Quartieri periferici allagati a Roma per nubifragi di eccezionale violenza

Quartieri periferici allagati a Roma per nubifragi di eccezionale violenza Il m alteixr j» o colpisce ancora nel Su ti Quartieri periferici allagati a Roma per nubifragi di eccezionale violenza Scantinati e negozi, invasi dall'acqua, strade interrotte nella Capitale - Grave la situazione alla borgata Prima Porta per lo straripamento di fossi e torrenti - Numerose famiglie hanno abbandonato le case - Neve nell'entroterra ligure e nel Canavese (Nostro servizio particolare) Roma, 23 novembre, (g. f.) Ventiquattro ore di pioggia scrosciante, a tratti violenta al pari di un nubifragio, hanno fatto assumere oggi a molti quartieri della capitale aspetti da alluvione: scantinati e negozi allagati, strade interrotte dall'acqua e dal fango, straripamenti di fossi e torrenti, la borgata di Prima Porta di nuovo invasa dalla sua « marrana », con famiglie costrette ad abbandona're in fretta le loro case e vigili del fuoco, polizia e carabinieri impegnati ad intervenire dove più urgente era il bisogno. La pioggia ha aumentato di intensità stamani verso le sette e in breve ha messo in crisi l'intera rete delle fognature. Larghe pozzanghere hanno cominciato a formarsi per le strade e per le piazze invadendole interamente specie nelle zone più basse. Col trascorrere del tempo la situazione è ancora peggiorata. Il traffico, già estremamente dif¬ ficile, in alcuni quartieri è rimasto del tutto paralizzato. Allagamenti si sono cominciati a lamentare un po' dovunque. Il centralino dei vigili del fuoco ha ricevuto milleduecento chiamate, centosessanta sono stati gli interventi compiuti fino a sera dai cinquanta automezzi e dai 250 «omini disponibili. Le zone maggiormente colpite sono state quelle del Portuense, della Magliana, del Prenestino, di Centocelle, Monteverde Vecchio e Nuovo, il Nomentano, l'Acqua Acetosa, la borgata del Trullo, dove l'acqua di un fosso, straripando, ha invaso strade e abitazioni isolando l'intera zona. Il nubifragio ha anche allagato e bloccato numerose vie consolari e particolarmente a lungo la Casilina, la Prenestina, la Tiburtina c l'Aurclia dove è straripato il torrente Arrone. Scariche elettriche si sono abbattute in vari punti della città, interrompendo anche le linee dell'alta tensione. L'episodio più pericoloso è accaduto alla biblioteca nazionale, in via del Collegio Romano, dove un fulmine è penetrato al secoìido piano scaricandosi nell'ufficio spedizione dove per fortuna non si trovava nessuno. Si è sviluppato un principio di incendio e sono accorsi in forze i vigili del fuoco i quali sono riusciti ad evitare che le fiamme si propagassero. Dedite sono stati gli incidenti causati dalla pioggia. Il più drammatico è avvenuto all'aeroporto di Ciumpino dove un aereo è uscito dalla pista durante la manovra di attcrraggio. Si tratta di un «Caravelle» adibito ai voli di addestramento per gli equipaggi dell'Aliialia. A bordo vi erano soltanto il pilota e l'istruttore. Riprendendo terra dopo un breve volo, l'aereo non è riuscito a fermarsi nei limiti della pista perché i freni non hanno svolto la loro normale azione sul carrello ed il manto d'asfalto della pista, quasi completamente sommerso, non ha offerto il coefficiente d'attrito indispensabile. Il velivolo è finito contro la rete di recinzione rimanendo danneggiato. Nessun danno, invece, hanno riportato i due piloti. La quantità di pioggia caduta su Roma è stata definita « eccezionale » dagli esperti. In sole sei ore sono caduti ben quarantatre millimetri di acqua. Il livello del Tevere ha raggiunto stasera gli otto metri e 1)0 centimetri all'idrometro di Ripetta. Non vi sono preoccupazioni per la