Domestica trovata a Roma imbavagliata accanto al bimbo che doveva custodire

Domestica trovata a Roma imbavagliata accanto al bimbo che doveva custodire Domestica trovata a Roma imbavagliata accanto al bimbo che doveva custodire La protagonista dell'oscura vicenda (ventenne) dice: «Due uomini sono penetrati in casa. Mi hanno picchiata e legata» - Dall'alloggio è scomparso un monile d'oro (Nostro servizio particolare) Roma, 2 novembre. La polizia di Roma sta in dagando su un'aggressione che | esarebbe stata compiuta ai danni di una giovane di 20 anni, Ester Luciani, domestica presso la famiglia D'Andrea, in uno stabile di via Castelfranco Veneto. La giovane, sposata da poco tempo, è stata trovata imbavagliata e in stato di choc in una stanza dell'appartamento dove presta servizio. Verso le 10 di stamane Gianni D'Andrea ha ricevuto, nell'Istituto farmaceutico dove lavora, una telefonata della Luciani la quale, con voce concitata, ha invocato: «Correte! Correte! ». Poi la comunicazione è stata tolta ed il microfono staccato. Il D'Andrea ha telefonato allora a una vicina di casa pregandola di andare a vedere cosa fosse accaduto, dato che la Luciani a quell'ora era in casa con la bimba del D'Andrea. Monica, di quattro mesi. La vicina è accorsa ma non è riuscita ad entrare nell'appartamento, dove si sentiva un gran trambusto, ed ha avvertito la polizia. Sono accorsi gli agenti del commissariato Ponte Milvio i quali hanno incontrato in via Castelfranco Veneto anche il D'Andrea il quale, preoccupato per Monica, accorreva per constatare di persona che cosa fosse accaduto. Il D'Andrea ha aperto la porta ed entrando insieme con gli agenti nella camera della bambina ha trovato la Luciani a terra, legata e imbavagliata, in uno stato di forte choc, con una leggera ferita a un polso e la bambina piangente. La domestica è stata portata all'ospedale Fatebenefratelli, sulla Via Cassia. La moglie del D'Andrea'. Annamaria Basso — rientrata a sua volta nell'appartamento — facendo un controllo nelle varie stanze si è accorta della scomparsa di un braccialetto d'oro da un cassetto dove era stato riposto. Anche la « Mobile » collabo¬ rlalarhdbhvcedtafqacMBsudocgcdsaonnnanvcdlezgvdhto evani ra alle indagini per chiarirei pla vicenda che presenta molti mlati oscuri. In ospedale, la Lui è poi notevolmente ripresa dallo stato di choc ed ha raccontato agli inquirenti ! ndi avere sentito, verso le 10, (arsmdrDcpI pbussare alla porta. Quando ha domandato chi fosse, una voce — sempre secondo la Luciani — ha risposto: «C'è un espresso per il signor D'Andrea ». La giovane domestica, aper- j ta la porta, si è trovata di j lfronte due sconosciuti, uno dei cquali le ha teso un libretto aiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii per ma; nosciuto anziché invocare farle apporre una contemporaneamente rò l'uomo le ha dato una spinta entrando nell'appartamento insieme con l'altro scoLa Luciani allora, aiuto uscen¬ do sul pianerottolo, ha preferito tentare di telefonare al D'Andrea: secondo le sue dichiarazioni, però, lia avuto appena, il tempo di pronunciare poche parole concitate all'apparecchio perché i due uomini l'hanno aggredita alle spalle colpendola alla testa, r. s. iiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii

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