Il presidente della Repubblica Saragat inaugura il 48° Salone dell 'Automobile

Il presidente della Repubblica Saragat inaugura il 48° Salone dell 'Automobile Parata della tecnica più progredita: 515 espositori di 13 nazioni Il presidente della Repubblica Saragat inaugura il 48° Salone dell 'Automobile Il Capo dello Stato accolto dai calorosi applausi della folla che lo attendeva sotto la pioggia • Il saluto delle autorità e degli organizzatori - Il presidente del Salone dott. Biscaretti e il sindaco prof. Grosso sottolineano l'importanza dell'avvenimento Il ministro dell'Industria on. Andreotti riconosce gli sforzi compiuti dalle aziende per superare la crisi del '63-'64: «Oggi non si pensa più che l'automobile sia uno sperpero e un lusso ».-1 problemi del settore discussi dal ministro con i costruttori Con una solenne cerimonia | alla quale è intervenuto il Pre- ( siclente della Repubblica Sara-1 gat, si è inaugurato ieri il 48" | Salone internazionale dell'automobile. II corteo presidenziale è giunto alle 10,30 sul piazzale di Torino-Esposizioni. Sono echeggiati i rituali squilli di tromba mentre un reggimento di formazione con bandiera rendeva gli onori militari. Pioveva a dirotto ma si era raccolta ugualmente una gran folla, che ha salutato il Capo dello Stato con calorosi, prolungati applausi. Le aiuole fiorite e le bandiere dei 13 Paesi espositori sugli alti pennoni davano una nota festosa, nel grigiore della giornata. Saragat ha rivolto cenni di saluto ai cittadini, poi è entrato nell'atrio del Teatro Nuovo dove erano a riceverlo il ministro dell'Industria on. Andreotti, il prefetto dott. Caso, il presidente del Salone dott. Biscaretti. il comandante della regione militare nord-ovest gen. Verando. il primo presidente della Corte d'Appello dott. Casoli, il Procuratore generale, dott. Merlo, il presidente della Provincia avvocato Oberto, il sindaco professor Grosso, i rappresentanti dei due rami del Parlamento sen. Macaggi ed on. Pella, il questore dott. Buttiglione, parlamentari e numerose altre autorità civili e militari. Fra gli esponenti dell'industria automobilistica erano il presidente della Fiat dott. Giovanni Agnelli, con l'amministratore delegato unico ing. Bono e il vice presidente ing. Nasi, il presidente della Lancia, dott. Spada, il presidente dell'Alfa Romeo dott. Luraghi, il direttore generale dell'Autobianchi ing. Ghiretti, il vice-presidente della OM dott. Ciuti e i capi delle altre Case italiane Il Teatro Nuovo era gremito di pubblico. Sul palco le bandiere dei tredici Paesi espositori in una cornice di fiori resi più vivaci dalla luce dei riflettori. Noi settore delle autorità, l'arcivescovo mons. Pellegrino, gli ambasciatori di nove nazioni; esponenti delle industrie automobilistiche di tutto il mondo; personalità della cultura e dei vari settori economici e del lavoro. Il pubblico, tra cui spiccavano le toilettcs autunnali delle signore, ha accolto in piedi con scroscianti applausi il Presidente Saragat. Televisione e radio hanno iniziato la trasmissione in cronaca diretta della cerimonia inaugurale. Il presidente del Salone dott. Bi scaretti in un breve discorso ha rivolto un vivo ringraziamento al Capo dello Stato che ha voluto onorare con la sua presenza la grande rassegna. Il sindaco prof. Grosso ha espresso al Presidente della Repubblica ed agli ospiti, giunti da tutto il mondo, il benvenuto della città. A nomo del governo ha preso la parola il ministro dell'Industria, on. Andreotti, il quale ha tracciato un sinte tico bilancio dei traguardi rag giunti dall'industria automobilistica nazionale « che non sol tonto ho riguadagnato posizioni che avevo dolorosamente perdute, ma tocca e supera quest'anno livelli mai rugginii ti in passato ». Nell'intero an no la produzione automobili stica arriverà a 1.300.000 uni tà. II ministro ha citato anche le affermazioni ottenute dall'industria automobilistica italiana sui mercati mondiali, con l'aumento delle esportazioni. « Tutto questo — ha proseguito — dà certamente a noi il motivo di dover esprimere un sentimento di riconoscenza ed un apprezzamento obicttivo per tutti coloro che hanno coo/ierato a superare il momento di crisi, rischiando, lai-orando, vincendo ogni difficoltà. Al Quadro positivo vanito ancora aggiunti gli accordi internazionali che le industrie, automobilistiche hanno stipulato quest'anno, a cominciare da quello, importantissimo tra la Fiat, e l'Unione Sovietica. L'accordo ó testimonianza di una capacità tecnica e di un livello di considerazione veramente mondiale ». L'on. Andreotti ha sottolineato il grande sviluppo della motorizzazione (oggi circola una macchina ogni 9 italiani, mentre vent'anni fa il rapporto era di una ogni 123 persone) alla male lo Stato ha