Un ciclone ha investilo Napoli e i centri costieri della Campania

Un ciclone ha investilo Napoli e i centri costieri della Campania Un ciclone ha investilo Napoli e i centri costieri della Campania Decine di feriti nel capoluogo - Incidenti nel porto - Nessuna comunicazione con le isole di Ischia e Capri (Dal nostro corrispondente) Napoli, 4 novembre Un'eccezionale burrasca di ventò e piogg.a, a carattere ciclonico, imperversa dal pomeriggio di ieri su Napoli ed i centri costieri della Campania. I traffici marittimi con molti paesi del litorale sono stati sospesi e le comunicazioni paralizzate e interrotte ed Incalcolabili i danni provocati da una mareggiata d'inaudita vio lenza che ha investito tutta la costa, distruggendo scogliere frangiflutti, strade litoranee ed altre opere marittime di protezione. Le raffiche di vento da sud-sud-est, che soffiano ad una velocità di centodieci chilometri orari, hanno sconvolto le acque del basso Tirreno, .sollevando paurose onde alte più di dieci metri. L'impeto del vento si è scatenato con maggiore intensità durante la notte e nella mattinata, sradicando alberi, abbattendo cartelloni ed insegne pubblicitarie, asportando tegole e lamiere di copertura dai tetti. Il materiale trasportato dal vento ha ferito una cinquantina di pèrsone. Episodi drammatici sono avvenuti soprattutto nei porticcioli della zona flegrea e della costiera amalfitana: a Baia la nave da carico « Spes », di 500 tonnellate, iscritta al comparti mento di Napoli e con otto uomini di equipaggio, è nati fragata, dopo aver rotto gli ormeggi. Il comandante e marinai si sono salvati. Imprecisato è il numero delle imbarcazioni da pesca e da diporto che sono affondate. A Pozzuoli, il piroscafo da carico « Massaua.», di 2000 tonnellate, sotto la spinta del mare grosso ha spezzato gli ormeggi ed è venuto a collisione con alcuni traghetti adibiti ai collegamenti con le isole del golfo. La nave è tuttora alla deriva. Drammatica la situazione a Napoli. Nel tardo pomeriggio, una macchina con due persone a bordo, nonostante i segnali di pericolo ed i divieti di transito apposti dal Comune, si è avventurata sul pontile di Mergellina. Una gigantesca ondata ha risucchiato la vettura, che con gli occupanti è stata trascinata in mare. L'opera di salvataggio degli sventurati che erano riusciti ad aprire gli sportelli è durata un'ora. Durante la notte, la diga foranea, all'ingresso del porto, sotto l'infuriare dei marosi è crollata per una lunghezza di 20 metri. A causa • del maragitato, alcune nasi di linea in arrivo, quali la «Leonardo Da Vinci », proveniente da New York e diretta a Genova; la «Queen Mary», la «Castel Felice*, la « Monitore », non hanno potuto attraccali": alle banchine e sono rima?:' all'ancora nella rada di Santa Lucia La portaerei americana < Shangri-La », che era in rada, ha dovuto salpare l'ancora in mattinata poiché le raffiche di vento minacciavano di sospingerla sui bassi fondali antistanti la zona di San Giovanni a Teduccio. Alti e navi, tra cui il traghetto « Canguro Azzurro », proveniente dalla Sicilia, sono state dirottate nel porto di Castellammare di Stabia, ma le acque agitate hanno anche lì impedito l'ormeggio. Altri notevoli danni sono stati provocati dalla mareggiata che i ha asportato in più punti la ] sede stradale Isolate da qua j rantotto ore sono le isole di | Ischia e di Capri. A Ischia il ciclone ha distrutto le attrezzature turistiche che sorgono sul lungomare di Casamicciola e acco Ameno. Gravi danni ha subito ;ànche Capri. A. Luise Il porto di Mergellina, a Napoli, battuto dalla violenta mareggiata. Le gigantesche ondate superano le alte banchine di protezione (Telefoto « Associated Press »)

Persone citate: A. Luise, Leonardo Da Vinci, Queen Mary