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Proposta l'emissione nell'Urss di obbligazioni private al 5% Verso la formazione di un mercato mobiliare? Proposta l'emissione nell'Urss di obbligazioni private al 5% L'ufficiosa Gazzetta Letteraria suggerisce di cedere l'industria turistica a cooperative di cittadini, autorizzate a emettere titoli a reddito fìsso, commerciabili tra risparmiatori - Finora esistevano solo i Buoni del Tesoro dello Stato Vienna, 31 ottobre. L'ultimo ninnerò della Gazzetta letteraria, organo ufficioso, preannuncia un'innovazione che porterebbe automaticamente alla privatizzazione dell'industria turistica sovietica. Inoltre, il risparntiutore sovietico, in un avvenire non lontano, potrà investire i suoi risparmi in obbligazioni, anziché solo in Buoni del Tesoro dello Stato, come è stato sin qui obbligatorio, per chi non voleva tenerli in depositi a rispa rmiu. Vladimiro Gavrilenko, illustrando l'iniziativa nella rivista suindicata, scrive che le possibilità turistiche della costa orientale della Crimea e delle sponde del Caucaso sul Mar Nero debbono essere valorizzate. E' compito che lo Stato non si può assumere e che i privati cittadini possono assolvere, costituendosi in cooperative di soggiorno, autorizzate ad emettere obbligazioni negoziabili di cinquecento rubli ciascuna di capitale nominale, da collocare tra i privati risparmiatori. Questi ultimi avrebbero un interesse garantito ilei 5 per cento ed avrebbero altresì il diritto di godersi una permanenza negli alberghi, motels ed altre attrezzature turistiche per periodi di lunghezza proporzionata al numero di obbligazioni da essi possedute. Gavrilenko sottolinea che «.milioni di individui » si sono già dichiarati pronti a sottoscrivere tali emissioni obbligazionarie, il cui ricavo sarebbe destinato, appunto, a finanziare la costruzione delle infrastrutture turistiche. Per accelerare la trasformazione dell'industria turistica sulle sponde del Mar Nero, Gavrilenko ha suggerito che gli alberghi e mo■ tele attualmente di proprietà dello Stato o dei sindacati siano ceduti alle cooperatile che saranno costituite e da esse gestite. Il costo del trasferimento sarebbe coperto dagli acquirenti con una parte dei profitti netti di esercizio, come avviene nei intesi occidentali. (Agenzia Italia)