Assolti i sette giovani accusati per i volantini antimilitaristi
Assolti i sette giovani accusati per i volantini antimilitaristi Assolti i sette giovani accusati per i volantini antimilitaristi In Appello a Milano - I giudici hanno confermato la prima sentenza: il fatto non costituisce reato - Il verdetto dopo due ore di riunione (Dal nostro corrispondente) Milano, 31 ottobre. (g. m.) I giudici della Corte d'Assise d'Appello hanno assolto per la seconda volta sette giovani accusati di aver distribuito manifestini antimilitaristi il 4 novembre 1965, in occasione della festa delle Forze Armate. La sentenza di proscioglimento perché il fatto non costituisce reato, è stata emessa oggi alle 13,45 dopo due ore di camera di consiglio. Sulla panca degli imputati sedevano Giorgio Soragna di 32 anni; Giovanni Zambarbieri di 24; Pietro Cardinali di 22; Donatella Borghesi di 21; Tullio Muraro di 25; Lu:gi Mai di 17 e Luigi Metaldi. ventiseienne. Venerdì scorso il P. G. dott. Gresti aveva chiesto la condanna di due imputati a 1 anno e 4 mesi (Giorgio Saragna e Giovanni Zambarbieri) e di altri tre a 10 mesi (Pietro Cardinali, Donatella Borghesi e Tullio Muraro). Per gli altri due (Luigi Metaldi e Luigi Mai) aveva proposto l'assoluzione. In difesa hanno parlato gli avvocati Alberto Dall'Ora, Antonio Pinto, Antonio Forchino, di Torino, Leopoldo Leon, Agostino Viviani, il senatore Gianfranco Maris e l'onorevole Lelio Basso. Al processo dì primo grado, anch'esso concluso con una assoluzione generale, gli imputati erano undici. In questo dibattito il P. G. aveva chiesto e ottenuto che per due imputati, i fratelli Andrea e Lorenzo Strik Lievers, e per i due tipografi, Armando Fiorin e Vincenzo Cordani, la Corte dichiarasse inammissìbile l'appello perché il P. M. non aveva presentato i motivi contro questi quattro imputati per il giudizio di secondo grado. La corte aveva accolto la richiesta. Tutti erano accusati d'aver istigato i militari a disobbedire alle leggi e di aver diffuso notizie false e tendenziose miranti a turbare l'ordine pubblico mediante diffusione di volantini. Tutti — ad eccezione del Soragna, del Cardinali e del Muraro, riusciti a sfuggire all'ordine di cattura — erano stati arrestati il 10 marzo scorso, ma avevano beneficiato della libertà provvisoria alla vigilia del processo di primo grado.
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