco ha sempre osteggiato l'ingaggio di Puricelli e, a quanto pare, sarebbe tornata all'attacco proprio dopo la sconfitta di Marassi, facendosi forte della disastrosa situazione di classifica della squadra, e reclamando la sostituzione dell'allenatore. Una voce che non sembra priva di fonda mento : specie se si considera che il comm. Venturina, incaricato l'estate scorsa di trattare con il trainer Szekely il rinnovo del contratto, fu soggetto a molte critiche quando annunciò che l'accordo non era stato raggiunto e che si doveva quindi cercare un altro allenatore. Ritornando sull'episodio, il dirigente alessandrino ha detto: * Gli offersi una cifra molto alla, ma lui non accettò lo stesso. La colpa della su<i partenza non fu mia ». Cercare responsabilità adesso è inutile: occorre pensare alla squadra, riprendere la lotta per la salvezza con sempre maggior energia. E' interessante, però, far notare che l'Alessandria in queste ultime due stagioni è forse la società di serie B che ha cambiato il maggior numero di allenatori: lo scorso anno la squadra inizialmente fu affidata ad Allusio, il quale però fu ben presto esonerato in seguito ad uno spiacevole episodio (come si ricorderà, espresse apprezzamenti poco lusinghieri su Coscia, allenatore in seconda, davanti a tutti i giocatori); lo stesso Coscia, con Armano direttore tecnico, guidò poi l'Alessandria, fino al termine del girone d'andata, quando fu chiamato Szekely, il quale comunque continuò ad avvalersi della collaborazione di Coscia. Il resto è storia recente: la « rottura » coti Szekely. l'assunzione di Puricelli e infine il ritorno di Cappelli. A questo punto, visto che l'Alessandria continua ad essere più che mai in zona, retrocessione, sorge spontanea una domanda: la colpa sarà davvero degli allenatori che si avvicendano con tanta frequenza alla guida dei grigi, oppure buona parte di responsabilità è da attribuirsi alle fratture interne della società? La risposta pare ovvia. Maurizio Caravella

Luoghi citati: Alessandria, Allusio, Genova, Livorno, Trieste