Due bambine morte avvelenate da carne di cavallo avariata

Due bambine morte avvelenate da carne di cavallo avariata Due bambine morte avvelenate da carne di cavallo avariata A Palermo - Gravi i genitori e due fratelli - Altre 16 persone ricoverate all'ospedale con sintomi di intossicazione (Dal nostro corrispondente) Palermo, 14 novembre. Due bambine, Rosalia e Angela Fanara, rispettivamente di 4 e 8 anni, sono decedute nella mattinata di oggi all'ospedale dei bambini dove erano state ricoverate per avvelenamento da carni guaste. I loro genitori e due fratelli sono gravissimi mentre altre sedici persone sono state ricoverate con sintomi di intossicazione. Rosalia Di Giacinto, di 24 anni, ed il marito Giuseppe Fanara, di 31 anni, avevano acquistato nel tardo pomeriggio di sabato, in una macelleria di via Ruggerone da Palermo, distante duecento metri dalla loro misera abitazione, in via Eredia, mezzo chilo di carne equina tritata, con la quale avevano cenato. Per tutta la notte ì due coniugi ed I figli Rosalia, Angela, ed ajtri due fratellini Gregorio di 5 anni e Maria di 3 anni e mezzo, colti da violenti dolori addominali, non avevano chiuso occhi. Aveva riposato soltanto Carmela che, avendo un anno, aveva preso soltanto la poppata di latte in scatola. Tazze d'acqua calda con sedativi, somministrate da una vicina di casa 3ono stati gli empirici rimedi adottati dalla famigliola per bloccare un'intossicazione alimentare particolarmente grave. Alle 14 di ieri le cose si aggravarono. Giuseppe Fanara ha richiesto allora l'intervento di un'amica infermiera che non ha avuto esitazione nell'inviare i vicini al più prossimo posto di pronto soccorso Ma già le condizioni di Rosalia ed Angela erano disperale Le due bambine, che la sera precedente avevano dimostrato a differenza dei genitori e dei fratellini un ottimo appetito, apparivano più gravi dei congiunti. Con un'autoambulanza sono state ricoverate, insieme a Gregoria ed a Carmela all'ospedale dei bambini, mentre i loro genitori venivano trasferiti al « Civico». Per tutta la notte ì medici hanno lottato per salvare i piccoli, ma prima Rosalia, quindi Angela hanno ceduto al male e sono spirate. Gravi, ma non disperate, appaiono le condizioni dei fratelli e dei genitori, la cui prognosi tuttavia, è ancora riservata. Frattanto si iniziavano le indagini: il giudice Pedone ed il medico legale Costantino Martorana D'Ippolito, hanno già effettuato un primo esa¬ me delle salme, mentre una speciale squadra sanitaria, do-| po avere proceduto alla chiusura della macelleria, di pro-| prietà di Andrea Giammone,. ha provveduto al sequestro di tutte le carni conservate nella cella frigorifero. La merce! sarà sottoposta agli esami degli specialisti. Il commerciante ed il figlio Andrea, che serve al banco sono stati a lungo interrogati riagli inquirenti al fine di sta bilire la provenienza e la datr di macellazione della cani' venduta ai Fanara. Altre sodici persone che ahi tano nello stesso rione della famiglia Fanara hanno dovu to ricorrere al pronto soccor so di piazza Marmi e, succés- ; sivamente, sono state ricoverate nell'ospedale della cFeli ciuzza >' e in quello dei bambini. Anch'esse risultano intossicate da cibi guasti. Le loro j condizioni non sono però preoccupanti. I sanitari escludono che sii tratti di casi di psicosi col-1 lettiva, come in un primo mo- 1 mento si era pensato. Anche queste persone colte da dolori addominali, hanno mangiato carne equina acquistata nella macelleria di Andrea Giam mone. f, d.

Persone citate: Andrea Giam, Andrea Giammone, Angela Fanara, Costantino Martorana, Fanara, Giuseppe Fanara, Ippolito, Pedone

Luoghi citati: Palermo