Johnson scherza sui due interventi «Si tratta di semplici riparazioni» di Nicola Caracciolo
Johnson scherza sui due interventi «Si tratta di semplici riparazioni» Conferenza'Stampa sulle operazioni alla gola e all'addome Johnson scherza sui due interventi «Si tratta di semplici riparazioni» «Per il resto — aggiunge — sono in buona salute» - Johnson è già partito per il suo « ranch» nel Texas: dovrà riposare e perdere qualche chilo di peso prima dell'operazione - Il suo medico personale dichiara: «Nulla indica che i disturbi del Presidente possano suscitare seri problemi» (Dnl nostro corrispondente) Washington, 4 novembre, Il presidente Johnson in una conferenza-stampa ha definito oggi le due operazioni a cui si sottoporrà tra una quindicina di giorni « semplici riparazioni ». Si tratta di un'ernia all'addome (conseguenza di un'operazione, alla cistifellea avvenuta tredici mesi or sono) e un polipo alle corde vocali Johnson ha aggiunto di essere, per il resto, in buona salute. «71 fatto clic abbia Pdf ufo compiere il mio viaggio in Asia — ha detto — è la migliore indicazione delle mie condizioni fìsiche generali». Johnson ha aggiunto di non essersi mai, durante tutto il viaggio, stancato eccessivamente e che i suoi dottori non gli hanno mai raccomandato di ridurre nelle settimane passate i suoi impegni di lavoro. Il Presidente ha confermato tuttavia che non prenderà parte agli ultimi giorni della campagna elettorale: oggi è partito in aereo per il suo ranch a Johnsonville, nel Texas, dove si riposerà in attesa dell'intervento chirurgico. I dottori gli hanno ordinato di mettersi a dieta per ridurre il peso di qualche chilo nei prossimi giorni. Già ieri del resto il dottore personale di Johnson, vice ammiraglio George Burkley, aveva dichiarato ai giornalisti che nulla indica che i disturbi del Presidente « possano provocare problemi seri s-. Occorre aggiungere tuttavia che queste spiegazioni non sembrano agli americani del tutto convincenti. Come mai, ci si domandase si tratta davvero di interventi di poco conto, non si è voluto rimandarli di qualche giorno in modo da permettere al Presidente di partecipare all'ultima fase della campagna elettorale? La risposta a questo interrogativo potrebbe essere data dalla storia medica di Johnson: il Presidente, 58 anni, ha già subito in passato due operazioni importanti, una ne1955, nella quale gli è stato asportato un calcolo renale, e una l'anno scorso alla cistifellea. Inoltre, sempre nel 1955fu vittima di un infarto che rischiò di avere conseguenze tragiche. Il Presidente, che allora era il capo della maggioranza democratica al Senatofu costretto a mettersi a riposo per sei mesi. I medici assicurano che il Presidente sè rimesso completamente. Ciò non toglie tuttavia che i dottori probabilmente ritengono necessario preparare il prossimo intervento con ogni possibile cautela. Il presidente, nella sua conferenza-stampa, si è occupato anche del Vietnam. Rispondendo ad un giornalista (che gl chiedeva come gli Stati Uniti avrebbero reagito nell'ipotesi diun'iniziativa del Papa per una interruzione dei bombardamenti contro il Nord Vietnam a Natale) ha detto: <Non so quali proposte Sua Santità intenda fare. Esse verranno comunque, quali che esse siano, esaminate e considerate molto seriamente. Ora non posso concepire che alcuno ritenga che una parte debba interrompere i bombardamenti mentre Val tra può continuare la sua ot-pu lività ». La tesi di Johnson, già esposta del resto dall'ambasciatore Goldberg in un intervento al-l'Onu, è che gli Stati Unitisono disposti a sospendere ibombardamenti contro il Nord Vietnam solo in cambio di una contropartita. Johnson si è an che detto certo Sovietica — così come tutte le altre nazioni del mondo tranne il Nord Vietnam e la Cina — sarebbe lieta se si potesse giungere alla pace nel Vietnam. crmn^Johnson è tornato a ripete-re che gli Stati Uniti sono pronti a sgomberare a guerrafinita le loro truppe dal Vietnam e che per porre termine al conflitto sono disposti a fardi tutt0 ner giungere a un negoziato con l'altra parte. Se la guerra dovesse continuareil Presidente ha detto d'essere Westmoreland tutti i rinforzi deciso ad inviare al generaleche dovessero dimostrarsi necessari. Nicola Caracciolo
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