L'arbitro sospende un incontro di boxe e la folla inferocita devasta l'arena

L'arbitro sospende un incontro di boxe e la folla inferocita devasta l'arena Gravi incidenti ieri notte a sii Messico L'arbitro sospende un incontro di boxe e la folla inferocita devasta l'arena La gazzarra durante il combattimento tra il pugile portoricano Ortiz e il cubano Ramos - Era in palio il titolo mondiale dei pesi leggeri - il detentore viene dichiarato battuto perché si rifiuta di tornare sul ring Ferito alla testa il suo « manager » - La polizia intervenuta in forze ristabilisce l'ordine dopo varie ore Nòstro servizio particolare Citta di Messico, lunedì matt Gravissimi incidenti sono avvenuti ieri notte al teatro delle corride « El toreo » di Città di Messico durante un incontro di pugilato valido per l'assegnazione del titolo dei pesi leggeri che vedeva di fronte il campione mondiale Carlos Ortiz, portoricano, e l'ex-lustrascarpe cubano Ultimìnio Ramos. La folla, composta di oltre dlciottomila persone, insoddisfatta della decisione dell'arbitro di sospendere il combattimento perché l'aspirante al titolo, Ramos, aveva un sopracciglio completamente spaccato e sanguinava abbondantemente, dopo aver lanciato sul ring monete e bottigliette (venivano scagliati anche pezzi di mattone), si scatenava. I più scalmanati scendevano nella « plaza de toros> e distruggevano con furia selvaggia, sedie, transenne ed ogni oggetto che capitava a portata di mano. All'incivile gazzarra assisteva anche l'ex presidente della Repubblica messicana, Adolfo Lopez Mateos. L'arresto del combattimento veniva ordinato dall'arbitro Bìlly Cohn, che in gioventù era stato campione del mondo dei pesi leggeri, all'inizio della quinta ripresa. Ma la decisione non era accettata dagli altri giudici, i quali non convalidavano la sospensione dell'incontro per presunto k. o. tecnico di Ramos ed ingiungevano ad Ortiz, che nel frattempo s'era ritirato negli spogliatoi, di tornare sul ring e riprendere il combattimento sotto pena di decadimento dal titolo e sequestro della borsa, valutata a 70 mila dollari, circa' 44 milioni di lire. La situazione precipitava quando 11 portoricano si rifiutava di tornare ad affrontare il pubblico. Il suo < manager », mentre usciva dall'arena sotto la pioggia dì proiettili scagliati dalla folla imbesti-ilita, era ferito alla testa. Il segretario della federazione di pugila- to messicana, Ramon Valasquez dichiarava allora, sotto la sua responsabilità, che il titolo mondiale passava a Ramos per «forfait» di Ortiz. Prima della sospensione del combattimento, che provocava l'Ira del pubblico, l'incontro sembrava svolgersi in parità, benché Ortiz fosse sceso sul ring nettamente favorito. A Città di Messico il portoricano ha trovato fin dall'inizio una folla ostile, che certamente ha influito sulla sua efficienza. Alla seconda ripresa, sorpreso dall'aggressività di Ramos, Ortiz era andato addirittura al tappeto incassando un diretto, ed era rimasto a terra per circa due secondi. Nel corso del quarto round attaccava però Ramos con tale energia da causargli una pro¬ fonda ferita all'occhio. In seguito a ciò l'arbitro chiamava a gran voce il medico. Nell'intervallo la ferita di Ramos veniva medicata alla meglio, ma all'inizio della quinta ripresa riprendeva a sanguinare tanto abbondantemente da indurre Cohn a dichiarare il k. o. tecnico. All'annuncio della sospensione dell'incontro, mentre sul quadrato si discuteva animatamente, la folla s'infuriava bombardando cose e persone con tutto quanto aveva a portata di mano. A questo punto Ortiz e il suo « manager > si ritiravano sdegnosamente e durante il percorso per rientrare negli spogliatoi, venivano cqlpiti e malmenati. Il pugile riportava una ferita agli occhi, 11 suo procuratore Billy Daly sulla testa. Ramos e il suo «manager», intanto, spalleggiati dal medico insistevano per la ripresa dell'incontro. Davanti alle telecamere il pugile gridava: < ÌVon voglio divenire campione in questo modo. Ortiz deve battersi da uomo e non con gomitate e colpi bassi come sta facendo ». Sotto il pandemonio delle grida e la gragnuola delle monete che piovevano sul ring, mentre i più scalmanati distruggevano le sedie di quadrato, il segretario della federazione pugilistica mandava a dire ad Ortiz che se non si fosse presentato entro dieci minuti per riprendere l'incontro sarebbe stato dichiarato perdente. Nel contratto era specificato che il combattimento poteva essere sospeso solo con decisione di maggioran- za fra l'arbitro, 1 medici e i consiglieri d'angolo. L'arbitro sostiene di essere stato autorizzato a dichiarare Ramos perdente per k. o. tecnico mentre il medico nega recisamente di essere stato da lui consultato. «La ferita sanguinava abbondantemente — ha detto il medico — ma non era grave e l'incontro poteva continuare ». L'arbitro ribatte: « E' stato il medico a dirmi di sospendere il combattimento. Ramos aveva l'occhio tumefatto. Poteva riportare una lesione permanente, con danno alla vista ». L'ingiunzione di tornare sul ring veniva accolta dal « manager » di Ortiz con un netto rifiuto. «Non andrei di nuovo in mezzo a quelle bestie scatenate neanche per un milione di dollari. Sono impazziti/ Non hanno la minima preoccupazione per il ragazzo. Sono assetati di sangue e basta ». Ortiz aggiungeva: « .Ramos aveva quasi gli occhi fuori dell'orbita. Continuando a colpirlo sarebbe avvenuta una tragedia ». Ci sono volute molte ore per riportare la calma nella Plaza de Toros. La polizia, intervenuta in forze, ha operato molti arresti. Gli impianti del teatro sono stati in parte distrutti. a. p. Una folla di fanatici ha Invaso II ring. I tifosi sollevano sulle spalle Sugar Ramos e lo proclamano vincitore

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