Il concerto di Menuhin a Torino al Conservatorio per l'Unione Musicale

Il concerto di Menuhin a Torino al Conservatorio per l'Unione Musicale Il concerto di Menuhin a Torino al Conservatorio per l'Unione Musicale II cinquantenne violinista si è esibito, accompagnato al pianoforte dalla sorella Hephzibah, in un programma beethoveniano - Vivo successo di pubblico Yuhudi Menuhin, che Io scorso aprile compì il cinquantesimo anno, è sempre molto indaffarato. Tornando iersera al Conservatorio, costrinse i soci dell'Unione musicale, che l'aveva invitato, ad anticipar l'ora della cena, dovendo, appena terminata l'ultima battuta, partire per non so dove; ed era forse giunto, chi sa donde, appena in tempo per indossare il frac. E' in verità ripetuta occasione di maraviglia, che egli ed altri concertisti celebri e dovunque desiderati serbino freschezza, prontezza, spirituale e pratica, non ostante il vivere girovago, distratto, assillato dagli impegni irrevocabili, e sempre rinnovino l'impressione dell'immediatezza, pur nell'assuefazione. La concertistica non è la sola attività musicale di lui. Già da tre anni presiede il collegio musicale che istituì nel lussuoso maniero degli Abernon a Kensington, a trenta chilometri da Londra. I suoi più anziani discepoli, e docenti d'altre specialità, istruiscono una ristretta ed aristocratica scolaresca dai sette anni in su, che, bene iniziata, ambisce un onorevole diploma; ed egli partecipa, quando può, all'insegnamento, sia nei mesi autunnali, sia in altri trimestri. E un'altra operosità in Europa s'è recentemente aggiunta a quella pedagogica, cominciata nella Manhattan School of music di New York: la direzione teatrale. Nello scorso giugno, la prima volta, ha presentato nel Bath Festival Cosi fan tutte di Mozart. Non gli è mancato il favore degli ascoltatori. Un resocontista del Musical Times ha pertanto osservato che orchestra e cantanti non sempre andavano d'accordo. Ed eccolo, di sfuggita, a Torino, dov'era venuto, insieme con la sorella Hephzibah, pianista, due anni fa. Eseguirono iersera tre Sonate di Beethoven, Top. 24, La Primavera, 1801; la seconda dell'op. 30, 1802; e Top. 96, 1812. In quanto all'esecuzione .e all'interpretazione egli non parve mutato. Ciò che più importa, resta immune da certe esagerazioni, antistoriche, antistilistiche, che alcuni strumentisti nordamericani prediligono, e gli europei purtroppo imitano. Egli è sempre lindo, disinvolto nella tecnica, e anche drammatico e riflessivo. Nuovamente incantò con la nobile eleganza nella Primavera, (quanto carezzosa, la mezza voce!) e in ogni punto soddisfece. Ancora un gran successo insieme con la valente e docile collaboratrice. La sala era ricolma. \ Il violinista Yehudi Menuhin ieri sera al Conservatorio con la sorella Hephzibah che l'accompagna al pianoforte

Persone citate: Bath, Beethoven, Menuhin, Mozart, Yehudi Menuhin

Luoghi citati: Europa, Londra, Manhattan, New York, Torino