Perizia di professori universitari sul fenomeno dell'acqua al fenolo

Perizia di professori universitari sul fenomeno dell'acqua al fenolo 1/inchiesta suIPepisodio di domenica Perizia di professori universitari sul fenomeno dell'acqua al fenolo II sindaco prof. Grosso: «Chiedo al presidente dell'azienda che valuti l'opportunità di dimettersi» - Ma l'aw. Zaaruolo si difende - L'assessore alle municipalizzate dott. Dotti: «Sono in corso accertamenti per confermare la relazione tecnica dell'Acquedotto » - Per scrupolo si intende anche stabilire se nel fiume esistevano sostanze chimiche immesse da qualche industria - Nell'attesa gli impianti del Po sono chiusi A poco a poco sparisce, rial- ,ml'acqua che scende da; rubi- \dnetti casalinghi, lo sgradevole ; godore-sapore che domenica ha insuscitato tanto scalpore e eli- I sgusto tra i torinesi, L'impian- | to del Po è chiuso. ilMa lo spiacevole inconve- pniente avrà un seguito. Sono in corso indagini del laborato-i rio chimico provinciale e del- «l'autorità sanitaria. S'allargano cle polemiche di carattere amministrativo e politico. L'altra sera, in consiglio comunale rappresentanti di tutti i gruppi hanno chiesto che siano prese le necessarie precauzioni perché l'episodio non si ripeta. In particolare il prof. Franchi, a nome dei liberali, ha indicato nei tecnici dell'Acquedotto i diretti responsabili dell'accaduto, chiedendo provvedimenti nei loro confronti ma sollevando nel contempo da ogni addebita la figura del presidente dell'azienda. « / tecnici e solo i tecnici sapevano che, immettendo acqua clorurata nelle condutture senza miscelarla con acqua pura, la reazione catrame-cloro si sarebbe inevitabilmente prodotta ». 11 sindaco prof. Grosso ha disapprovato che il Comune e la cittadinanza non siano stati avvertiti in tempo del fenomeno e ha fatto appello alla sensibilità del presidente dell'Acquedotto, l'aw. Zaaruolo, liberale. « Neil' organizzazione delle aziende municipalizzate, chi risponde di fronte al Comune è la commissione omini■nastratrice nella persona del presidente. Non intendo drammatizzare, altrimenti dovrei dire che dalla sua sensibilità mi attendo che presenti le dimissioni ». Una frase che il sindaco ha confermato, ieri pomeriggio, inviando una lettera all'avvo"-dato "Zaaruolo' per "dolersi di non aver avuto ancora, comunicazioni ufficiali da lui sul noto episodio e per ripetergli la risposta data ai liberali che sollecitavano provvedimenti. Il prof Grosso ci ha dichiarato: « E' mio dovere chiedere al presidente dell'azienda che valuti la opportunità di dimettersi. D'altra parte io esigo che simi/i fatti di mancata tempestiva comunicazione al Comune e alla cittadinanza non si ripetano Esigo pure che siano date disposizioni ai tecnici perché prevedano gli inconvenienti che sono prevedibili». Abbiamo parlato con l'avvocato Zaaruolo. Ci ha detto: * Ho saputo dell'inconveniente dell'acqua alle 19,J,5 di domenica. Sapevo anche che il sindaco aveva fatto chiamare il direttore tecnico dell'Acquedotto con il quale anch'io ho avuto un lungo colloquio in serata. Ma io non mi sento colpevole di quanto è accaduto, né ho creduto ili dover informare il sindaco di quanto già sapeva ». Se ne può dedurre che il presidente dell'Acquedotto non presenterà le dimissioni. Quanto ai tecnici, ieri c'è stata una lunga riunione presieduta dal direttore ing. Cerato. In seguito : partecipanti alla discussione si sono recati dall'assessore alle aziende municipalizzate dott. Dotti per riferirglie ne 1 risultati. L'assessore ci ha detto: «Presidente, e dirigenti dell'Acquedotto mi hanno assicurato che sono in corso accertamenti, con la consulenza di docenti universitari, per con. fermare il contenuto della relazione tecnica che l'azienda mi ha già fatto pervenire lunedi e dalla quale risulta, co- rlpmqz■iq mc nolo, ohe domenica essendo chiuso l'impianto di La Log già per. lavori di maniitenzio ne. l'acqua clorata ha raggiun fo anche condutture non abi tuate normalmente a riceverla; si sono quindi creati, in presewaa della catramatura dei 'r tubazioni, i cloro/enoli ». " dott. Dotti ha proseguito: « '"in di estrema prudenza. c anche di preoccupazione nei riguardi della cittadinanza, l'Acquedotto ha deciso di compiere una seconda indugine, per stabilire se per caso domenica si trovassero, nell'acqua del Po, particolari sostanze che potrebbero avere acuito ■il fenomeno». Giornalmente, campioni d'acqua di tutti gli impianti cit-' tadini passano al vaglio del] Laboratorio provinciale d'igiene; Dice il dott Zambrano: * Dal punto di vista chimico e batteriologico non c'è mai stato nulla ria eccepire. E' probabile che domenica l'aggressione dei clorofenoli si sia verificato nelle tubazioni dove raramente o mai viene immesso t'acqua clorata: è anche possibile — e le indagini lo accerteranno — che l'immissione di qualche scarico abusivo a monte degli impianti abbia dato all'acqua il disgustoso sapore che i cittadini hanno notato. Comunque nullo di preoccupante per la salute » L'ipotesi di un inquinameli to, presa in considerazione tra le altre e per puro scrupolo, è grave. Osserva il medico capo prof Turletti: « In questo caso gli apparecchi di controllo avrebbero dovuto rilevare la anomalia e cos'i non è tato Ma le indagini si svolgono anche in tale senso Per questo abbiamo consigliato, in via del tutto prudenziale, di mantenere inattivo, per qualche giorno, l'impianto del Po» Siamo certi che i tecnici incaricati della «superperizia» daranno una risposta esauriente nel più breve tempo possibile.

Persone citate: Turletti, Zambrano