Auguri di Saragat per i 69 anni del Papa di Filippo Pucci

Auguri di Saragat per i 69 anni del Papa Oggi il genetliaco di Paolo VI Auguri di Saragat per i 69 anni del Papa Fervido apprezzamento per l'azione del Pontefice in difesa della pace - Si apre a Roma uno dei più grandi congressi teologici nella storia della Chiesa Roma, lunedi matt. Paolo VI compie oggi 69 anni. Molti sono i telegrammi augurali giunti per l'occasione in Vaticano da parte di Capi di Stato e di governo, di personalità ecclesiastiche e civili di tutto il mondo. Il presidente della Repubblica ha inviato al Pontefice il seguente messaggio. « Nella fausta ricorrenza del suo genetliaco voglia la Santità Vostra gradire i fervidi voti augurali che insieme con me il popolo italiano formula con sinceri sentimenti, e accogliere l'espressione della riconoscenza di tutti gli italiani per l'infaticabile apostolato di Vostra 3antità in difesa dei diritti naturali della persona umana. < L'azione della Santità Vostra per far cessare lutti e rovine nel Vietnam, l'invito ai contendenti di riunirsi c avviare trattative leali allo scopo di stabilire una pace fondato, sulla giustizia e sulla libertà degli uomini, la condanna della corsa agli armamenti nucleari, dei nazionalismi esasperati, del razzismo, dei criminosi attentali, degli eccidi in massa, del soffocamento della libertà religiosa fondamento di tutte le altre, trovano la fervida adesione dell'Italia. « L'appello della Santità Vostra a tutti gli uomini di buona volontà c in particolare ai dirigenti politici di adoperarsi per allontanare la minaccia di una guerra nucleare rendono ancor più viva nella coscienza degli italiani la loro vocazione per la pace ed esaltano l'impegno dell'Italia, solennemente sancito dalla Costituzione della Repubblica, a ripudiare la guerra come strumento di of- fesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali. Da oggi ha inizio a Roma un grande congresso di teologi, uno del più numerosi e rappresentativi che si siano mal svolti nella storia della Chiesa. VI partecipano 1200 specialisti della materia e vi presenziano alcuni osservatori delle Chiese cristiane «separate >, e tra di essi personalità celebri come Karl Barth e Max Thurian. La grande importanza della assemblea, che avrà termine sabato prossimo, è sottolineata in tutti gli ambienti ecclesiastici, che ne fanno risalire la prima idea ed 11 tema di fondo, che ò « la teologia del Concilio», direttamente a Paolo VI. Il congresso sembra abbia per scopo di dire una parola autorevole che serva ad appianare le mille incertezze che la traduzione pratica del decreti conciliari ha sollevato nel mondo cattolico. I teologi che vi prenderanno la parola appartengono a tutte le correnti e a molte nazionalità; il comitato esecutivo è formato dai rettori degli atenei ecclesiastici romani; del comitato d'onore fanno parte 22 cardinali, 18 arcivescovi e vescovi e i superiori dei principali ordini religiosi. Tra i conferenzieri ufficiali figurano mons. Carlo Colombo, che è 11 teologo di fiducia di Paolo VI, teologi di avanguardia quali sono i gesuiti P. Rahner e P. Danielou, i domenicani P. Congar e P. Hamer, tra gli autori delle 57 < comunicazioni » previste sono 1 gesuiti De Lubac e Tromp, i domenicani Schillebeechs e Ciappi. Tutto è stato predisposto per assicurare ai lavori del congresso una efficacia che si vuole duratura Ogni conferenziere parlerà per mezz'ora, e dopo di lui prenderanno la parola Uberamente coloro che lo vorranno, per esporre le loro obiezioni. I temi posti in programma portano ancora una volta alla ribalta gli argomenti che furono dibattuti, spesso in modo acceso, durante il Concilio Vaticano II. • A sede del congresso è stata scelta la «Domus pacÌ3» presso l'imbocco della via Aurelia antica. Il Papa sì è riservato di aprire i lavori con una lettera al cardinale Giuseppe Pizzardo, Filippo Pucci

Luoghi citati: Italia, Roma, Vietnam