città, anche se si prevede che il livello salirà ancora. Ad Orte, invece, il Tevere è a soli cinque centimetri dal limite di guardia. Stasera la situazione si è andata improvvisamente aggravando alla borgata di Prima Porta, la stessa che l'anno scorso fu colpita da una vera catastrofe sempre a causa dello straripamento della « marrana » che vi scorre nel mezzo. Verso le ore 18 l'acqua è straripata in tre punti diversi inondando molte strade della borgata. L'allarme è stato dato immediatamente, la diga di Castel Giubileo è stata aperta permettendo un più rapido deflusso delle acque. L'acqua in via Frassineto ed in altre strade ha raggiunto comunque un metro di altezza. I vigili del fuoco sono intervenuti con i mezzi anfibi per evacuare intere famiglie dalle loro modeste abitazioni. Sul posto si è recato il ministro dell'Interno Taviani, il capo della polizie Vicari, il sindaco. La situazione a notte è He veniente migliorata, ma la gente a Prima Porta veglia. Piove ancora e il fosso costituisce una continua minaccia. Ai lati vi sorgono tutte casette ad un piano e tutti cercano di porre in salvo quanta più roba è possibile. Belluno, 23 novembre (r.) Nella provincia di Belilunn. mentre fervono ancora i lavori di ripristino delle strn[de rimaste gravemente dan¬ neggiate dalla recente alluvione, e si portano soccorsi alle popolazioni isolate o senza tetto, è tornata la neve, che è caduta, sia pur non molto fitta, fino al tardo pomeriggio; la precipitazione è cessata nella serata. Sui passi dolomitici del Pordoi, del Falzarego, della Mauria, di San Pellegrino, di Monte Croce Comelieo, sono obbligatorie le catene o le gomme antineve. So7io chiusi il passo Duran e le forcelle Lavardet e Staulanza. Rovigo, 23 novembre, (e. f.) La situazione è sempre stazionaria nel delta palesano. Per tutta la giornata ad intermittenza è caduta una fastidiosa pioggia. Nei cantieri di Santa Giulia e Cassella si è ripreso alacremente a lavorare, dopo la breve interruzione di ieri sera dovuta alla eccezionale bassa marea, che non ha permesso la navigazione dei barconi e dei pontoni in ferro che trasportano il pietrame per il completamento della coronella semicircolare di sassi che costituisce il primo passo per la chiusura della rotta di Papadopoli. nella sacca di Scar-' dovari. Venezia, 23 novembre, (g. gr.) Questa mattina l'acqua alta ha fatto una debole ] apparizione nelle zone più bas- j se della città. Nel giro diì un'ora, tuttavia la situazione] si è normalizzata. Nessuna in-' fiuenza ha avuto il consueto] fenomeno sulla vita della città. Da stamane piove su Venezia e su tutta la provincia. La temperatura è tntt'altro che rigida. Genova, 23 novembre, (f. d.) E' arrivato il freddo. A mezzogiorno, la temperatura era di 7 gradi, la più bassa registrata in città dall'inizio dell'autunno. Con il freddo, reso più pungente da idi forte vento di tramontana, è giunta anche la neve: i monti dell'immediato entroterra di Voltri sono imbiancati. A Genova, stasera, piove e la temperatura è scesa a 5 gradi. Ivrea, 23 novembre, (r. c.) L'offensiva del maltempo è ripresa anche sul Canavese dove è ricomparsa la neve che è caduta in tutte le zone collinari fino a .',00 metri di altitudine. La bianca coltre, che ha raggiunto in talune località lo spessore di 10 em., è caduta nella notte fino all'alba, riprendendo nel tardo pomeriggio. La zona della Passeggiata Archeologica invasa dall'acqua dopo il violento nubifragio ieri a Roma (Telef. A. P.) ■Itili Illlllllll I MllllllMIIIIlllllIllllIllllllllllllllllllllllllllllllllllIIII ■llllIItllllttllMIIIMIIIIIIIIII Milli lIllllllItlllItllllItllMIIIIIIIIlliniIlt Ili I IIIMItlllllirillll

Persone citate: Cassella, Magliana, Milli, Taviani, Vicari