Per riparare i danni e rilanciare l'economia

Per riparare i danni e rilanciare l'economia Per riparare i danni e rilanciare l'economia Con le ultime misure per far fronte ai danni alluvionali, è possibile ormai tracciare un profilo di questa complessa politica. Il primo passo si manifestava nella necessità di alleviare gli oneri di emergenza per i bilanci familiari e per le imprese. Il secondo passo nel valutare le occorrenze del bilancio statale. Il terzo ed ultimo nel colmare quelle maggiori necessità, con nuove misure, soprattutto di carattere tributario. Le prime provvidenze (che hanno per scopo di alleviare i bilanci familiari) si manifestano in pochi tipici provvedimenti. Lo si è visto per i nubifragi del Polesine, della Calabria, della Campania. Lo si vede oggi per la Toscana, il Trentino ed il Veneto. I cittadini appartenenti a determinate zone ftassativa-iente indicate) sono prontamente sollevati dagli obblighi giuridici derivanti da impegni assunti a suo tempo, in condizioni di normalità: pagamento di effetti cambiari; versamento di canoni di affitto; pagamento delle principali imposte, sul reddito e sulla ricchezza. Rientrano pure in questa serie le innovazioni per assicurare entrate ai cittadini colpiti dalle sciagure. L'indennità di disoccupazione ai lavoratori può essere addotta ad esemplificare queste provvidenze. Ed in esse rientrano anche i provvedimenti creditizi, in favore degli agricoltori o delle industrie. * * Queste prime provvidenze aumentano già il disavanzo a carico del bilancio statale, per il minor gettito di imposte, ad esempio; ma soprattutto per maggiori assegnazioni di fondi ad organi dell'Amministrazione centrale, per la ricostruzione di infrastrutture ; oppure ad organi locali ed alle Aziende statali autonome, che debbano rimettere in funzione beni pubblici, colpiti dai nubifragi. La rete dei trasporti, ad esempio. Di qui, la necessità alla quale ci siamo poc'anzi riferiti: valutare globalmente il maggior disavanzo che i nubifragi hanno addossato ai conti dello Stato. A quanto giunge il totale? Le prime stime permettono di offrire una conclusione a questo riguardo. Si esprime purtroppo nella rotonda cifra di 500 miliardi di lire. * * Come coprire allora quel maggiore fabbisogno? I mezzi a disposizione sono soltanto tre: modificazione di precedenti stanziamenti di fondi, in bilancio dello Stato, stendendo nuove note di variazione; ricavo di pre stiti; maggior gettito di im poste. Non ci si sorprenderà se in un preventivo rigido come il nostro, l'apporto al totale della prima linea di azione sia stato piuttosto modesto. Le modificazioni di precedenti assegnazioni di fondi non riguardano che 48 miliardi di lire. E' la prima cifra che va segnata, assolvendo al compito piuttosto difficile, dell'addizionare. La situazione ben nota del nostro mercato finanziario non ha potuto purtroppo permettere l'emissione di un prestito, espressamente effettuato per questa ricostruzione. Verrà destinato, per l'ammontare di 100 miliardi di lire, il gettito della' recente emissione di titoli pubblici, per 680 miliardi di lire, in Buoni novennali al 5 %. Sono sacrificati altri impieghi ; ma restano da coprire mediante imposte soltanto 370 miliardi di lire, due terzi delle occorrenze totali. Ora, giustappunto nelle variazioni dell' imposizione tributaria (e specialmente se è così ingente) si riesce a scorgere non solo i giudizi di valore che dominano, nella sua politica, l'attuale compagine governativa; ma le finalità stesse che essa ha potuto perseguire nel distribuire gli oneri causati dalla pubblica calamità.- Eccoci, del resto, di fronte all'eloquente linguaggio delle cifre. Il governo ha deciso innanzitutto di aumentare del 10 per cento per un solo esercizio tutte le imposte dirette: imposta di ricchezza mobile imposta complementare, imposta sulle società, imposta di famiglia, eccetera. In più, per quanto riguarda l'imposta di ricchezza mobile di categoria C 2, il minimo imponibile non soggetto ai nuovi aggravi è fissato a 960 mila lire l'anno, soltanto. Volendosi significare, con ciò, che non si è voluto modificare la rapida progressività di questi tributi. Quanto alle imposte indirette, daranno un maggior gettito di 205 miliardi di lire, attraverso la nota modificazione riguardante l'imposta sulla fabbricazione della benzina. Anch'essa è stata architettata, per quanto si è già chiarito, in modo da rivolgere questo tributo a scopi di progressività, su contribuenti ritenuti doviziosi. Si conclude allora. Il nubrifagio è stata una grossa sventura per numerosi cittadini. Ne ha depauperato il reddito ed ha distrutto loro ricchezze. Ma nel sanare quelle ferite, il governo ha tenuto presenti — come in poche altre occasioni trascorse — i propositi di rendere, in Italia, più uniforme la distribuzione del ..reddito, fra contribuenti. Del resto, è questo uno degli scopi che sono più chiaramente perseguiti nel quadro della prorammazione; e del quale s'avrebbe torto a non tener conto, in futuro. Ferdinando di Fenizio Cencenighe, nel Bellunese, è stato distrutto dalla furia dei torrenti. Il paese è isolato ed il nostro inviato Luciano Curino l'ha raggiunto a piedi per consegnare il contributo di Specchio dei tempi. Nella foto: il vicesindaco Livio Soppelsa, al centro, assiste alla consegna degli aiuti ad Antonio Lazzarini che ha perso tutto ( Aloisio)

Persone citate: Aloisio, Antonio Lazzarini, Ferdinando Di Fenizio, Livio Soppelsa, Luciano Curino

Luoghi citati: Calabria, Campania, Italia, Toscana, Trentino, Veneto