Uno dei denunciati di Brandizzo narra i convegni nel bosco con la sedicenne

Uno dei denunciati di Brandizzo narra i convegni nel bosco con la sedicenne Uno dei denunciati di Brandizzo narra i convegni nel bosco con la sedicenne E' un operaio di 23 anni, abitante a Chivasso - Dice: «Fu nel luglio scorso. Una notte incontrai a Crescentino la ragazza e suo cognato. Costui propose a me e a un mio amico un incontro con Anna - Pagammo 2 mila lire ciascuno » (Dal nostro inviato speciale) Chivasso, 1 novembre. « Sono tutte calunnie. Al momento giusto agirò per vie legali contro Anna Malappione e Quelli che l'hanno spinta ad accusarmi ». Chi parla così è uno dei sei uomini che la sedicenne di Brandizzo, prota gonista della squallida vicen |da, accusa di averla sfruttata. Si chiama Salvatore Morgante, ha 23 anni e abita in via Carducci 3. Anche lui è calabrese, come Anna, ma da cinque anni risiede in Piemonte e lavora alla « Lancia » di Chivasso Le dichiarazioni che ci ha fatto Salvatore Morgante sono le stesse verbalizzate da: carabinieri di Chivasso e ri voigono gravi addebiti al tren taduenne Giovanni Ricca, conosciuto come « cognato » di Anna perché da tempo è l'amante della sorella della ragazza, Teresa Malappione. « Ho conosciuto Anna perché frequentava il mio stesso bar — racconta Salvatore Morgante —. Abbiamo bevuto parecchie volte assieme, ma nient'altro». Poi aggiunge: «Una sera del luglio scorso stavo andando al cinema a Chivasso con un mio amico, Vincenzo Papa. Arrivati nei pressi del ponte sull'Orco abbiamo visto, ferme sul ciglio della strada, una " 600 " e una bicicletta. Ci siamo arrestati perché pensavamo a un incidente stradale. «Da dietro la vettura — ha proseguito l'operaio — c sbucato Giovanni Ricca con Anna Malappione. "Dove andate ", ci ha chiesto il Ricca. ''Al cinema", abbiamo vispo sto. "Peccato — ha aggiunto lui —, vorrei venire anch'io, ma sono in pantofole". Abbiamo così cambiato programma c anziché a Chivasso siamo finiti in un bar di Crescen tino tutti e quattro a bere. « Verso le 22 stavamo tornando a casa quando il Ricca oi ha chiesto se volevamo " di venirci" con sua cognata. Ab biamo detto di sì e discusso sul prezzo. Ci siamo fermati dove lui aveva lasciato la bicicletta e inoltrati in un boschetto, nei pressi del torren te. Ci siamo appartati con la ragazza, prima Vincenzo, poi io. Alla fine abbiamo consegnato a Giovanni Ricca I, mila lire, il prezzo pattuito. Questo è tutto. Vorrei aggiungere che quella è stata l'unica volta che sono stato assieme ad Anna Malappione». « Perché, allora, la ragazza l'accusa di essere uno dei suoi sfruttatorif », gli abbiamo chiesto. «Per vendetta — ha ribattuto il Morgante —, lo fa per vendetta. Parecchio tempo prima del convegno nel boschetto, io ero stato picchiato da ^Giovanni Ricca, dalla sua amante Teresa e dalla "suo cera" perché essi erano con vinti che Anna fosse fuggita con me Soltanto più tardi hanno forse capito che io non ne sapevo niente, ma a loro è rimasto sempre un dubbio*. In realtà Anna era fuggita di casa con il Barberis (l'operaio ventenne, sposato e padre di un bimbo, arrestato giorni fa sotto l'accusa di sfruttamento della prostituzione di Anna Malappione), ma i parenti del la ragazza non potevano an cora saperlo. Quanto ha dichiarato il Mor gante è stato smentito recisamente dal Ricca e da Anna Malappione. « Quello ha paura delle conseguenze e fa di tutto per calunniarmi — dice il Rie ca —, ma alla fine, è la giusti zia che trionferà». a. p. i La sedicenne Anna Malappione e Salvatore fvlorgante, uno dei giovani accusati

Luoghi citati: Brandizzo, Chivasso, Crescentino, Piemonte