Morozov: «La tattica conta poco»

Morozov: «La tattica conta poco» Morozov: «La tattica conta poco» L'allenatore dei sovietici è del parere che la disposizione degli atleti sul campo ha una importanza relativa: «Dimostreremo che non siamo soltanto dei lottatori, ma sappiamo giocare» - Annunciata la formazione (Nostro servizio particolare) Milano, 31 ottobre. Morozov e stato di parola. Appena giunto a Milano, l'allenatore della Nazionale sovietica aveva promesso che lunedi pomeriggio avrebbe annunciato la formazione, e così è stato. A dire il vero pochi gli hanno creduto anche perche ancora ieri, al termine dell'allenamento svolto all'Arena, il tecnico russo era apparso alquanto restìo nel comunicare i nomi de, calciatori che avrebbero sicuramente giocato contro l'Italia. Soltanto dopo molte pressioni Morozov aveva dichiarato che Jascin, Dnilov. Scesterniev. Sabo. Cislenko e Strelzov sarebbero stati sicuramente in campo. Oggi Morozov ha comunicato anche i rimanenti cinque nominativi. Contro gli azzurri, V Unione Sovietica presenterà Jascin fra i pali, Andriuk e Danilov, terzini d'ala. Scesterniev libero, Kurtsilava stopper. Liniov mediano d'appoggio. Sabo centrocampista Malafiev mezza punta, Cislenko ala destra e Strelzov e Bisccsvetz punte avanzate. Morozov ha altresì informato che la sua richiesta tendente ad ottenere due sostituzioni anziché una, oltre all'eventuale cambio del portiere, n stata accettata, ma non ha voluto logicamente annunciare quali saranno i due probabili sostituti. « Oltre tutto non è detto che debba forzatamente apportare modifiche alla formazione — ha precisato Morozov —; comunque, trattandosi di una partita amichevole, ho voluto cautelarmi. Non si sa mài ». / russi ci hanno abituati alle lunghe attese. Sabato, all' aeroporto di Linate, li aspettammo per quasi sei ore; oggi abbiamo trascorso cinquanta minuti nell'atrio della vecchia e gelida Arena dove dalle li, alle 15 avrebbero dovuto sostenere l'ultimo allenamento. Gli inservienti dello stadio erano al loro posto di lavoro, le caldaie per il riscaldamento dello spogliatoio e delle docce erano state accese, otto palloni erano già sul campo. Tutto pronto, insomma. Mancavano soltanto i russi i quali se ne stavano tranquillamente a tavola, in albergo, e consumavano uno dei loro cinque pasti quotidiani. Più tardi, in albergo, il capo - delegazione Kulik ha spiegato che il tecnico e i calciatori non avevano ritenuto opportuno di sostenere una ulteriore sgambatura Morozov ha dichiarato che il ritorno del sole ha rallegrato i suoi «omini, smentendo la voce secondo la quale avrebbero preferito giocare su di un campo pesante. « I miei calciatori sono sì atleti veri, ma in fatto di tecnica non sono secondi a nessuno. So benissimo — ha detto l'allenatore — che e opinione generale che noi russi siamo soltanto generosi lottatori: proprio domani, contro V Italia, smentiremo questa favola. Sappiamo giocare al calcio e non temiamo il confronto con alcuno». Il tecnico sovietico ha altresì dichiarato di avere varato la formazione senza lasciarsi influenzare dall'annuncio della squadra italiana dato sabato da Valcareggi. « La Nazionale russa svolge un suo gioco a prescindere dalla disposizione tattica degli avversari — ha ammonito —; sono del parere, che la squadra più forte finisce sempre per affermarsi. Noi non siamo assolutamente ammalati di tatticismo». Morozov. dopo aver spiegato che a suo modo di vedere domani l'Italia aggredirà letteralmente la squadra nell'intento di coli/irla a freddo, ha aggiunto che, trattandosi di una partita amichevole, non farà drammi se per caso gli azzurri dovessero vincere. « Se gli azzurri ci batteranno — ha detto — mi congratulerò con Herrera». Poi si f corretto, chiedendo scusa per la «gaffe». Giorgio Bellani L'attaccante sovietico Cislenko, autore del goal contro gli azzurri ai

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