cercato di fai fronte con mezzi imponenti pei l'allestimento delle autostrade e la *i-;temazione della rete stradale. Esistono però ancora gravi problemi (l'elevato numero di incidenti, la circolazione e il parcheggio nelle città) per la soluzione dei quali è auspicabile «mio sforzo simultaneo dei pubblici poteri e degli interessati al vasto mondo della motorizzazione ». Avviandosi alla conclusione, il ministro ha ricordato « due nomi e un gruppo »: il sen. Giovanni Agnelli «iniziatore del trionfale successo di cui oggi andiamo orgogliosi»; il «grande carrozziere Pininfarina » scomparso recentemente. II * gruppo » infine è quello degli operai dell'automobile di Bolzano ai quali ha dato una assicurazione: «.Cerchiamo di lavorare, con fedeltà e con tenacia perché anche in quello provincia si abbia completa serenità di vita e di lavoro ». E' seguita la visita al Salone. Il Presidente della Repubblica si è intrattenuto a lungo nei vari settori dell'imponente rassegna che ospita 515 espositori di 13 nazioni. I dirigenti delle Case automobilistiche gli illustravano concisamente le caratteristiche dei modelli più importanti Saragat sovente rivolgeva domande sulla produzione e sull'andamento delle aziende Alle 12,31. ha lasciato «Torino-Esposizioni ». Congedandosi ha espresso il suo alto riconoscimento agli espositori e agli organizzatori. Come vuole la tradizione autorità e costruttori si sono riuniti a colazione in un albergo del centro. La presenza del ministro dell' Industria on. Andreotti h0 fornito l'occasione per un esame dei problemi del mondo dell'auto. Il presidente dei costruttori italiani e del Salone, dott. Biscaretti, ha tracciato un quadro completo. «/ soddisfacenti risultati odierni — ha detto — sono frutto degli sforzi compiuti per superare il periodo difficile. Le fabbriche hanno reagito con la prosecuzione degli investimenti, con il lancio di nuovi modelli, con un energico sforzo per intensificare le esportazioni, I prezzi sono rimasti stabili nonostante gli aumenti dei costi e il continuo miglioramento della qualità ». Gli autobus « attraversano una crisi molto seria » sulla quale il dottor Biscaretti ha richiamato l'attenzione onde sollecitare provvedimenti. Le esportazioni di automezzi vanno bene: nel luglio del '68 I dazi nell'area Mec saranno completamente aboliti e si attenueranno quelli verso i Paesi terzi. « E' perciò indilazionabile — ha proseguito — eliminare le disparità svantaggiose per la nostra industria. Tra queste l'obbligo di applicare, nei parabrezza cristalli stratificati, che costituiscono un aggravio di circa I, miliardi per le Case ». Il ritardo nell'approvazione della legge « pesi e misure » per gli autocarri « frena la domanda ed 6 all'origine di un serio disagio per i costruttori ». In tema di sicurezza il dottor Biscaretti ha affermato: « Le nostre Case conducono da anni studi approfonditi e. costose esperienze, allo scopo di perfezionare il livello di sicurezza dei propri veicoli ». A line anno circoleranno in Italia 7 milioni di automezzi. Senza sottovalutare che esiste già una rete di 2 mila chilometri di autostrade « è veramente indispensabile — ha proseguito il dott. Biscaretti — operare anche sulla meno costosa, ma certamente non meno vitale rete ordinaria, destinandole più generosi stanziamenti ». Nella risposta il ministro dell'Industria ha rinnovato ai costruttori il riconoscimento per i traguardi raggiunti. Quindi si è soffermato su alcuni dei problemi indicati dal dott. Biscaretti. « In materia di circolazione non futto tocca allo Stato. Per i grandi parcheggi moderni nelle città vorrei raccomandare ai grandi gruppi che siedono in questa stanza ili prendere iniziati ve pilota ». Sulla razionalizzazione della politica dei trasporti (nel quadro entra, com'è noto, la legge « pesi e misure » per gli autocarri) l'on. Andreotti ha dichiarato: « Le Ferrovie temono la concorrenza degli autoveicoli. Ritengo che le Ferrovie debbano l'edere 'il loro avvenire nel prevedibile sviluppo del Paese e nel miglioramento del servizio, non nel bloccare l'adeguamento dei trasporti diversi ». Il ministro dell'Industria Andreotti ha così concluso: «L'odierno Salone di Torino è importante non solo perché le cose vanno abbastanza bene, ma anche perché si è fatta giustizia di un concetto sbagliato. Si è rettificato il concetto sociale di due anni fa quando si riteneva che tutte le sciagure dell'economia provenissero dai produttori d'auto che offrivano questo strumento di dispersione del denaro. E' ormai largamente alle nostre, spalle il tempo in cui l'auto era considerata un mezzo di lusso. Oggi è uno strumento per valutare il tenore di vita dei popoli ». Sergio Devecchi

Luoghi citati: Bolzano, Italia, Torino, Unione Sovietica