Una rivista in stile «yé-yé» con Bramieri e la Del Frate

Una rivista in stile «yé-yé» con Bramieri e la Del Frate «L'assilllo infantile» al Teatro Alfieri Una rivista in stile «yé-yé» con Bramieri e la Del Frate Il teatro leggero s'aggiorna, anche nell'ortografia. L'assilllo infantile di Marchesi, Terzoli e Torti, presentata ieri sera all'Alfieri, inalbera tre « elle » nella pr'ma parola del titolo e scatena sulla scena, intorno a tre soli interpreti, venti ragazze e ragazzi con zazzere, minigonne e costumi < op » disegnati con estro da Nigro. Sono le « collettine > e i « collettoni > scovati nei < Piper », istruiti da Don Lurio e portati in tv a < Studio Uno» in- Vedere in V pagina altri servizi di Spettacoli torno alla Pavone, che fanno ora irruzione sul palcoscenico della rivista, ne spazzano via la polvere e, con i ritmi yè-yè di Aldo Buonocore, mettono il diavolo in corpo, quando non li assordano, agli spettatori. Non è proprio la rivoluzione, ma senza dubbio è una trovata. Marisa Del Frate e Gino Bramieri hanno avuto buon fiuto ad impostare lo spettacolo sul contrasto delle generazioni: l doppiopetti grigi contro le magliette colorate, : capelli a spazzola contro le chiome fluenti. L'argomento è attuale, non occorre nemmeno ima trama o un filo conduttore. A introdurre e a legare gli «sketches> e i monologhi con le canzoni e i balli basta un garbato discorsetto di Ettore Conti, che è il terzo anziano (si fa per dire) della compagnia, in difesa dei «matusa», come nel linguaggio dei giovani sono bollati i quarantenni e oltre. Naturalmente, sono consentite le digressioni. Si può cosi dialogare \ botta e risposta di politica e di costume, into¬ nare sferzanti litanie, fare dell'ironia sui nostri calciatori nel gergo e nei costumi del film «L'armata Brancaleone>. Ma si ritorna spesso al tema con Bramieri che, ad esempio, fa il bidello nel liceo milanese della « Zanzara >, o con la Del Frate nei panni di una « old sitter » che scende in platea a raccontare una favola per i grandi. E, dopo che Renzo Tramaglino e Lucia Mondella (ancora i due protagonisti) hanno discusso sul divorzio, un valzer del buon tempo antico conclude lo spettacolo riconciliando le generazioni sul pai coscenico e in sala. Alcune scenette sono tirate un po' per le lunghe,, è il so lito difetto, ma il testo c'è ed è «scritto» con cura, spesso con spirito. I quadri d'insieme sono azzeccati, niente affatto noiosi, si sente la mano felice di Don Lurio che ha ideato le coreografie e, assistito da Franco Ostili, ha addestrato i giovanissimi e instancabili ballerini. Ingegnosa e pratica la scenografia a pannelli e diapositive di Villa, svelta la re già di Vito Molinari. Marisa Del Frate fa simpatia reci tando, ballando e cantando con la vivacità e il garbo con sueti, Gino Bramieri ha. per duto qualche chilo ma non la sua comicità schietta e immediata. Lo spettacolo, accolto jcon risate ed applausi a non Ifinire, dovrebbe piacere anche jai giovani. E già nel pomeriggio di oggi incominciano le repliche. a. bl.

Luoghi citati: Pavone