Duro intervento di Scalfaro contro i «diritti casualia» di Fausto De Luca

Duro intervento di Scalfaro contro i «diritti casualia» Al Senato in risposta alle interrogazioni Duro intervento di Scalfaro contro i «diritti casualia» Il ministro dei Trasporti si scaglia con veemenza contro un senatore de che difende questo sistema di retribuzione - «Settecentomila lire oltre lo stipendio, dice, sono eccessive, come ha dimostrato la reazione dei cittadini» - In un Paese civile è inammissibile (Nostro servizio particolare) Roma, 18 novembre. Per la sospensione dei « diritti casuali » percepiti dai dipendenti della Motorizzazione civile, disposta dal ministro dei Trasporti Scaltaro nel maggio scorso, una singolare situazione si è determinata oggi al Senato. Un oratore dell'opposizione, il liberale Artom, ha sostenuto pienamente il ministro, mentre un senatore della maggioranza, il democristiano Deriu, Io ha criticato giungendo ad affermare che il governo abolendo i diritti casuali ha reagito ad un sistema dì retribuzioni fondato su norme di legge mentre continua a tollerare il regime delle cosiddette bustarelle. La replica del ministro è stata durissima, come egli stesso l'ha definita. « Lei, seuntore Deriu, è un funzionarlo dello Stato (è funzionario al ministero del Lavoro). Lei per primo dovrebbe quindi smetterla con il sistema delle mormorazioni cìie non giovano a nessuno, e scegliere la via maestra che è quella di denunciare apertamente, quando si verificano, gli atti disonesti ». Il ministro Scalfaro ha quindi difeso la sua decisione affermando che, per quanto «intempestiva ed inopportuna» l'abbia definita il sen. Deriu, egli farebbe la stessa cosa se potesse tornare indietro. Quanto alla tesi che l'entità delle somme percepite dai dipendenti della Motorizzazione deve es sere trascurata badando solo al loro fondamento legale Scalfaro ha osservato che 700 mila lire al mese oltre lo sti pendio sono «certamente ec cessi ve, come ha dimostrato la reazione dei cittadini». Scalfaro ha aggiunto che al sistema dei diritti casuali percepiti dalla Motorizzazione per le operazioni concernenti le patenti, gli esami, eccetera, aveva mosso rilievi la Corte dei Conti e ne era nato un procedimento giudiziario. « In un paese civile non potrebbe trovare giustificazioni chi, investito delle mie stesse responsabilità, fosse rimasto inerte dinanzi a questi fatti e se il Parlamento fosse stato di diverso parere, mi sarei ritirato da chiesto posto ». Scalfaro ha quindi comunicato, su richiesta del sen. Artom, che prima del suo insediamento al ministero dei Trasporti anche tre funzionari del gabinetto e della segreteria del ministro percepivano somme collegate ai « diritti casuali » nella misura di 100-150 mila lire al mese. Probabilmente per mancanza di documentazione, egli non ha risposto ad una seconda domanda rivolta dal sen. Artom su un altro fatto assai grave: un giornalista che aveva iniziato un'inchiesta sulla Motorizzazione sarebbe stato convocato in un ufficio del ministero perché rivelasse le fonti delle sue informazioni e, al suo rifiuto, sarebbe stato informato che un investigatore privato lo avrebbe pedinato. Quanto alla sistemazione delle retribuzioni dei dipendenti della Motorizzazione, il ministro ha detto che la posizione radicalmente negativa di chi non vorrebbe dar loro nulla non può essere accettata. Tuttavia la materia è assai complessa e non è facile trovare una soluzione che soddisfi tutte le esigenze. Sono stati versati degli anticipi che però hanno lasciato scontenti i funzionari. Scalfaro ha annunciato che egli prevede di espandere il personale della Motorizzazione per adeguarne l'organico alle cresciute esigenze e ha confermato la volontà di sciogliere al più presto l'Ente autotrasporti merci (Eam) che non svolge più una funzione utile. Prima del ministro Scalfaro, il sottosegretario agli Esteri, sen. Oliva, ha assicurato che il governo non trascura nessuna iniziativa per la tutela dei diritti dei connazionali in Tunisia e per attenuare al massimo le difficoltà del loro trasferimento in Italia. E' in preparazione un disegno di legge che reca modifiche alle leggi sui danni di guerra, e con le quali si intende favorire quei connazionali che non poterono presentare la domanda per ottenere il risarcimento, in quanto ancora residenti all'estero. I profughi dalla Tunisia ancora ricoverati nei centri ammontano a circa seimila. Essi — ha detto il sottosegretario — conducono in piena libertà la loro esistenza e godono di assistenza mate riale e spirituale. Lo stesso sottosegretario ha poi precisato che 1 lavoratori italiani residenti per ragioni di lavoro in Australia non potranno, nonostante le riserve espresse dal nostro governo, sottrarsi al richiamo alle armi deciso per 1 nostri connazionali dal governo australiano. Il provvedimento riguarda soltanto coloro che hanno compiuto vent'anni dopo una residenza minima di due anni Fausto De Luca utclmca

Luoghi citati: Australia, Italia, Roma, Tunisia