Uno spirito religioso

Uno spirito religioso Come, nella vecchia Gerusalemme, accolse il Premio Uno spirito religioso (Dal nostro corrispondente) Gerusalemme, novembre. Il signor Carl-Erhard Lindhal, recatosi l'altra settimana a comunicare ufficialmente ad Agnon che l'Accademia Reale di Svezia gli aveva conferito il premio Nobel per la letteratura, deve aver avuto l'impressione di essere improvvisamente caduto su di un altro pianeta. L'incaricato d'affari di Svezia si trovò davanti un vecchietto che teneva di traverso sul capo la papalina che gli ebrei osservanti non abbandonano che al momento di stendersi per dormire. Dopo aver ascoltato le parole d'augurio, Agnon benedì il signor Lindhal con il titolo di «principe di Svezia», e si rivolse a lui come all'angelo inviato dall'Onnipotente. Alla domanda del diplomatico se egli pensava di recarsi in Svezia per ricevere il premio dalle mani del re, il vecchietto rispondeva che, sebbene la decisione dipendesse dai suoi medici, egli avrebbe fatto l'impossibile per intraprendere il viaggio ed aver così modo di pronunciare la speciale benedizione prevista per un ebreo quando si trovi alla presenza di un sovrano (la tradizione ortodossa prevede infatti una particolare benedizione per ogni atto della vita quotidiana). Quarantott'ore prima, quando, per un'indiscrezione della Radio israeliana, la notizia dell'assegnazione del premio era stata prematuramente divulgata, Agnon aveva rifiutato di crederci, perché, duran te la preghiera mattutina, non ne aveva avuto alcuna premonizione. Si può restare in terdetti dinanzi a questa dichiarazione. Ma la sua missione di scrittore, ha spiegato Agnon, era stata fissata dall'Alto alla sua nascita, ed in fondo i degni giudici svedesi non sono stati che il portavoce dell'Eterno. Come si spiegano simili dichiarazioni? Egli è nato 78 anni fa a Buszacs, piccola cittadina della Polonia orientale, uno di quei villaggi nel quali il regime zarista segregava gli ebrei. Nel secolo XVIII, in questa diaspora dell'Europa orientale venne sviluppandosi il movimento chassidico, sostanzialmente mistico, che afferma l'onnipresenza di Dio e la costante comunicazione tra Dio e gli uomini in ogni manifestazione della' vita quotidiana. In questa! concezione affondano le profonde radici del pensiero e dell'opera di Agnon, che haj dato al chassidismo la più alta forma letteraria. I primi vent'anni di vita, trascorsi nell'oscuro villaggio della Galizia, hanno dato l'impronta all'uomo ed alla sua creazione artistica. Il corso della storia mondiale, perfino i recenti avvenimenti del suo popolo, gli sono passati accanto senza scalfirlo, sfiorandolo appena. Il suo mondo, i suoi personaggi, anche se ora in veste israeliana, sono ancora quelli della cittadina dove lo scrittore ebbe i natali. Ma nell'ambito di questo microcosmo, di questo piccolo mondo avulso dal gran mondo, egli ha saputo rispecchiare una scintilla dell'universale e dell'eterno. Eugenio Altieri

Persone citate: Agnon, Come, Eugenio Altieri, Lindhal

Luoghi citati: Alto, Galizia, Gerusalemme, Polonia, Svezia