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Dichiarazioni di Agnelli sui problemi del traffico Dichiarazioni di Agnelli sui problemi del traffico Un intervento del presidente dell'Aci Bertett Roma, 2 novembre. Domani, nel primo numero dell'edizione quotidiana della rivista L'Automobile che si pubblica in occasione del Salone di Torino, apparirà una dichiarazione del presidente della Fiat dott. Giovanni Agnelli, sui problemi del traffico urbano. « / Saloni — ha detto il dott. Agnelli — sono l'occasione che sollecita un discorso anche più diretto sull'automobile e sugli aspetti — conseguenze e problemi — che la sua incessante diffusione presenta. Tra questi problemi, quello della circolazione urbana e dei parcheggi è di viva attualità. Rivela il momento di transizione tra una civiltà che, accogliendo con fervore l'automobile, ha cercato, nei limiti del possibile, di adeguare le sue strutture alle necessità di vita e di movimento del nuovo mezzo e la civiltà di domani che richiede d'essere organizzata secondo le esigenze, del futuro. «Varie soluzioni sono suggerite ed attuate e, senza entrare nel merito delle singole proposte, si possono stabilire questi due punti essenziali: in primo luogo che il problema della circolazione urbana ?ion interessa esclusivamente gli automobilisti e la sua soluzione non è iniziativa unilaterale a vantaggio d'una classe di persone, per vasta, che sia; ma è questione vitale per il progresso della città nel suo complesso urbano e sociale. «Inoltre — ha concluso il Presidente della Fiat — le soluzioni realizzate, appunto per le considerazioni precedenti, debbono proporsi di soddisfare necessità e desideri sia del cittadino che dell'automobilista. I quali molto spesso sono poi la stessa persona, sia pure con necessità e problemi diversi. Contempcrare esigenze e aspirazioni con soluzioni egualmente valide per tutti i cittadini sia a piedi che in automobile, ecco l'obiettivo ardito ma indispensabile da raggiungersi». Nello stesso numero il presidente dell'Automobile Club d'Italia, Luigi Bertett, ha detto: « Il Salone di Torino è la manifestazione culminante di tutto un anno di lavoro di centinaia di migliaia di tecnici e di operai italiani e stranieri. Le industrie e lo Stato traggono dall'automobilismo una linfa vitale insostituibile. Il solo Erario ha incassato da gennaio ad agosto 115 miliardi di tasse automobilistiche, circa il 10 per cento in più rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso, per non parlare delle imposizioni sui carburanti che si aggirano intorno ai 1000 miliardi all'anno. Desta perciò stupore, e, più che stupore, desolato rammarico la constatazione di una persistente e sorda ostilità di vasti settori del gruppo dirigente della politica italiana contro questa fonte di ineguagliabile arricchimento materiale e spirituale di strati sempre più numerosi di cittadini ». (Ansa)