Scoperto a Roma un colossale traffico di patenti falsificate

Scoperto a Roma un colossale traffico di patenti falsificate Denunciate dalla polizia 728 persone Scoperto a Roma un colossale traffico di patenti falsificate Coinvolti nella vicenda 14 ufficiali sanitari e 12 titolari di autoscuole - Si otteneva l'abilitazione anche «per corrispondenza» ROMA, lunedì mattina. Uno scandalo clamoroso è stato scoperto e stroncato ieri dalla squadra mobile dopo un anno di indagini: il titolare di un'autoscuola di Roma, in due anni di attività, ha consegnato patenti d'auto false a quasi 700 candidati, riscuotendo ogni volta compensi fra le 50 e le 150 mila lire. L'organizzatore dell'imbroglio, iniziato a Roma ma esteso a parecchie città, ha agito con la complicità di un impiegato della Motorizzazione civile, di 14 ufficiali sanitari (colonnelli e maggiori della Direzione Generale Sanità Militare) e di 12 titolari e impiegati di autoscuole. Tutti i responsabili della truffa sono stati denunciati a piede libero per associazione a delinquere, falsità materiale continuata, truffa aggravata; i principali responsabili sono l'organizzatore del « mercato di patenti » Carmelo Pizzonia di 46 anni, residente a Roma in viale delle Provincie 6 e l'impiegato della Motorizzazione Giacomo Gentile, cinquantacinquenne, abitante nella Ca pitale in via Portogallo 5. Anche i 700 candidati che si erano procurati irregolarmente 1 il documento di guida sono -tati denunciati. A questi can didati. Carmelo Pizzonia ave va assicurato la patente facendo rilasciare dai medici denunciati certificati di idoneità fisica senza che i sanitari avessero mai visto in faccia 1 loro clienti; falsificando i timbri dell'Ispettorato compartimentale; effettuando prenotazioni false per gli esami di teoria e spingendo la sua audacia fino ad eseguire personalmente visite mediche ed esami ai candidati negli uffici della Motorizzazione civile. Tra gli altri, il Pizzonia riusci a procurare la patente a Mario Pasquire, a quel tempo colpito da mandato di cattura, facendolo trasferire a Roma ed ottenendo a suo nome, dalla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, un certificato giudiziale dal quale il suo cliente risultava con la fedina immacolata. Altri episodi: la pratica per il rilascio di una patente « per corrispondenza > regolarmente portata a termine e l'attribuzione del 10/10 all'esame per la vista di un cliente, Pasquale Vagnetti, che adopera un occhio di vetro per celare la me nomazione. Carmelo Pizzonia, nel 1960 giunse a Roma da Polla (Catanzaro) e cominciò la sua attività nella capitale come Impiegato e istruttore in qualche autoscuola. Nel giugno del 19f3 Carmelo Pizzonia ottenne l'autorizzazione dal Ministero dei Trasporti e della Motoriz zazione civile ad aprire una autoscuola, la < Fiamma >, in via Augusto Dulceri 61, nel quartiere di Tor Pignattara. Subito, il Pizzonia assunse un collaboratore esperto nel ramo, Dino Mancini, di 56 anni che fino a poco tempo prima aveva gestito un'autoscuola a Perugia, ma senza fortuna. I due iniziarono una vera e propria « caccia all'aspirante automobilista », garantendo al loro candidati che non sarebbero mai stati sottoposti agli esami teorici Indispensabili per acquisire la patente. Nel caso avessero dovuto sostenere l'esame, l'< organizzazione » assicurava la promozione. Infine, il Pizzonia e il Mancini procuravano anche tutti 1 certificati occorrenti per la patente, non escluso quello me dico che, com'è noto, non può f55f.ve "'asciato senza un con- trollo della vista. rgstc—Per quest'ultimo particolare, la complicità del Gentile — c applicato » presso l'Ispettorato della Motorizzazione Civile di via Ludovico di Savoia — non era sufficiente. Ed ecco la frenetica attività del Pizzonia rivolgersi verso l'ospedale militare del Celio, nei corridoi e negli uffici della direzione generale Sanità Esercito. Un'attività che dette presto buoni frutti, perché al termine degli accertamenti la squadra mobile ha denunciato per falsità ideologica 14 sanitari. Trovato il sistema per far soldi, il Pizzonia, il Mancini e un altro dipendente della < Fiamma » strinsero contatti con quante più persone pos sibile, offrendo i loro servigi a titolari di autoscuole di Roma, di Perugia e di altre città. L'illecita attività del Pizzonia e della sua < organizzazione > proseguì per due anni, con un guadagno che non è possìbile calcolare ancora con precisione ma che deve essere valutato nell'ordine di parecchie decine di milioni. 1. g.